Due occasioni per andare a conoscere la Valle d’Ayas (AO) e in particolare un vallone unico per natura, storia e cultura: il vallone delle Cime Bianche.

Quello delle Cime Bianche è un vallone unico

È un vallone unico per natura, storia e cultura. E quando si dice “unico” non è per esagerare, ma davvero non c’è nulla i simile. È il vallone delle Cime Bianche in valle d’Ayas (AO) che lascia stupiti per la straordinaria varietà e stratificazione di ricchezze naturalistiche, paesaggistiche, storico-culturali e archeologiche. Tutta questa bellezza se la si conosce non la si può non amare e quindi proteggere.

Proteggere da cosa? Per chi ancora non lo sapesse questo patrimonio è mira di un anacronistico progetto di collegamento funiviario tra comprensori sciistici, il quale, a fronte di ingenti spese, non porterebbe vantaggi neanche paragonabili alla conservazione del vallone distruggendolo irreparabilmente. Per approfondire si consiglia di leggere tutti i documenti presenti sul sito lovecimebianche.it, ma ancor di più di cogliere l’invito del comitato Ripartire dalle Cime Bianche che campeggia in home page: VIENI A CONOSCERLO, AIUTACI A DIFENDERLO

Nelle prossime settimane ci saranno due ottime occasioni per andare a conoscerlo.

Sabato 17 agosto 2024

Incanto nel Vallone delle Cime Bianche

InCanto 17 agosto Vallone delle Cime Bianche: conoscerlo per capirne il valore
In apertura; Vallone delle Cime Bianche (foto L.Serenthà/Fatti di montagna)

Nell’emiciclo naturale della faglia dell’alpe Vardaz con una veduta straordinaria sulle Cime Bianche e sul Vallone, Lorenzo MICHELI con la sua chitarra classica regalerà ai presenti in contemplazione una colonna sonora delicata e avvolgente. Semplicemente questo: Lorenzo Micheli, la sua chitarra e nient’altro, in armonia con la natura circostante.

Lorenzo Micheli Vive fra Milano e Valtournenche. Formatosi a Milano e Basilea ha vinto premi prestigiosi e intrapreso un’intensa attività artistica che in trent’anni lo ha portato in 25 paesi europei, in oltre duecento città di Stati Uniti e Canada, in Africa, in Asia, in Australia e in America Latina. Ha insegnato per quasi dieci anni al Conservatoire de la Vallée d’Aoste, e dal 2011 è professore di chitarra al Conservatorio della Svizzera italiana, dove è anche Responsabile della Performance; inoltre, è “Artist in Residence” presso la University of Colorado Boulder e la Columbus State University.

Insomma arte e natura eccezionali che si armonizzano: cosa si può chieder di più?

Alcuni suggerimenti degli organizzatori per arrivare all’Alpe Vardaz

Partendo dalla piazza di St. Jacques, raggiungibile con il comodo servizio gratuito di navetta, sono diversi gli itinerari che conducono al magnifico altipiano di Vardaz. Consigliamo il percorso geologico ad anello con apice proprio l’alpe Vardaz: https://www.lovecimebianche.it/index.php/il-vallone/itinerari

L’escursione all’alpe Vardaz è in completa autonomia e sotto la responsabilità di ognuno dei partecipanti.
In caso di maltempo l’evento sarà annullato.

“Un modo per testimoniare, ognuna, ognuno e insieme, -sottolineano dal comitato- l’impegno affinché questo superstite angolo di paradiso rimanga così com’è, per noi e per le generazioni a venire.”
Per quanti non potessero partecipare, la performance potrà essere seguita in streaming dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/lovecimebianche/

Dal 29 agosto al 1 settembre 2024

Quattro giorni di trekking e riflessioni sulla montagna

Immagine 14 08 24 12.13 Vallone delle Cime Bianche: conoscerlo per capirne il valore

Un campus di quattro giorni organizzato da Casa Comune in collaborazione con CAI Valle D’Aosta e la commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) del CAI.

Si avrà l’occasione di conoscere questi luoghi camminandoci e di approfondire tematiche di grande rilevanza per il futuro della montagna e non solo. In particolare si rifletterà sul tema dell’acqua da sempre risorsa preziosa, ma sempre più da gestire altrimenti la sua scarsità andrà inevitabilmente a generare conflitti.

Qui il programma dettagliato e tutte le info

14 Agosto 2024
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RUBRICA A CURA DI:
Luca Serenthà

Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.

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