Nella sua selezione di notizie Roberto Serafin ci segnala: il lancio da parte di Moser del suo nuovo gioiellino tecnologico, il bel progetto “Reggio Emilia città dei sentieri” e il punto di vista di Mountain Wildernes Francia su certi eventi come il Tomorroeland Winter non appropriati all’alta montagna.

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Ibrida da strada, la nuova super bici di Moser 

Cambio ruota Tecnologia a due ruote - I sentieri di Reggio Emilia - Volume (in) alto

Una bici ibrida da strada da utilizzare sia in versione elettrica sia in versione tradizionale muscolare. Un vero mostro di tecnologia. A lanciarla sul mercato è Francesco Moser, già fuoriclasse e recordman del pedale. Il progetto innovativo di FMoser e Fantic Motor di cui dà l’annuncio la newsletter Bicitech è stato concepito tre anni fa e ora finalmente viene messo in vendita. Sua prerogativa è consentire uno sgancio rapido della batteria quando si intende ottenere una normale bici da corsa. Questa tecnologia, assicura l’ex campione, consente di avere in un unico progetto il meglio delle due modalità, quella elettrica e quella muscolare. La bici viene beninteso venduta con due ruote, una con il mozzo normale, per un uso muscolare, e una con inglobato il motore elettrico. Con la bici viene fornito un kit di trasformazione composto dalla batteria e da una ruota aggiuntiva munita di pneumatico, pacco pignoni e freno a disco. In questo modo, ripeto, si ha la possibilità di pedalare sia in versione elettrica, sia in versione muscolare. A proposito. Il peso della bici è inferiore ai 7.5 chili nella versione tradizionale. Una vera piuma e un capolavoro per gli innamorati del pedale.

Andar per sentieri in città: Reggio Emilia fa scuola

Sentiero reggiano Tecnologia a due ruote - I sentieri di Reggio Emilia - Volume (in) alto

Qualche tempo fa sulle pagine milanesi dei quotidiani si diede notizia del primo sentiero urbano d’Italia “e forse d’Europa” (sic). A progettarlo fu il Cai Milano. Il percorso andava anzi va dal Duomo alla Montagnetta. Il quotidiano La Repubblica assicurò, non è chiaro su quali basi, che “è un sentiero vero, proprio come quelli di montagna”. E che quell’itinerario “vuole ricreare quel legame saldo che c’è tra Milano e le montagne che la circondano”. 

Notizia oggi superata, mi dispiace per questi amici milanesi un po’ presuntuosetti. In un comunicato stampa del 16 marzo la Sezione di Reggio Emilia del CAI annuncia infatti che è stato presentato dal Comune di Reggio Emilia un progetto di largo respiro denominato “Reggio Emilia città dei sentieri”. Di largo respiro, mi viene da ripetere. L’obiettivo riguarda quindici percorsi verdi, per un totale di 155 chilometri. Da fare a piedi ovviamente. 

Apprendo che il progetto coinvolge associazioni e cittadini nella co-progettazione di percorsi verdi e nella loro animazione. Non mi risulta che Milano, con tutto il rispetto per gli amici caini appassionati di “sentieri veri”, sia a questi livelli. O no?

Il tema della sentieristica è ormai molto sentito nella nostra città e la pandemia ha aumentato il numero di persone che frequentano regolarmente i percorsi reggiani”, spiega a Reggio Emilia l’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco

 “La nostra Sezione”, aggiunge il presidente del Cai Carlo Possa che come alpinista ha aperto vie ormai storiche sulla casalinga Pietra di Bismantova, “è impegnata con i suoi soci non solo nell’individuazione e tracciatura dei percorsi, ma anche nella loro valorizzazione. Negli ultimi tre anni abbiamo organizzato diverse camminate, tutte molto partecipate”. 

Davvero instancabili questi divorasentieri reggiani. Anche se parte del merito va alle attrattive del dolcissimo Appennino che a Milano purtroppo manca. E parecchio. 

Contro il gran baccano di Tomorrowland Winter

Tomorrowlamd 22 Tecnologia a due ruote - I sentieri di Reggio Emilia - Volume (in) alto

Più di 18.000 sono i partecipanti che per una settimana, dal 19 al 26 marzo, s’incontrano in Francia tra 1800 e 3300 m di altitudine all’Alpe d’Huez in occasione del festival Tomorrowland Winter. Allegria. L’alta montagna risuona giorno e notte con l’impiego di migliaia di watt. Mountain Wilderness France non perde occasione per lanciare l’allarme. “La montagna non è uno spazio vergine”, si legge in un comunicato, “un territorio ordinario che dovrebbe adattarsi ai nostri stili di vita urbani. Preservare questi territori è una necessità ecologica assoluta, ma anche una sfida per ciascuno di noi e per tutti gli esseri viventi”. “La montagna”, osserva a sua volta Bernard Amy, celebre scrittore e alpinista, nonché presidente onorario di MW Francia, “rappresenta gli ultimi spazi selvaggi d’Europa, uno dei pochi luoghi dove possiamo ancora rigenerarci godendoci il silenzio. E il silenzio ci permette, al di là del frastuono della nostra vita quotidiana, di ascoltare ciò che il mondo ci dice”.“Certo, diciamo decisamente sì alla cultura, alla musica, alle feste e ai festival”, si legge ancora nel comunicato di MW Francia. “Ma domandiamoci in quali luoghi, a quali condizioni questo può avvenire. La regione Auvergne-Rhône-Alpes sostiene Tomorrowland Winter con 100.000 euro. Non pochi. Questi pubblici sussidi andrebbero però destinati alla transizione ecologica e ai tanti progetti culturali rispettosi dell’ambiente, spesso privi di finanziamenti”.

È tutto per oggi, cari amici di “Fatti di montagna”. Alla prossima…

Roberto Serafin

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La legge sulla montagna arriva alle camere
24 Marzo 2022
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MountCity

MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.

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