L’asfaltatura di una strada forestale ai piedi del Resegone è l’ennesima idea di “valorizzazione” assurda che andrebbe a rovinare zone delicate e meravigliose tra cui la Zona di Protezione Speciale Costa del Palio.

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La strada asfaltata ai piedi del Resegone

Politici e amministratori pubblici avrebbero dovuto immaginarlo che il progetto di asfaltare la meravigliosa strada forestale ai piedi del Monte Resegone avrebbe sollevato un vespaio. Risultato. Più di quattromila firme sono state raccolte contro questa progettata asfaltatura del percorso di circa 7 km che attraversa Fuipiano in Valle Imagna, Brumano, Costa del Palio, Morterone (Lecco) e raggiunge poi il Culmine di San Pietro, Valsassina, per arrivare fino alla Val Taleggio

Si tratta di una strada che già esiste da tempo ma è semplicemente sterrata. Con un finanziamento di Regione Lombardia di 4,8 milioni di euro si permetterebbe, sai Luca che allegria, il passaggio dei mezzi motorizzati tra Valle Imagna, Valsassina e Taleggio. Sui social – e non solo – la polemica è subito divampata. Lo scrittore Luca Rota, che è di quelle parti, ha notato che purtroppo ancora troppi politici e amministratori pubblici, evidentemente privi di sensibilità e consapevolezza culturale nei confronti di territori tanto meravigliosi quanto delicati, “continuano a muoversi in essi come goffi e miopi elefanti in una pregiata cristalleria, incuranti del rumore dei cristalli distrutti e dei danni relativi”. 

Costa del Palio è ZPS

Concordo con Luca Rota. Parlare di valorizzazione turistica è semplicemente abominevole. Intanto la Costa del Palio è Zona di Protezione Speciale. E come si può leggere nella scheda della ZPS, “la parte sommitale prativa e pascoliva è ammirevole sia paesaggisticamente, per il contrasto tra l’andamento dolce contro la figura rocciosa del Resegone, sia naturalisticamente come oasi per la fauna e per la vegetazione erbacea”. 

In secondo luogo questa nuova e inutile colata di asfalto non può che rappresentare uno sgarbo feroce ai nostri avi che a Milano, perché non si guastasse la visione di questa amata montagna durante le loro passeggiate a Porta Venezia. s’inventarono la “servitù del Resegone” consistente nel divieto, nella parte orientale della città, di erigere edifici che potessero coprirne la vista.

Petizione “No all’asfalto ai piedi del Resegone e sulla Costa del Palio”

Per concludere, sulla piattaforma Change.org è attiva una petizione dal titolo “No all’asfalto ai piedi del Resegone e sulla Costa del Palio che in pochi giorni ha raggiunto 4.000 firme, nella cui pagina trovate ben dettagliate le ragioni della petizione. Firmate cari amici e non ve ne pentirete.

Roberto Serafin

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