Sono ancora tanti, purtroppo, gli scheletri che arrugginiscono sulle nostre montagne ricordando un modello di turismo vecchio che non funziona più. La buona notizia è che gli skilift ai Piani d’Erna, ai piedi del Resegone, nel comune di Lecco, sono stati smantellati e si è scelto il rilancio di un turismo più sostenibile.
Qui puoi ascoltare la puntata del podcast con anche questa notizia
Il problema delle ski area dismesse
Sulla base di una ricerca pubblicata da Dovesciare il numero totale delle ski area dismesse nel nostro paese è impressionante: 311, oltre il 50%. “Sono 311 progetti di sviluppo e di crescita della montagna”, si legge, “svaniti – quasi – nel nulla. Quasi perché, come detto, in molti casi i ruderi di ferro e di cemento sono ancora lì a fare brutta mostra di sé”.
(Di questa piaga delle nostre montagne se ne è occupato anche il report Nevediversa 2020 della Cipra: ne avevamo parlato nella rubrica “Fatti di clima e meteo”)
Comune di Lecco, cambio di direzione per i Piani d’Erna
Non è questo il caso, in Lombardia, degli stupendi Piani d’Erna. Un tempo piccola mecca di uno sci scappa e fuggi a buon prezzo a due passi da Lecco, oggi lassù ai piedi del Resegone la neve non se la ricordano neanche più. Cominciò a scarseggiare – si parla di quella mandata dal cielo – ben prima del nuovo millennio.
Il comprensorio, formato da quattro skilift e raggiungibile tramite funivia, iniziò ad aprire a fasi alterne fino al 2005, anno di chiusura definitiva dell’ultimo impianto. Da allora i quattro skilift sono rimasti inutilizzati e abbandonati. E l’estate scorsa il miracolo, lo smantellamento portato a termine riportando il paesaggio al suo stato naturale.
E non basta. E’ previsto e forse già realizzato dal Comune di Lecco l’avviamento di navette gratuite per incentivare il sistema di trasporto pubblico locale verso la località. Sta di fatto che il Comune ha stabilito l’interesse della località per un turismo naturale e accessibile con i mezzi pubblici.
(In Lombardia purtroppo il cambio di direzione non è sempre scontato come già raccontato in Fatti e misfatti)
Verdi Piani d’Erna
Queste pratiche virtuose non sono sfuggite a Legambiente. Così all’amministrazione di Lecco, quella che alle recenti amministrative ha mantenuto il suo colore, è andata una delle famose bandiere verdi. Di Legambiente, appunto. “Il riconoscimento”, si legge nel sito dell’attiva associazione ambientalista, “vuole premiare un percorso virtuoso, stimolandone al contempo un’evoluzione sempre più coraggiosa, che vada nella direzione di valorizzare il territorio montano con un progetto di turismo nuovo, sostenibile e destagionalizzato”.
Con piacere va ricordato che ai Piani d’Erna il Resegone tanto caro al Manzoni elargisce parecchi dei suoi tesori. A cominciare da una flora ricca di endemismi che il microclima creato dal sottostante lago favorisce. Per chi ha voglia di camminare niente è più suggestivo del panoramico sentiero numero uno che conduce al rifugio Azzoni poco sotto la croce di vetta. D’inverno chi vuol fare dell’alpinismo dispone di almeno un paio di canaloni innevati, il Bobbio e il Comera, da risalire con ramponi e piccozza in un contesto che con un po’ di fantasia potrebbe definirsi himalayano. Il massimo per una località green e smart quale i Piani d’Erna confermano di voler diventare in questa loro nuova vita. (Serafin)
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