Tante le riflessioni che si potrebbero fare attorno al tema dalla noia. A cominciare dal chiedersi se sia sempre qualcosa di così spaventoso da rifuggire. Qualche spunto montano, anche con un po’ di estiva leggerezza, ce lo propone Roberto Serafin convinto (e come dargli torto) che “solo i tipi noiosi trovano le montagne noiose”. Voi che ne pensate?
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Cosa fare in montagna?
L’estate si porta con sé le immagini di non pochi trastulli destinati a chi è del parere che in montagna di norma ci si annoi. Si tratta di passatempi che in genere hanno un prezzo non indifferente, a cominciare dai certi ponti tibetani a pagamento, sospesi nel vuoto nei cosiddetti parchi avventura. A qualcuno saranno anche rimaste impresse le immagini degli alpine coaster, dei bob su rotaia. Uno di questi trabiccoli da luna park è stato installato nel Latemar-Dolomiti con la raccomandazione agli utenti di usare i freni. Stessi trastulli sono fruibili ad Artesina, al Mottarone, alla Presolana per la gioia di grandi e soprattutto piccini. E sempre per combattere la noia in agguato.
E non è finita. A San Vigilio di Marebbe, un angolo di paradiso dolomitico, uno dei tanti parchi avventura offre la Zipline più grande d’Europa. Il decollo avviene a 1.600 metri di quota, dove si trova la stazione di lancio, per un volo di 3,2 chilometri. Agganciati a una carrucola gli improvvisati piloti scendono verso San Vigilio affrontando 400 metri di dislivello a una velocità di 80 chilometri orari. Nel punto più alto sono cento i metri di vuoto. Divertente, ma alla lunga sono sicuro che c’è da annoiarsi.
Ruote panoramiche, montagne russe, roller coaster, tagadà e calcinculo… Che sia questo il futuro della frequentazione turistica in montagna? Se serve ad alleggerire l’impatto sui sentieri l’ipotesi è accettabile.
La montagna in quanto montagna non è abbastanza stimolante?
Rattrista piuttosto che siano pochi quelli che accettano la montagna così com’è. Ci avete fatto caso? La montagna deve sempre servire come sfondo per fare qualcos’altro. Ma sotto questo aspetto montagna e mare si equivalgono. Un campo di beach volley con tanto di palmizi e sabbia dell’Adriatico è stato allestito da un albergatore delle Dolomiti: la specialità attira grandi e piccini sia in spiaggia sia in montagna.
Infine, ma non è una novità, si gareggia in discesa sull’asfalto con gli skateboard tra i paletti e anche sull’erba con gli sci muniti di cingoli. Qualche praticante della specialità però finisce di quando in quando in ospedale dove quasi sempre non ci si annoia. Ma infine lasciatemi dire che un pizzico di noia è pur sempre ammissibile quando si cammina e le estremità lanciano spiacevoli segnali.
Senza mai dimenticare che solo i tipi noiosi trovano noiosa la montagna. E che la noia non è una categoria estetica. E che molti sentieri di montagna valgono di sicuro uno sbadiglio. E che è impossibile annoiarsi in sella a un buon puledro, come nella foto da me scattata al Pass da Septim in Engadina.
Roberto Serafin
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