Dopo il premio Itas “Mia sconosciuta” di Marco Albino Ferrari vince Leggimontagna 2021. Ecco tutti i premiati oltre che per la categoria narrativa, anche per le categorie inediti e saggistica.
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Marco Albino Ferrari primo anche a Leggimontagna
Nelle foto che appare in copertina Mariarosa è bella, vestita da alpinista, la figura slanciata, il volto abbronzato aperto in un sorriso che si ritrova nel figlio Marco Albino Ferrari, scrittore, giornalista, storico dell’alpinismo. Era una donna inafferrabile Mariarosa, velleitaria nelle sue scelte di vita. Compresa quella di legarsi in modo clandestino con un compagno come Edi Consolo, mitico eroe della Resistenza. Non è azzardato definire un capolavoro il romanzo che Marco Albino le ha dedicato con squisita sensibilità. Uscito in primavera, s’intitola “Mia sconosciuta” (Ponte alle Grazie). Già vincitrice del premio Itas, questa ricostruzione della figura materna dell’autore, che tra parentesi le deve l’imprinting alpinistico, si è imposta anche a Tolmezzo, alla 19° edizione del concorso Leggimontagna delle sezioni Cai dell’Alto Friuli. “Attraverso una narrazione costruita con sapienza, la montagna, forte elemento formativo, finisce con l’assumere una valenza concettuale e simbolica, tale da rendere inimmaginabile la vicenda in sua assenza”, nota la motivazione della giuria presieduta da Luciano Santin.
Le altre opere premiate a Leggimontagna 2021
Il premio ha visto in lizza 37 opere per la narrativa, 32 per la saggistica e 20 per gli inediti. Sabato 16 ottobre, al teatro “Candoni” di Tolmezzo si sono svolte le premiazioni. Il secondo premio è stato aggiudicato a “Gli eroi invisibili dell’Everest” dello scrittore e alpinista sloveno di Trieste Dušan Jelinčič (Bottega errante), “una potente metafora sul modo di coltivare (e di calpestare) la vita e l’amicizia; sulla dicotomia che anima il mondo, fra spiritualismo e prestazione tecnico-fisica; sul modo di intendere la realtà in bilico fra razionalismo e spiritualità”.
Terzo si è classificato “La torrenta” di Federico Pagliai (Tarka), “che racconta il viaggio di un torrente dell’Appennino, che attraversa terre e storie di uomini, intrecciate dal respiro della montagna che quelle acque percorrono”.
Menzione a “Missione Terra” di Paola Favero (Cierre), un libro per ragazzi. Per la sezione inediti il primo premio è andato a “Come in un film” di Marco Verzini, secondo è arrivato “Pesto” di Giacomo Genovese, favola-metafora ambientale, terzo premio a “Infinito 9°+” di Gabriella Sperotto, quarto e quinto “Pelmo – Una nera favola cadorina” di Silvia Cavorso, e “Ultimo”, di Domenico Flavio Ronzoni.
La saggistica ha visto prevalere “Le acque agitate della patria” di Giacomo Bonan (Viella) su “Pascoli di carta” di Gianandrea Mencini (Kellerman). Al terzo posto “L’ultima sfida” di Bérénice Rocfort ed Emilie Brouze (Corbaccio). Menzione speciale a “Autobiografia della neve” di Daniele Zovi (UTET), segnalato “sia per la qualità e la briosità della scrittura, sia per il livello di capacità divulgativa che ha caratteristiche interdisciplinari”. Ad aggiudicarsi il “Premio Unesco” è stato infine “Montagne di mezzo” di Mauro Varotto (Einaudi).
Avete preso nota? Sono libri che fanno venire l’acquolina in bocca. Non mi resta che augurarvi buone letture. Alla prossima…
Roberto Serafin
Leggi le precedenti notizie della rassegna di questa settimana:
- La montagna orfana di Giorgio Aliprandi, studioso senza confini
- A Domodossola ritornano le musiche di Giovanni Leoni (Torototela)
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