Con “Mia sconosciuta”, un romanzo che, nelle motivazioni della giuria, fa fare un passo in avanti alla letteratura di montagna, Marco Albino Ferrari si aggiudica il Premio ITAS 2021

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Genitori di alpinisti

La vittoria di Marco Albino Ferrari al Premio Itas 2021 con il romanzo “Mia sconosciuta” edito da Ponte alle Grazie (240 pagine, 16 euro) dedicato a sua madre che condivideva con lui la passione per le scalate in montagna richiama altre figure di genitori entrati di soppiattonella storia dell’alpinismo.

Leggendo “Montagna primo amore” pubblicato nel 1991 dal Cai, si scopre che per Tomo Cesen ragazzo il padre d’intesa con la madre comprava le corda di arrampicata sacrificando un quarto del mensile. Catherine Destivelle venne avviata all’arrampicata (a Fontainebleau) da mamma e papà a quattordici anni purché non andasse in discoteca. Alessandro Gogna fece le prime escursioni con la madre Fiammetta, coinvolgendola nella sua passione.

E poi c’è Massimo Mila, celebre musicologo alpinista, che negli “Scritti di montagna” (Einaudi, 1992) apre la sua autobiografia alpina con queste parole: “La persona che mi avviò alla montagna fu quella che più tardi avrebbe dato qualunque cosa per allontanarmi: cioè mia madre”. Mila descrive questa madre nel 1930, quando una mattina si e una no, durante la villeggiatura estiva a Coazze, lo tirava giù dal letto di buonora dopo avergli somministrato il caffe-latte con l’uovo sbattuto e lo guidava in lunghe galoppate mattutine su per i bricchi della Val Sangone.

Marco Albino Ferrari "Mia sconosciuta” edito da Ponte alle Grazie
Marco Albino Ferrari “Mia sconosciuta” Ponte alle Grazie
(240 pagine, 16 euro): apri la scheda della libreria

“Mia sconosciuta” una passo avanti nella letteratura di montagna

Tornando al bellissimo romanzo di Marco Albino Ferrari, una delle migliori firme del giornalismo e della narrativa di montagna, nella motivazione della giuria si legge che con questo libro uscito alla fine del 2020 si è compiuto “un passo avanti nella letteratura di montagna”. L’abilità dell’autore è stata, sempre secondo la giuria, quella di “aprire uno spaccato familiare sul rapporto tanto simbiotico quanto fertile che lega in maniera indissolubile una madre a un figlio, ed entrambi alla insopprimibile fascinazione per le Terre alte, l’escursionismo e l’alpinismo”. 

Una vittoria indiscutibile in un concorso – la cui premiazione dei vincitori si inserisce come da tradizione nell’ambito del Trento Film Festival – che ha visto in questa edizione la partecipazione di 110 opere di 45 case editrici

“Una storia all’insegna di una struggente tenerezza”, viene definito il romanzo di Ferrari da Enrico Brizzi, presidente della giuria, “che dà conto dell’apprendistato di un cucciolo d’uomo destinato a farsi adulto grazie alla lezione di libertà della madre, e a dispetto delle prospettive ben più chiuse di altri adulti; lo fa con una prosa precisa, asciutta ma capace di grandi immagini evocative, dove il valore civile di una donna coraggiosa risplende all’insegna della bellezza, e la montagna è vista come spazio di crescita personale, luogo dove ci si può cimentare con i propri limiti e si possono incontrare gli amici che ancora non sapevamo di avere”.

Marco Albino Ferrari Premio ITAS 2021 a "Mia sconosciuta" di Marco Albino Ferrari
Marco Albino Ferrari

Marco Albino Ferrari compone uno struggente ritratto della madre

Decisamente affascinante, vestita da alpinista, la figura slanciata, il volto abbronzato aperto in un sorriso. Così viene mostrata Rosamaria sulla copertina del libro di Ferrari. Rosamaria sapeva a memoria le cime del Monte Bianco. Ed era una donna misteriosa, inafferrabile, velleitaria nelle sue scelte di vita. Come racconta Marco Albino, poté concedersi una vita movimentata da single grazie all’eredità ricevuta dalla famiglia, tra le fughe in montagna, il pianoforte, la pittura, la galleria d’arte a Portofino, le frequenti visite al bar milanese Giamaica tanto amato dagli artisti che lei frequentava. 

Su questo scenario, Ferrari compone il bellissimo, struggente ritratto della madre. Ed è indubbio che la figura di Rosamaria entri ora d’ufficio tra i personaggi più luminosi della letteratura contemporanea non solo di montagna.

Le altre opere del premio ITAS 2021

Le altre migliori opere che la giuria del Premio Itas ha decretato nelle altre sezioni in gara sono “Ussita Monti Sibillini” (Ediciclo editore), “Memorie della foresta” di Damir Karakaš (BEE editore), “Winter 8000” di Bernadette McDonald (Mulatero editore), “Autobiografia della neve” di Daniele Zovi (UTET), “Saggi di antropologia alpina” di Cesare Poppi (Istitut Cultural Ladin).

La Genziana d’oro al Trento Film Festival 2021

Sul fronte della cinematografia di montagna, va ricordato che il Trento Film Festival ha premiato con la Genziana d’oro il film “Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto” del regista svizzero Aldo Gugolz, mentre il premio del CAI è andato al film iraniano “Holy Bread“. (Serafin)

13 Maggio 2021
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