La rassegna settimanale di Serafin parte in Giambellino a Milano dove al bob è stato dedicato un murales. Ci si sposta poi sulla Este del Monte Rosa per ricordare la prima salita di una donna un secolo fa, per poi tornare in Lombardia con la guida Cammina foreste appena uscita.

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La Milano olimpica stregata dal bob

murales bob milano Kim

Un murale dedicato allo sport invernale del bob è stato realizzato a Milano dall’artista urbano Kiv. Fa parte del progetto Cobra-Trasformazione Urbana. Si trova in via dei Gigli 15 in quel Giambellino cantato da Giorgio Gaber. Realizzata sul fianco di una delle abitazioni popolari del quartiere Lorenteggio, l’opera è una celebrazione del bob che, nelle parole dell’artista, è “simbolo di vita e velocità, oltre che, in generale, uno degli sport invernali rappresentanti lo spirito olimpico”.

Il murale riporta alla mente le forme geometriche dell’arte di inizio Novecento e anche tutte le suggestioni che è in grado di richiamare: vertigine, vita, movimento. Spirito e materia, poi, si fondono in una composizione dinamica che coinvolge il visitatore a 360 gradi: un invito a vivere la discesa – iconograficamente simbolo della vita – godendosi il viaggio dalla vetta della montagna fino ai suoi piedi, tra gli alberi delle cime innevate e i raggi del sole più caldo e splendente. 

C’è da domandarsi se questo evento non preluda a un museo a cielo aperto di Arte Urbana che, con l’apporto di artisti di fama internazionale, miri al coinvolgimento sempre maggiore delle comunità locali e delle associazioni di quartiere. Sarebbe un interessante corollario alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Il dado comunque è tratto, vi terrò informati.

Un secolo fa la prima donna sulla Est

Beatrice Chovenda copia Il muro del Bob - Beatrice Chiovenda - Cammina foreste
Beatrice Chiovenda con il padre Giuseppe nel 1906

Nel suo giornalino in pdf “Lepontica”, Paolo Crosa Lenz ci racconta in luglio la storia di Beatrice Chiovenda (1901 – 2002), la pri­ma donna a scalare sul Monte Rosa la parete Est della Dufour lungo la classica via del canalone Marinelli. Con lei il fratello Renzo. L’anno prima aveva salito la Dufour per il crestone Rey. A 21 anni, Beatrice fu una ragazza che evidentemente non te­meva le grandi sfide. 

Un secolo fa, il 28 agosto 1922 la scalata fu effettuata con il fratello Renzo, sot­to la guida esperta di Cristofro Tofi Iacchini. La via era stata percorsa soltanto due anni prima dai fratelli Reiser di Milano con Tofi come gui­da. Nei precedenti quindici anni, nessun alpinista aveva scalato il versante italiano della Dufour. 

Beatrice era figlia di Giuseppe Chiovenda, giu­rista la cui riforma influenzò il processo civile in tutto il mondo e che oggi dà nome al paese natale: Premosello Chiovenda. Il padre, che non si tolse il cappello alle blandizie del Regime, le insegnò libertà e dignità. 

Storica dell’arte, studiosa dell’Ossola, grande animatrice della vita culturale della valle, morta a 101 anni, Beatrice Chiovenda è stata in gioven­tù una delle prime donne a praticare l’alpinismo. L’11 febbraio 1929 (il giorno della firma dei Patti Lateranensi) Beatrice sposò un facoltoso costrut­tore romano in Campidoglio. 

“La funzione civile fu l’ultima, poi o chiesa o nien­te”, conclude Crosa Lenz. “La sua casa di Premosello fu cenacolo fecondo dove un giovane e timido studioso si affacciò al mondo affascinante della ricerca storica”.

Il nuovo “Cammina Foreste” in Lombardia 

CamminaForeste in Lombardia low copia Il muro del Bob - Beatrice Chiovenda - Cammina foreste

È da poco in libreria il volume “Cammina Foreste in Lombardia” di Enrico Calvo, Roberto Cremaschi, Alessandro Rapella nella collana Percorsi (Terre di mezzo Editore 160 pagine – 18 euro).

Non solo città, fabbriche e campi: la Lombardia è ricca di boschi e luoghi da scoprire in un trekking mozzafiato tra montagne, pascoli e valli inondate di luce o nascoste come tesori. Nove itinerari a piedi uniscono le venti foreste regionali collegando le sponde dei grandi laghi: dal Garda attraverso la val Camonica, le Orobie, la Valtellina e la val di Mello, tuffandosi nel Sebino e nel Lario, riemergendo nelle terre dei “tre signori” e degli insubri, in un’avventura verdissima e indimenticabile.

Un unico viaggio viene nel libro suddiviso in nove itinerari, perfetti per un weekend lungo o una settimana di cammino, oppure da percorrere tutte in una volta per vivere oltre un mese nella natura.

Per ogni sezione: la mappa, l’altimetria, i luoghi dove dormire, quelli da visitare e gli approfondimenti. Con la descrizione del tracciato tappa per tappa. Insieme i tre autori hanno creato e gestiscono da vent’anni il programma Foreste da vivere e, dal 2017, il CamminaForeste in Lombardia, da cui è nata anche l’esperienza del CamminaForesteUrbane. Buona lettura e buone cammnate.

Roberto Serafin

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21 Luglio 2022
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MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.

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