Nei fatti in breve questa settimana Serafin ci riporta il parere del presidente del Collegio provinciale delle guide alpine dell’Alto Adige sul turismo di lusso in montagna. Le altre due notizie ci parlano di aspetti della crisi idrica: un video che affronta il problema per le Dolomiti e il lago di Misurina che complice una perdita su una sponda continua ad abbassarsi.
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Troppi lussi fanno male al turismo
Non ci dovrebbe essere spazio per il lusso nelle montagne dell’Alto Adige. Ne è convinto, per quanto ciò possa sembrare stravagante, il presidente del Collegio provinciale delle guide alpine sciatori. “La tendenza del turismo verso la montagna è evidente, ma la domanda si è stabilizzata dopo il boom in seguito alla pandemia”, spiega Thomas Zelger. Secondo le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna, per attrarre più turisti le alte quote dovrebbero rimanere un’area selvaggia e incontaminata. Troppo bello per essere vero?
Crisi idrica, il deficit continua
Non passa giorno che non ci si interroghi sui modelli di sviluppo del territorio alpino che molti ritengono troppo legato al turismo sciistico. Un video di Andrea Zinzani e Danilo Ortelli raccoglie alcune voci dalle Dolomiti e immagina soluzioni. Ma c’è poco da fare. In Italia il 2022 è stato l’anno più caldo dal 1800, e il 2023 non sembra andare in una diversa direzione. Finora l’inverno è stato critico. Dai Pirenei, alle Alpi e agli Appennini di neve ne è scesa poca e quel poco non basta a recuperare la crisi idrica accumulata nel 2022.
E Misurina rischia di restare a secco
Il livello dell’acqua continua ad abbassarsi a causa di una perdita nella sponda sud e il lago di Misurina agonizza. Alla mobilitazione degli amministratori per salvare questa meraviglia delle Dolomiti si è aggiunto il grido d’allarme di Mauro Corona lanciato durante la trasmissione “È sempre Cartabianca” condotta da Bianca Berlinguer su Rete 4. “Abbiamo ereditato questa situazione nell’estate del 2022”, spiega Dario Vecellio Galeno, sindaco di Auronzo,“e il problema si è aggravato a causa della siccità e allo sbarramento in parte naturale realizzato negli Anni ‘50 che riversa le acque nel torrente Ansiei”. Un nuovo studio è stato commissionato, ma il conto si prospetta salato. È in vista una spesa di un milione di euro. Sempre che tutto vada per il verso giusto.
Roberto Serafin
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MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.
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