Ecco tre fatti in breve che questa settimana Serafin ci riporta: la comunità di Castellano si regala l’albero di Natale, la presentazione de libro sulle croci di vetta in Appennino e infine la notizia che le Regole d’Ampezzo lasciano la gestione delle cime.
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L’albero di Natale più alto
L’albero di Natale di San Magno al Santuario di Castelmagno viene considerato uno dei più alti in Europa (1761 metri di quota). Abbellito con luminarie e la stella cometa sulla cima, si trova nel luogo di culto simbolo dell’alta valle Grana. L’iniziativa è stata possibile grazie a una raccolta fondi di residenti, lavoratori e piccole aziende di Castelmagno famosa per il “re dei formaggi”.
Il catalogo delle Croci di vetta in Appennino
Con il patrocinio dell’Università della Tuscia, del Club Alpino Italiano e del Club 2000, il volume “Croci di vetta in Appennino” di Ines Millesimi viene presentato sabato 17 dicembre al Polo Universitario di Rieti. L’autrice lo definisce come il primo catalogo di croci di vetta in Appennino. Il fenomeno viene analizzato dal punto di vista simbolico, storico-artistico, ambientale e giuridico. Il volume di 300 pagine, con 330 foto a colori, carta certificata amica delle foreste, viene distribuito da Ciampi Editore (35 euro è il prezzo di copertina).
Le Regole restituiscono le cime
Le Regole d’Ampezzo, antica forma di proprietà collettiva delle famiglie, hanno abbandonato la gestione delle cime della valle restituendola allo Stato, ovvero al Demanio. Una decisione sofferta, presa a causa soprattutto degli alti rischi che il cambiamento climatico sta avendo sull’alta montagna dopo la tragedia della Marmolada del 3 lugio.
Roberto Serafin
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