Serafin nella rassegna settimanale di notizie ci parla dell’orsa che annuncia l’inverno a Trento. Ci spostiamo poi ad Ossana in Val di Sole dove il ricordo di Agitu vittima di femminicidio un anno fa è ancora forte e trova posto nel presepio. Infine uno sguardo alla mobilità del futuro con la funivia che si trasforma in minibus.

Qui puoi ascoltare la rassegna settimanale di notizie

È inverno, lo annuncia l’orsa della Vigolana

Orsa della Vigolana L'orsa della Vigolana, il ricordo di Agitu nel presepio e la funivia-bus

Questa, confesso, non la sapevo pur avendo bazzicato per tanti anni Trento e il suo festival della montagna. Per gli abitanti di Trento, l’orsa della Vigolana è da sempre il simpatico indicatore dell’arrivo dell’inverno. Quest’anno dal 29 novembre l’immagine è visibile dalla città, chiaramente identificabile su uno sperone roccioso della Vigolana, una cima appartenente all’omonimo gruppo montuoso ubicato in Trentino che geologicamente fa parte delle Prealpi Venete. Il quotidiano l’Adige non poteva ignorare la notizia ricordando come recita un famoso proverbio di Trento: “Se ghé l’orsa della Vigolana, no sta cavarte la maja de lana”. Va precisato che le abbondanti precipitazioni nevose di fine novembre hanno fatto comparire la figura sul versante nord della montagna. In presenza di copertura nevosa uno sperone roccioso spicca sul bianco del manto con una forma che ricorda un’orsa in movimento, le zampe anteriori tese in avanti. Lo si sarà notato, spero, nella foto qui pubblicata.

Il presepio con Agitu, la pastora etiope  

Agitu nel presepio

Ossana in val di Sole, il borgo dei 1000 presepi all’imbocco della val di Peio, non dimentica a Natale una pastora molto amata da queste parti, Agitu Ideo Guedete, allevatrice e imprenditrice casearia di origine etiope. Un anno fa avvenne il femminicidio di Agitu, era il 29 novembre 2020. L’opinione pubblica fu commossa. Anche perché, nel corso degli anni, la pastora era divenuta un simbolo di integrazione

Da rifugiata, si laureò in sociologia. Avviò poi l’azienda agricola “La Capra Felice” con lo scopo di tutelare una sottospecie, la capra mochena, ma anche per sostenere una agricoltura totalmente biologica. Così in uno dei bellissimi presepi di Ossana si è deciso che la statuetta di Agitu ben figuri con le sue caprette nei pressi della capanna con il bambin Gesù. I trentini e non solo loro, e non solo a Natale si spera, non dimenticano che la donna fu costretta a imporsi contro i pregiudizi, contro le diffidenze, e soprattutto contro un razzismo duro a morire. Succede anche da quelle parti, purtroppo.

La funivia mette le ruote

Penso, caro Luca, che con un pizzico di tecnologia si potrebbero concludere una volta tanto questi fatti e misfatti. Ed ecco la notizia. La famosa azienda altoatesina Leitner ha ideato e brevettato una funivia che si trasforma in minibus. Ho riflettuto che qualcosa di vero ci deve proprio essere quando si legge che il futuro dei trasporti è sospeso. La capitale colombiana Bogotà si affida non a caso alla funivia come mezzo di trasporto urbano facendo risparmiare ai pendolari fino a due ore di tempo. Una nuova frontiera per la mobilità urbana potrebbe dunque essere questa funivia con le ruote battezzata ConnX.

La soluzione, il cui nome prende spunto dal termine inglese connect, si basa su un concetto semplice: la connessione tra sistemi funiviari aerei e mobilità elettrica terrestre. Il cuore dell’idea è rappresentato da una funivia la cui cabina, uguale a quella che trasporta gli sciatori sulle piste innevate, una volta entrata in stazione, viene trasferita su un veicolo elettrico autonomo che poi prosegue a livello stradale il proprio percorso. La combinazione di funivia e veicoli elettrici a guida autonoma consentirebbe una comoda movimentazione rimanendo seduti al proprio posto in cabina. Chissà se il sindaco di Milano, il nostro Beppe Sala, vorrà farci un pensierino…

Ecco come funziona:

Roberto Serafin

Nella rassegna settimanale leggi anche: Franco Arminio, la desolazione dei paesi
9 Dicembre 2021
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MountCity

MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.

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