Un paesaggio innevato è una grandissima fonte d’ispirazione, ma fotografare la neve non è semplice. Mirko Sotgiu ci da 5 consigli per non rimanere delusi dalle nostre fotografie.
Qui puoi ascoltare la puntata del podcast con tutti i preziosi consigli di Mirko
Il bello di un’escursione invernale per fotografare la neve
Quest’anno, a quanto pare, è l’anno delle ciaspole. Io ho iniziato ad utilizzarle già nel 2000, quando per fotografare in montagna di inverno si utilizzavano principalmente gli sci per spostarsi. Devo dire che il mezzo è uno dei più comodi perché ti permette di muoverti sulla neve quasi come quando vai a piedi. Rispetto allo sci però è un mezzo molto lento e non permette per esempio di tirare molto tardi nella discesa, quando attendiamo il tramonto. Gli sci invece, a meno di non essere dei provetti scialpinisti, non permettono una grande sciata con i carichi che ci portiamo noi fotografi.
Detto questo coniugare fotografia ed escursioni invernali è un’esperienza fantastica. Unire la nostra passione per le escursioni invernali con la fotografia è un buon motivo per organizzare escursioni ad hoc studiate nei minimi dettagli seguendo come la luce si diffonde nelle nostre valli alpine e ricercando soggetti e paesaggi interessanti.
Ricordiamoci che d’inverno, data la forte angolazione del sole, praticamente si può fotografare tutto il giorno, senza problemi di foschie o ombre poco pronunciate.
Fotografare la neve non è semplicissimo, specie per chi non ha mai provato. Quello che indica l’esposimetro della nostra macchina fotografica va attentamente valutato, ma questo è solo uno dei problemi che incontreremo in questo articolo.
Ecco alcuni consigli per fotografare la neve:
1. Attenzione al freddo con la macchina fotografica sulla neve
Non c’è come le temperature sotto zero per scaricare le vostre batterie. Macchine fotografiche di fascia bassa non amano molto il freddo. Il consiglio è quello di portarsi per un giorno di escursione almeno una batteria di scorta, evitando di tenerla nello zaino. Conviene tenere la batteria di scorta in una tasca interna della giacca, in modo che resti al caldo. Quando fotografate in una giornata fredda, tra i 5°C a sottozero e oltre, consiglio di evitare di entrare in un luogo caldo, come un rifugio, con la macchina fotografica fuori dallo zaino. Il risultato sarà quello di appannare lenti e corpo macchina che se non tropicalizzato non amerà molto questo tipo di shock. (Attenzione anche a tornare fuori, la condensa diventerà brina).
2. L’esposizione per fotografare la neve
La neve è uno degli elementi più bianchi che esistano in natura, anche se non è sempre vero, dipende da molti fattori climatici. Risulta difficile esporre in modo corretto specie se si lavora in manuale. Bisogna tenere presente che nella macchina, l’esposimetro tende a darvi una misurazione sottoesposta della scena. Senza entrare nel dettaglio, il consiglio è quello di esporre con una sovraesposizione tra 1 e +1,5 stop. Se la vostra macchina ha un pulsante “compensazione dell’esposizione” (che si utilizza nei modi automatici) occorrerà portare il valore a +1 o +1,5 in modo che l’esposimetro così “starato” vi indicherà l’esposizione corretta. Se utilizziamo la macchina in modo A, priorità di diaframmi o T/S ovvero dei tempi, la nostra esposizione sarà calcolata in modo corretto anche automaticamente. Questa valutazione è valida se utilizziamo l’esposimetro in modo “SPOT” o “SEMISPOT” inquadrando la neve.
3. Il flash della macchina fotografica sulla neve
Può migliorare la vostra immagine l’utilizzo di un flash. Quando ci troviamo in ambiente innevato la luce riflette fortissima in molte direzioni, specie dal basso. Questo può causare ombre imprevedibili sui volti delle persone (per esempio). Un piccolo flash integrato della macchina fotografia, utilizzato in TTL spesso può risolvere quel divario di contrasti che si crea tra ombra e luce. Il flash in poche parole schiarisce le ombre rendendo, per esempio, più gradevole un volto. Ovviamente l’uso del flash in condizioni di luce ambientali non è sempre semplice, ma un tentativo “al volo” può sempre essere provato.
4. Bilanciamento del bianco (AWB)
Vi sarà sicuramente capitato di osservare immagini con una forte dominante di colore azzurro nelle ombre, questo è dovuto ad una forte predominante ultravioletta dei riflessi della neve. Tutte le macchine digitali hanno un preset di bilanciamento del bianco, ovvero la correzione della dominante colore di una scena. Se fotografiamo sulla neve, invece di impostare la macchina sul simbolo del “SOLE”, si può provare ad impostare il bilanciamento su “Ombra”. Le macchine più sofisticate permettono di impostare il bianco tramite la lettura sul posto di un cartoncino bianco e successivamente di memorizzare così il riferimento letto da poter utilizzare per le pose successive. (Trovate la procedura Auto-White o AutoAWB sul manuale della vostra macchina).
5. Scegliere l’attrezzatura per fotografare la neve
Ultimo consiglio. Uno dei grossi problemi quando si fotografa in inverno come detto è il freddo. Una macchina fotografica con molte funzioni accessibili dal solo menu interno rendono la fruibilità dei comandi quasi impossibile quando si indossano i guanti. E’ importante quindi privilegiare, parlando di reflex, macchine fotografiche con i comandi più importanti impostabili tramite pulsanti esterni dedicati (per esempio è comoda una doppia rotella diaframmi e tempi). Meglio se la vostra reflex permette di impostare alcuni comandi funzione personalizzabili.
La scelta dei guanti è ugualmente importante, teoricamente sarebbero da evitare le muffole, meglio guanti ben isolanti ma con tutte le dita. Esistono sul mercato (esempio in foto qui sopra) guanti che fungono da muffola quindi ben caldi che possono trasformarsi in guanti normali quando serve fotografare.
Riguardo il treppiede, consiglio di fasciare le parti superiori delle gambe con del nastro per manubri da bici (esistono gomme già pronte a seconda del modello, se si vuole spendere di più). Questo evita, se si usa il treppiede sotto zero e si prova a prenderlo a mani nude, di rimanere incollati provocandosi ustioni.
Magnifiche esperienze per imparare a fotografare la neve
Siete interessati ai miei articoli? Potete seguirmi anche dal “vivo” in uno dei numerosi tour esperienza che organizzo durante l’anno in montagna. Il prossimo?
DPCM permettendo il 27 e 28 febbraio in Valle D’Aosta.
In alternativa rimanete aggiornati: potrebbero essere aggiunte altre date in base alle possibilità!
Mirko Sotgiu
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