Quello 2020/21 si propone senza dubbio come l’inverno delle ciaspole con abbondante neve e impianti di risalita chiusi. Purtroppo, sempre a causa Covid, alcune importanti manifestazioni, come la Ciaspolada in Val di Non, non saranno organizzate. Non mancheranno però luoghi e occasioni per farsi una bella ciaspolata.

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Niente Ciaspolada nell’inverno delle ciaspole

Non era capitato quasi mai da 47 anni in qua che la Val di Non, in Trentino, si presentasse il 5 gennaio avvolta in un bianco, soffice mantello alle migliaia di partecipanti alla Ciaspolada, la più popolare corsa con le racchette da neve del mondo. Quest’anno sarebbe stata la volta buona, ma il quadro normativo ha imposto agli organizzatori di rinviare al 2022 questa quarantottesima edizione.

l'inverno delle ciaspole senza Ciaspolada

L’escursionismo invernale cresce

Niente paura. La chiusura degli impianti di risalita porterà comunque oltre mezzo milione di appassionati a usare le racchette da neve per camminare sulla neve fresca come si legge nella ricerca Montagna Bianca inverno 2020/21 di Skipass Panorama Turismo. Tutto lascia insomma pensare che questo sarà l’inverno delle ciaspole anche se risulta chiaro che l’escursionismo invernale, pelli di foca comprese, non porta gli stessi introiti dello sci in pista. Offre però lavoro alle aziende che fabbricano le attrezzature, ai piccoli alberghi, ai B&B, ai rifugi in quota. Perché la gente che non può andare sulle funivie fa altro, ha voglia di muoversi. E dovunque sulle Alpi è cresciuto questo benedetto escursionismo invernale mettendo in moto un tipo di economia diversa, più vicina al territorio, alla gente, alla natura. 

“Con ciò non si vuole escludere del tutto gli impianti”, spiega l’esperto in turismo Giorgio Daidola, “che però devono essere meno impegnativi nella gestione e non funzionare a ogni costo come accade con le mega strutture che hanno ristoranti lungo le piste, parchi giochi, impianti per innevamento artificiale”. 

Di ciaspole si è cominciato a parlare negli anni settanta. La prima Ciaspolada risale al 1973, due anni dopo la nascita, sempre in Trentino, della celeberrima Marcialonga con gli sci. Ce n’è voluto del tempo perché le racchette da neve diventassero un trastullo di massa. Il rapporto citato parla chiaro: i winter trekker con le ciaspole (o craspe o ciaspe che dir si voglia) rappresentano il 15,1% dei 3,8 milioni di italiani previsti quest’inverno sulla neve, una percentuale superiore a quella dello sci di fondo (7,8%), seconda solo allo sci alpino (55,8%).

l'inverno delle ciaspole

Qualche idea per una ciaspolata

Nell’inverno 2020/2021 il calendario degli appuntamenti con le ciaspole si presenta fittissimo. Ecco qualche idea per una ciaspolata spulciando qua e là.

  • A Livigno si cammina con le ciaspole dal parco avventure Larix fino all’imbocco della Val delle Mine in pieno bosco.
  • Nel piccolo borgo di Estoul, in Val d’Aosta, tra le mete per i ciaspolatori viene indicato il rifugio Arp, a 2.246 metri, alle pendici di Punta Valfredda.
  • Spettacolare a Cortina è il giro delle 5 Torri che parte dal Rifugio Scoiattoli con vista sulle Tofane, il Cristallo, l’Antelao e la Croda da Lago.
  • “Sulle tracce dei cercatori di freddo” è la ciaspolata che il rifugio Rosetta a San Martino di Castrozza propone  sull’altopiano delle Pale. Da brividi, naturalmente.
  • Sempre in Trentino, sono indicate con le notti di luna piena le escursioni con guida che partono dal parcheggio di Patascoss, a Campo Carlo Magno (Madonna di Campiglio), accompagnate da brani musicali.
  • In Alto Adige si prestano alle ciaspolate l’Alpe di Luson, di Villadro e di Rodengo, il Parco di Sennes-Braies e il Corno del Renon.
  • In Friuli Venezia Giulia sono le Sorgenti del Piave a dare il titolo alla facile ciaspolata che parte da Sappada

(Serafin)

Se avete altri suggerimenti o segnalazioni di ciaspolate aggiungeteli qui sotto nei commenti in modo tutti potremo prenderne spunto appena avremo più libertà di movimento…

31 Dicembre 2020
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MountCity

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