Vista dall’alto la bellezza di Cortina sembra immutata dal 1845. Lo mette in mostra la suggestiva pubblicazione “Il territorio di Cortina d’Ampezzo nell’Ottocento” confrontando mappe storiche e foto satellitari. Speriamo che rimanga bella (ma soprattutto vera) a lungo e non solo dall’alto…

Qui puoi ascoltare la puntata del podcast con anche questa notizia

Cortina dall’alto, il progetto grafico

Arrivando lungo la strada Alemagna nella magica conca di Cortina c’è ancora chi resta colpito dalla bellezza anche se è l’ennesima volta che, per sua fortuna, capita in quell’angolo di paradiso. Ma com’è Cortina vista dal satellite? Per togliersi lo sfizio di saperlo, niente di meglio che sfogliare il bellissimo libro “Il territorio di Cortina d’Ampezzo nell’Ottocento” di recente pubblicazione. Un volume in grande formato “costruito” mettendo a confronto antiche mappe, foto scattate dal satellite e immagini che ne restituiscono l’incanto “dal basso”. Il libro è curato da Cristina Rainoldi e realizzato grazie al contributo del Comune di Cortina d’Ampezzo e della Sezione di Cortina d’Ampezzo del Cai con il progetto grafico e l’impaginazione di Marco Matricardi.

Copertina di "Il territorio di Cortina d’Ampezzo nell’Ottocento"
Copertina del volume
Apri la scheda di Monti in Città

L’originale progetto editoriale fa sì che vengano messe a confronto le odierne immagini dal satellite e le mappe del catasto tavolare asburgico del Comune completate nel 1845, allorché questo territorio fece parte dell’Impero Austriaco e precisamente della Provincia del Tirolo. Un balzo vertiginoso nel tempo che dimostra quanto Cortina abbia mantenuto pressoché inalterata la sua armoniosa struttura abitativa, e quanto il suo splendore sia in grado di sfidare i secoli.

Un viaggio fotografico attraverso Cortina

Per l’esattezza va precisato che il volume procede attraverso un itinerario cartografico, fotografico e testuale, seguendo, con brevi brani tratti da opere letterarie e descrittive della seconda metà dell’Ottocento, un percorso di avvicinamento da Nord verso il centro urbano per risalire fino al Passo Falzarego. I testi, in italiano e in inglese, consentono di immedesimarsi nella percezione dl territorio come risultava agli occhi dei viaggiatori dell’epoca. 

Cortina vista dall'alto in "Il territorio di Cortina d’Ampezzo nell’Ottocento"
Il centro di Cortina dall’alto

Le fotografie, sia quelle scattate dal cielo (Ortofoto Veneto 2015 concesse dal “Consorzio tea” composto dalle società Aerodata Italia Srl, cGRSpa e Geos Spa) sia quelle “terrestri” di Diego Gaspari Bandion sono di estrema qualità. Va ribadito che Cortina è di una bellezza straordinaria se vista con i piedi per terra, ma ben vengano anche le vedute dallo zenit grazie alle quali si realizza una visione “tridimensionale” di questa “regina delle Dolomiti”.  

Paul Grohman e Cortina

Nell’ammirare nelle antiche mappe l’ordinata disposizione delle frazioni conservatesi nel tempo, l’intersecarsi di stradine e sentieri in mezzo ai prati, viene da pensare che Cortina, a parte il traffico veicolare che oggi la umilia, può ancora apparire agli occhi degli ospiti stranieri la stessa che accolse l’austriaco Paul Grohman “scopritore” nell’Ottocento delle Dolomiti. E cioè, usando le parole di Grohman, risulta ancora oggi possibile apprezzare il “solido insediamento per le comunità rurali” mentre “tutt’oggi i boschi sono ancora imponenti, costituendo, a quanto pare, un’inesauribile fonte di ricchezza”. 

Queste frasi furono scritte nel 1877. Facciamo in modo che continuino ad avere un senso. E che Grohman non sia costretto a rivoltarsi nella tomba se in pieno green deal il territorio subisce, come oggi succede, l’assalto delle ruspe per adeguare le piste di sci ai prossimi cimenti olimpici invernali. Andando di questo passo c’è da chiedersi in quali condizioni si presenterà alle future generazioni tra un po’, non diciamo tra un paio di secoli ma molto prima, la Cortina che tanto amiamo. (Serafin)

13 Novembre 2020
Condividi
RUBRICA A CURA DI:
MountCity

MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.

Scheda partner