Nei fatti in breve di questa settimana Serafin ci riporta il triste crollo di una delle due famose guglie del gruppo del carezza nelle Piccole Dolomiti: l’Omo e la Dona. Dopodiché ci si occupa un po’ di botanica con l’inaugurazione del giardino di Villa Biraghi nell’Ossola e i papaveri azzurri del giardino botanico di Oropa.

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Crolla l’Omo, la Dona resta sola

Omo e Dona Fatti in breve: Crolla l'Omo - Giardino verticale a Vogogna - Papavero azzurro
A destra il crollo dell’Omo (foto ©Gianluca Santagiuliana via loscarpone.cai.it)

Lo skyline delle Piccole Dolomiti, nel gruppo del Carega, è irreversibilmente cambiato. A segnalarlo è stato il tam tam che ha surriscaldato i social inondandoli di foto. A crollare è stato “L’Omo” delle Piccole Dolomiti. La “Dona” è rimasta sola a stagliarsi sul Monte Plische. Il sentiero 113 e la salita dalla Gazza perdono in tal modo una delle due guglie, la più possente, immagine classica ed emblematica del gruppo del Carega, ai confini con il Vicentino e con il Trentino. Che triste spettacolo. (qui l’articolo di Pietro Lacasella su Lo Scarpone)

Il giardino verticale dell’Ossola

È stato inaugurato nell’Ossola il giardino di Villa Biraghi a Vogogna, adiacente allo storico e castello del borgo che ospita la sede del Parco Nazionale Val Grande. Si tratta di un giardino verticale tornato al suo antico splendore. I suoi terrazzamenti sono “isole” di biodiversità riconosciute come patrimonio Unesco, come ha ricordato il presidente del Parco Nazionale Val Grande Luigi Spadone. “Questo giardino verticale”, ha spiegato, “è un valore aggiunto per Vogogna grazie ai finanziamenti europei”. Da visitare, ne vale la pena.

Papaveri azzurri a Oropa

Papavero dellHimlaya Fatti in breve: Crolla l'Omo - Giardino verticale a Vogogna - Papavero azzurro

I petali stropicciati sembrano fatti di seta. Il Giardino Botanico d’Oropa coltiva con successo il raro papavero azzurro dell’Himalaya. “Questo fiore”, spiega il direttore  Fabrizio Bottelli “arrivò in Europa in occasione della spedizione effettuata tra il 1924 e il 1926 dall’inglese Frank Kingdon Ward. Come spesso accadeva, la spedizione ebbe anche dei risultati in campo botanico. Così fece giungere in Italia il Meconopsis betonicifolia, originario di Pemakö, terra promessa dei tibetani”. Pianta di difficile coltivazione, il papavero ha fiori grandi di uno spettacolare colore azzurro che contrasta con gli stami gialli”. Un grazie di cuore al Giardino Botanico che da anni se ne prende cura.

Roberto Serafin

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15 Giugno 2023
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