Adottare una mucca? Un’iniziativa diffusasi in diverse all delle Alpi: ce ne parla Serafin, con alcuni esempi, nei Fatti in breve di questa settimana, con cui ci racconta anche di Carlos Soria che a 84 anni tenta ancora il Dhaulagiri e dei 130 della Capanna Margherita.
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Adotta una mucca, è un affare!
Un’idea vincente rivolta al consumo di alimenti sostenibili risulta l’iniziativa “Adotta una mucca” diffusa un po’ ovunque sulle Alpi (ndr per fare altri due esempi in Valpelline e in Valsesia). Fanno notizia sul Corriere i casi della Valsugana e del Cadore: si aiutano i malgari e in cambio si ricevono periodicamente a casa burro e formaggi a km zero. Adottare una mucca a distanza significa in effetti sostenere i piccoli produttori ma anche garantirsi in cambio prodotti caseari genuini e di qualità. Filiera cortissima, senza intermediari: che cosa desiderare di più?
Soria (84 anni e una protesi) ci riprova
Carlos Soria, forte alpinista spagnolo che ha da poco compiuto 84 anni, sta tentando la salita del Dhaulagiri, un ottomila himalayano. Nel 1973, esattamente 50 anni fa, partecipò a una delle prime spedizioni spagnole al Manaslu, altro ottomila. Oggi continua a vivere la montagna con la passione del primo giorno. E senza mai arrendersi. Ha scritto in un post del 6 maggio: “Non abbiamo altra scelta che aspettare pazientemente mentre spalavamo neve dal campo”. Carlos sa perfettamente cosa lo aspetta essendo stato varie volte sul Dhaulagiri e non intende mollare, nonostante l’età e la protesi a un ginocchio.
I gloriosi 130 anni della Margherita
La Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti (3553 m) del Monte Rosa è da 130 anni punto di riferimento per gli alpinisti impegnati nella scalata della parete est che precipita su Macugnaga (oggi praticamente impercorribile per i cambiamenti climatici in atto). È stata anche laboratorio scientifico per studiare l’evoluzione dei ghiacciai, la meteorologia e l’adattamento dell’organismo alle estreme condizioni dell’alta quota. La capanna del Club Alpino Italiano ha subito, dall’inaugurazione del 1893, con la regina Margherita di Savoia portata lassù da un nutrito stuolo di guide di Gressoney, continui miglioramenti fino alla sua ricostruzione nel 1980 portando la capienza a 80 posti letto.
Roberto Serafin
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