Periodo ricco si appuntamenti culturali e novità editoriali: Serafin ci presenta gli eventi di BookCity Milano dedicati alla montagna e il nuovo libro di Cognetti
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In cerca delle scalate cartacee di BookCity Milano
Entriamo nel periodo clou del mercato editoriale e nelle classifiche della “varia” invano si cerca un titolo che abbia attinenza con la montagna, a meno che Paolo Cognetti con il nuovissimo “La felicità del lupo” pubblicato da Einaudi non riesca a bissare, e noi glielo auguriamo, le fortune delle sue “Otto montagne” che nel 2017 fu distribuito in 40 paesi e si aggiudicò una fenomenale doppietta: Premio Strega e Premio Itas.
Ma di Cognetti e del suo libro vorrei fare un cenno a parte. Ora se sei d’accordo, caro Luca, vorrei spulciare i libri per noi più interessanti nel programma della ritrovata rassegna BookCityMilano che offre una miriade di eventi “in presenza” dal 17 al 21 novembre.
BookCity alla SEM
Ancora una volta è la gloriosa Società Escursionisti Milanesi a ospitare una serie di eventi “montanari” legati a BookCity. Ed è il gentile Gabriele Zerbi del Consiglio direttivo a mettermi al corrente dei sei incontri da lui stesso coordinati nella sede di Piazza Coriolano 2 (MM5 Cenisio). Sono sei occasioni da non perdere, ovviamente senza dimenticare green pass e mascherina.
Nell’anteprima giovedì 18 novembre alle 16.30, è Flavia Cellerino, insigne divulgatrice e amica della montagna, a intrattenere il pubblico sui monti nella pittura dall’Ottocento a oggi.
Venerdì 19 novembre alle ore 16.30 tocca poi al valoroso alpinista vicentino Tarcisio Bellò presentare il suo nuovo “Il coraggio dei sogni” pubblicato da Hoepli, una preziosa guida di viaggio e ascensioni, ma anche una cordata solidale tra le maestose e ancora poco conosciute catene dell’Hindu Kush.
Sabato 20 novembre alle ore 16 è ancora la Sem a ospitare la presentazione di “Monte Rosa: 250 anni di scalate nella voce dei protagonisti” di Massimo Beltrame per le Edizioni Zeisciu Grandi Opere. Questo volume di oltre 400 pagine ricostruisce attraverso la voce dei protagonisti 250 anni di scalate sulla seconda montagna delle Alpi. All’evento partecipano Francesco Deambrogi e, in collegamento, il grande alpinista francese Patrick Gabarrou.
A chiudere la serie di presentazioni alla Sem è, lo stesso sabato 20 novembre alle 18, l’ossolano Alberto Paleari con la partecipazione di Angelo Recalcati. Il suo diario di viaggio “Sul confine” pubblicato da MonteRosa Edizioni riguarda un’appassionante traversata superando 34 passi e bocchette dal Sempione al San Giacomo.
Museo della Montagna a Milano con Bonatti
Da segnalare infine la trasferta a Milano del torinese Museo della Montagna che in due successivi eventi presenta con Daniela Berta, Roberto Mantovani e Angelo Ponta in collaborazione con Alpes officina culturale e Solferino / RCS, il catalogo della mostra in corso su Walter Bonatti. Appuntamento dunque con l’indimenticabile Walter venerdì 19 alle ore 18 a B(r)e(a)THE SPACE e domenica 21 alle 17.30 all’Acquario Civico.
Meglio un giorno da lupi? I nuovi orizzonti di Cognetti
Potevo forse lasciarmi sfuggire in questa rubrica l’ultimo romanzo di Paolo Cognetti “Il lupo felice” edito da Einaudi? So già, caro Luca, che non me l’avresti perdonata. È stato così che mi sono fiondato alla Feltrinelli di via Pasubio. Le copie erano ancora accatastate nei pressi della cassa e ho saputo che Cognetti era appena passato di lì ad autografarne alcune. Ovviamente me ne sono procurata una con il suo bizzarro, quasi indecifrabile, ma prestigioso autografo.
“La felicità del lupo” (Einaudi, collana Supercoralli, 152 pagine, 18 euro) racconta dunque di una montagna dove il futuro riserva non poche incognite ma è sempre meglio che starsene in città. Suddiviso in 36 capitoletti, il romanzo si conclude con un’appendice dedicata ai sogni degli esseri umani incontrati di pagina in pagina in un’immaginaria Fontana Fredda, il paesello dove la storia è ambientata.
Qui il protagonista Fausto si stabilisce a 40 anni per rifarsi una vita e incontra Babette titolare di un ristorante dove lui accetta di fare il cuoco cucinando per i gattisti che d’inverno battono una pista di sci o per i boscaioli che d’estate profumano il bosco impilando cataste di tronchi.
E poi c’è Silvia che serve ai tavoli, e non sa ancora se la montagna “è il nascondiglio di un inverno o un desiderio duraturo”. E “se prima o poi riuscirà a trovare il suo passo e se è pronta ad accordarlo a quello di Fausto” come viene precisato in forma di metafora. E non c’è da stupirsi se per ritrovare “il passo desiderato” Fausto entra nudo nel suo letto dove trova “una ragazza altrettanto nuda e tremante”.
E il lupo, ci si chiederà? Ma certo, la felicità del predatore deriva dal fatto che oggi le prede abbondano nei boschi dove cacciare è diventato più facile, mentre i suoi avi, avverte l’autore, “dovevano appostarsi giornate intere per trovare un ghiro o un tasso, cibo che non li sfamava e li costringeva a essere sempre a caccia”.
Meglio oggi un giorno da lupi che cento da pecora. Sarà poi questo che Cognetti intende affermare?
Roberto Serafin
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