L’incessante lavoro di studio, monitoraggio e ricerca degli Enti, dei Parchi e dei Carabinieri Forestali in collaborazione con allevatori e aziende agricole mira a trovare di un nuovo e più avanzato equilibrio tra umani e lupi.
Qui puoi ascoltare la puntata del podcast con anche questa notizia
Lupo sulle Alpi: è possibile la coesistenza?
Un lupo che ulula nella notte, tra boschi e vette innevate, con il muso che si riflette sulla faccia illuminata della luna. E’ il manifesto ufficiale del 69esimo Trento Film Festival che porta la firma dell’artista Gianluigi Toccafondo. Inevitabile la domanda: quanto è possibile la coesistenza con il lupo nella ricerca di un nuovo e più avanzato equilibrio?
Una riposta si può avere dal recente monitoraggio della presenza del lupo nella provincia del Verbano Cusio Ossola. Il documento riguarda l’inverno 2019-2020, parte del programma After LIFE Conservation Plan del Progetto LIFE WOLFALPS, con il quale gli Enti partner (Ente di gestione delle Aree protette dell’Ossola, Parco Nazionale della Val Grande, Carabinieri Forestali) si sono impegnati insieme con la Provincia del Verbano Cusio Ossola.
Monitoraggio del lupo nella provincia del Verbano Cusio Ossola
La presenza del lupo è stata monitorata da 53 operatori coordinati dal Centro di Referenza per i Grandi Carnivori. Complessivamente sono state attivate con fototrappole 27 stazioni fisse di monitoraggio. Sono stati seguiti 48 km di piste su neve, ritrovati 70 campioni biologici, ottenute 208 fotografie e documentati con fotografie o video 10 avvistamenti. Si è accertata la presenza di 14 esemplari, due dei quali erano morti. Le analisi genetiche hanno permesso di risalire ai genotipi di 12 lupi diversi appartenenti alla sottospecie italiana.
E’ stata accertata la presenza di 3 unità riproduttive nell’area compresa tra le valli Antrona, Anzasca e Strona e il versante ossolano posto in destra orografica a valle della confluenza con il torrente Anza. La presenza del lupo è stata accertata anche in altre valli (Bognanco, Divedro, Antigorio, Vigezzo, Cannobina). Forse erano individui singoli, probabilmente in dispersione.
Il branco denominato “Alta valle Anzasca” contava 6 esemplari, il branco “Bassa Anzasca-Valle Strona” almeno 2 (la femmina dominante F8 è stata campionata nel 2018-2019 ma non nel 2019-2020) e il branco “Bassa Ossola” 3 esemplari (uno di questi è la lupa di 7 mesi abbattuta sopra Ornavasso nel dicembre 2019). A questi si aggiungono 3 lupi non imparentati con i branchi, probabilmente individui in dispersione. Uno di questi è il maschio investito da un treno presso Domodossola il 23 maggio 2019.
Coesistenza con il lupo: i supporti agli allevatori del VCO
Dal rapporto messo cortesemente a disposizione di “Fatti di Montagna” dall’Ufficio stampa del Parco Nazionale Val Grande risulta che squadre di pronto intervento abbiano svolto attività di supporto agli allevatori. Sono stati infatti forniti (attraverso l’istituto del comodato d’uso) a 26 allevatori/aziende agricole del VCO 136 reti elettrificate di 50 m di lunghezza e 1,2 m di altezza, 32 elettrificatori, 32 batterie, 32 pannelli solari, 30 tester, oltre a 200 m di rete metallica elettrosaldata di altezza 2 m al fine di sperimentare l’utilizzo di recinzioni metalliche non elettrificate, dietro espressa richiesta degli allevatori. La ricerca di un nuovo e più avanzato equilibrio con il lupo prosegue. (Serafin)
RUBRICA A CURA DI:
MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.
Scheda partner