Il “Paese ospite” del 69° Trento Film Festival è la Groenlandia: un’occasione per riscoprire la figura di Leonardo Bonzi tra produzioni cinematografiche e imprese spettacolari.
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La Groenlandia al Trento Film Festival
La Groenlandia è la “destinazione” scelta quest’anno dal Trento Film Festival previsto dal 30 aprile al 9 maggio. Fra le attrazioni, sarebbe da non perdere la mostra delle fotografie scattate nel 1934 dal conte milanese Leonardo Bonzi nel corso della prima spedizione italiana da lui compiuta in Groenlandia. Un’occasione preziosa anche per riscoprire un personaggio ingiustamente dimenticato, all’epoca socio accademico del Club Alpino Italiano.
Leonardo Bonzi e il cinema
Con il cinema, Bonzi ebbe molta familiarità. Nel 1945 sposò in seconde nozze Clara Calamai, prima attrice italiana a essere comparsa a seno nudo in un film. Assieme a Carlo Ponti, Bonzi fondò una casa di produzione cinematografica. Il primo film prodotto fu “Piccolo mondo antico” diretto da Mario Soldati. Nel ’48 Bonzi vendette però le sue quote e tornò a Milano, dove gli fu anche proposto di fare il sindaco.
Le imprese di Leonardo Bonzi
Ma l’impresa che lo rese celebre fu il volo con l’areo battezzato “L’angelo dei bimbi” compiuto con Maner Lualdi negli anni Cinquanta in Sudamerica. Lo scopo fu di raccogliere, tra gli italiani emigrati, soldi da destinare all’attività di don Gnocchi per i mutilatini storpiati dalla guerra.
Alla partenza, guardando il trabiccolo, più d’uno disse che Lualdi & Bonzi non sarebbero mai tornati indietro. L’aereo per garantire l’autonomia durante la trasvolata atlantica fu riempito oltre ogni ragionevole linite di carburante. In compenso venne svuotato di ogni strumento considerato troppo pesante e magari inutile, come il radar. Invece i due tornarono, e con 500 milioni di lire donati dai nostri poveri, generosi emigrati.
Di Lualdi & Bonzi si occuparono i giornali di mezzo mondo. Il velivolo si schiantò qualche tempo dopo in fase di atterraggio, ma ciò non esclude che oggi una copia sia conservata con un’identica livrea e la scritta “Angelo dei bimbi” dipinta sulla carlinga al Museo Storico dell’Alfa Romeo di Arese (Milano).
A proposito di Groenlandia, fu il 17 luglio del 1934 che Bonzi partì da Milano-Linate con i quattro amici Franco Figari, Leopoldo Gasparotto, Gherardo Sommi Picenardi e Gigi Martinoni. Fu la prima Spedizione Italiana fra quelle terre. I quattro si adattarono a vivere sui ghiacciai per il doppio del tempo previsto, senza più viveri e nell’incertezza di vedere comparire all’orizzonte la baleniera Njali che ritornò a recuperarli dopo ben dodici giorni dal giorno prefissato. Durante la spedizione i quattro eseguirono la topografia della costa, delineando con competenza diversi ghiacciai inesplorati. Un’impresa che onora quel fegataccio di Bonzi. E meno male il Trento Film Festival ci invita a rendergli l’omaggio che si merita. (Serafin)
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