Il foehn è un fenomeno che si verifica sempre più frequentemente. Ma di che si tratta precisamente? Daniele Cat Berro ce lo ha spiegato nell’ultima puntata del podcast. Ecco qui in sintesi cos’è il fohn e i suoi molti nomi.
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Dove si verifica il foehn e i suoi nomi
Il foehn (föhn) è un vento tipico delle catene montuose di tutto il mondo e delle pianure che stanno ai loro piedi.
In svizzera Italiana è chiamato favonio utilizzando il termine di derivazione latina, ma questo vento prende altri nomi a seconda delle zone e delle catene montuose. Così abbiamo ad esempio lo zonda ai piedi delle Ande tra Cile e Argentina, il chinook sulle montagne rocciose, ma anche nei nostri Appennini abbiamo il garbino soprattutto tra la Romagna e le Marche che sostanzialmente è il libeccio da sud-ovest che scavalca l’Appennino centro settentrionale e cade sul lato adriatico.
Quali sono le caratteristiche e come si crea il foehn
La caratteristica fondamentale di questo vento è di essere tendenzialmente mite, sempre secco e rafficosco. Quando soffia pulisce l’aria e porta una grande visibilità. Le giornate di foehn avranno quindi aria limpida, brusco aumento delle temperatura e calo dell’umidità relativa.
Ecco come funziona. Sul nostro versante delle Alpi il foehn si genera solitamente dopo il passaggio di un fronte atlantico o nord-atlantico al seguito del quale la pressione aumenta a nord delle Alpi e diminuisce a sud delle Alpi. Si crea quindi una grande differenza di pressione atmosferica (un gradiente di pressione atmosferica) tra i due versanti della catena montuosa. La depressione che si genera a sud delle Alpi richiama una corrente d’aria (come per colmare un vuoto, giusto per dare l’idea, anche se non è corretto dire così) che scavalca le Alpi. Talora giunge solo nelle valli alpine, talora raggiunge anche le pianure pedemontane e a volte anche tutta la Pianura Padana portando con se un aumento di temperatura.
La temperatura del foehn però dipende dalla temperatura dell’aria in origine. In ogni caso c’è sempre un aumento della temperatura rispetto al versante della catena alpina da cui il foehn ha origine. Per cui se abbiamo 10 gradi a Ginevra, ne avrò magari quasi 20 in Pianura Padana. Infatti l’aria dapprima salendo si raffredda e l’umidità condensa sul versante nord (dove avremo nubi e precipitazioni). Scavalcata la cresta principale delle Alpi abbiamo una caduta di questa corrente d’aria che genera una compressione, un riscaldamento e un distaccamento della massa d’aria. A parità di quota sarà più calda e secca rispetto al versante opposto. Nella fase di salita dell’aria la temperatura discende di circa 0,6 °C ogni 100 m, mentre sul versante sottovento la temperatura aumenta di 1 °C ogni 100m. Se l’aria d’origine è aria artica o polare molto fredda per quanto il föhn riscaldi l’aria avremo comunque un vento che sentiremo freddo.
Il fohen puo verificarsi anche in senso opposto, quindi sul versante nord delle Alpi. Questo succede quando da noi soffiano lo scirocco (sud-est) o il libeccio (sud-ovest). Essendo questi venti già caldi, diventano molto caldi scavalcando le Alpi e scendendo sul versante svizzero o austriaco.
Le zone a sud delle Alpi sono esposte a foehn a seconda della direzione del vento. Ad esempio quando il vento arriva da ovest è più esposto il Piemonte occidentale via via che ci spostiamo verso Est le regioni sono più esposte ai venti da nord-ovest e da nord.
Lo stau
A nord delle Alpi, in corrispondenza del foehn, si parla di stau. Lo stau è una situazione di sbarramento (in tedesco vuol dire appunto sbarramento, diga) causata dalle Alpi che fanno come da diga ai venti da nord. Se si guardano da satellite le Alpi in una di queste giornate si vede una grande corona di nubi che cingono tutto il versante estero delle Alpi che da proprio l’idea di un accumulo di nubi contro la diga delle Alpi. Si parla di stau nei versanti sopravvento e foehn sul versante sottovento.
Che velocità può raggiungere il foehn?
Il foehn è un vento rafficoso che può raggiungere velocità anche molto importanti. Caso eclatante recente è quello del 22 dicembre 2023 in cui ha raggiunto velocità diffusamente oltre i 100-120 km/h sulle pianure occidentali del Piemonte e addirittura la stazione meteorologica della Sacra di san Michele, allo sbocco della val di Susa, ha misurato 228 km/h che una delle velocità più importanti mai rilevate in Italia, soprattutto sotto i 1000 m.
Le giornate di foehn sono in aumento?
C’è una sensazione diffusa che le giornate di foehn siano in aumento che è in parte confermata dai dati. Ad esempio già alcuni anni fa Arpa Piemonte aveva condotto un’analisi e si era visto una tendenza all’aumento nel periodo trentennale preso in esame del numero annuo dei giorni di foehn.
È ancora presto però per dire se questa è una tendenza transitoria o se è qualcosa di strutturale, perché le serie di dati di vento di cui siamo in possesso purtroppo non sono ancora molto lunghe. Si continua a misurare e vedremo cosa accadrà.
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