La presenza della Trombicula (Neotrombicula autumnalis) sempre più dovrebbe mettere in guardia chi si avventura nei boschi e nelle praterie. La presenza di questo fastidioso acaro che provoca forti orticarie era stata segnalata in settembre in Fatti di Montagna e dell’argomento si era interessato anche MountCity sulla base di una spiacevole esperienza diretta del nostro Roberto Serafin.
Ora a distanza di qualche mese l’animaletto, forse riattivato fuori stagione dal caldo anomalo delle ultime settimane, torna a farsi vivo e, più che altro, a farsi… sentire. La sua presenza viene segnalata in Lombardia sulle pendici del monte Cornizzolo e sul Barzaghino che svetta nel Triangolo Lariano.
“Pestifero” lo definisce una lettrice costretta a ricorrere ad antistaminici per alleviare il forte prurito. Come cercare di evitare questi sgradevoli incontri? Come intervenire per alleviarne le conseguenze? Sull’argomento abbiamo chiesto il parere del dottor Giancelso Agazzi.
Segnalate, nei commenti, se siete a conoscenza di altre zone a rischio Trombicula.

Autore
Giancelso Agazzi è specialista in medicina di montagna, Segretario della Commissione Medica Centrale del Club Alpino Italiano ed esponente del Direttivo della Società Italiana di Medicina di Montagna.
Trombicula (Neotrombicula autumnalis)
Il fastidioso acaro che talvolta importuna gli escursionisti appartiene alla famiglia delle Trombiculidae. La loro presenza viene segnalata un po’ in tutto il mondo. Gli acari appartengono agli artropodi e fanno parte del grande gruppo degli ectoparassiti.
In Italia la specie più diffusa è la neotrombicula autumnalis che causa una parassitosi umana di tipo occasionale. Il contagio avviene per lo più in estate e in autunno (fine agosto, fine ottobre). Nel periodo invernale il parassita è inattivo (al di sotto dei 15°C), preferendo un ambiente caldo e umido (muore al di sotto dei 5°C). Questi piccoli acari sono colorati di rosso, possiedono sei lunghe zampe e, per le loro dimensioni, sono simili a granelli di sabbia.
Le larve sono ectoparassiti dei vertebrati che attaccano anche l’uomo. Vivono sulla superficie esterna dell’ospite o in cavità facilmente accessibili. I mammiferi selvatici o domestici (piccoli roditori o, gatti, cani, conigli) come pure uccelli e rettili rappresentano gli ospiti.
Effetti della puntura della Trombicula
Il morso delle larve provoca nell’uomo una dermatite. I soggetti adulti depongono le loro uova nella vegetazione (prati, margini dei boschi, cespugli, alberi) aspettando il passaggio di un ospite per poterlo parassitare. Le trombicule, grazie alle loro lunghe zampe si muovono velocemente, sempre alla ricerca di un ospite.
La distribuzione delle trombicule sul terreno non è omogenea, ma a macchia di leopardo. Si attaccano alla cute tramite alcuni uncini posizionati nella bocca ed aspirano le proteine contenute nella pelle tramite una struttura chiamata stilostoma fino a quando, una volta pieni, si staccano e cadono sul terreno, dove si trasformano in ninfe. La durata del pasto è di 3-4 giorni.
La saliva dell’acaro contiene un potente enzima digestivo che dissolve i corneociti, rendendo possibile l’assimilazione delle proteine, fonte di nutrimento per la larva. Gli acari adulti non parassitano l’uomo o gli animali. L’uomo rappresenta un ospite occasionale non particolarmente preferito dall’acaro ed è per questo motivo che le larve di solito non vi si trattengono a lungo.
Tra i soggetti più esposti al morso della trombicula sono i contadini, i cacciatori, i boscaioli, i cercatori di funghi e in genere gli escursionisti. Le donne e i bambini a causa della loro pelle più sottile vengono attaccati con maggiore facilità dal parassita.

In apertura: Neotrombicula autumnalis vista al microscopio. Foto al microscopio di Neotrombicula autumnalis tratta da Claudio Guarneri, Giovanni Lanteri, Georgi Tchernev, Valentina Bevelacqua “Trombiculiasis: The uninvited trekker“; elaborazione grafica Fatti di Montagna
La gravità della reazione al morso dipende dalla specie di Trombicula, dalla qualità della saliva del parassita e dal tipo di risposta allergica dell’ospite, causata dallo stiloma, che viene eliminato lentamente dall’organismo umano in 7-10 giorni.
La puntura non viene subito percepita dall’ospite, ma dopo circa 1-3 ore dall’inizio del pasto. Il morso produce solitamente un prurito molto forte, accompagnato, entro 24 ore, dalla comparsa di una soffusione emorragica contornata da un intenso eritema (arrossamento della pelle). Per questo motivo viene chiamato anche eritema autunnale.
Le morsicature possono ammontare a centinaia e possono associarsi a una reazione allergica. L’ipersensibilità causa la formazione di vesciche contenenti un liquido chiaro che, poi, vengono ricoperte da una crosta (ponfi, papule, papule-vescicole). L’area circostante può assumere un colore violaceo, con presenza di gonfiore, in particolare localizzato alle cosce, all’inguine, ai piedi e alle caviglie e ai polsi, dove la cute è più sottile e più facilmente raggiunta dalle larve dell’acaro.
Le lesioni regrediscono entro 1-2 settimane, ma il prurito è persistente e spesso parossistico, seguito a volte da un’infezione secondaria che si localizza a livello della cute escoriata.
Trattamento della puntura della Trombicula
Il trattamento è sintomatico e consiste nell’utilizzo di agenti anti-prurito per uso topico, come corticosteroidi o antistaminici sistemici. Si possono impiegare più volte al giorno con accortezza creme o pomate a base di corticosteroidi nel punto in cui è avvenuta la morsicatura.
Come verificare la presenza della Trombicula
Per verificare se vi siano trombicule in un prato si può porre, verticalmente sul terreno, un cartoncino bianco: se ve ne sono, esse si muoveranno rapidamente sul cartoncino accumulandosi sul bordo superiore dove potranno essere osservate con una lente di ingrandimento, come piccoli puntini giallastri in movimento.
Come difendersi dalla Trombicula
Le rocce esposte al sole rappresentano un luogo sicuro dove sedersi, al riparo dai fastidiosi acari.
Quale misura preventiva è utile indossare indumenti a maniche lunghe, calzature alte o scarponi. Una volta rientrati da una gita è consigliato togliere gli indumenti e lavarli (almeno a 60°C), effettuando una doccia con acqua calda e sapone per eliminare le eventuali larve presenti. Un leggero sfregamento è, infatti, in grado di rimuovere le larve. Efficace può essere l’utilizzo di sostanze repellenti prima di affrontare un’escursione in una zona a rischio.
RUBRICA A CURA DI:
Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.
Scheda partner
Ci sono stati segnalati casi di puntura da Trombicula (fine aprile) sempre nelle Prealpi lombarde nella zona Corni di Canzo – Pianezzo (rifugio SEV)
Anche noi domenica 15 maggio siamo stati morsi da questo acaro a Cornizzolo (non in cima) e siamo pieni di ponfi , peggio della varicella.
Grazie a voi almeno sappiamo di cosa si tratta!!
Ho effettuato workshop fotografico a Pianezza sopra Pescasseroli in Abruzzo e mi sono ritrovata piena di micro papule di Morsi confermati poi di trombicola molto fastidiosi che lasciano anche un ematoma sottostante.
Stesso posto 4 giorni fa
Io credo di aver subito attacco trombicula nel bosco di Erli ( Savona) domenica 31 luglio.
Sono piena di infiammazione nel tronco , sotto ascelle, colo e testa. Un vero attacco.
Domenica scorsa siamo stati a Megna, partendo da Valbrona. Ci siamo seduti sul prato vicino alla croce, cosa che in effetti non facciamo mai, e proprio quel giorno non avevo messo il repellente spray (di solito lo uso per proteggermi dalle zecche ma, a quanto ho letto nell’articolo, è utile anche per la Trombicola).
Il giorno dopo mi sono ritrovata piena di ponfi pruriginosi! Ora so cos’è! In farmacia mi hanno dato una crema con cortisone da mettere per circa una settimana. L’antistaminico lo prendo già per l’allergia alle graminacee :))
Io e un mio amico cacciatore siamo entrati in contatto con la trombicula in Piemonte zona bassa val di Susa.
Io e mio figlio siamo stati attaccati durante una passeggiata in cerca di funghi, boschi delle Cesane sopra Fossombrone (PU). La sintomatologia tipica è apparsa a distanza di quasi 48 h.
22ottobre Madonie Sicilia due casi
Decisamente fastidiose
In Apuane c’è pieno😭
buongiorno anche io sono stato attaccato da questo acaro, mi sono sdraiato sull’ erba per mangiare un panino , attualmente mi ritrovo cosparso di bozzi arrossati pruriginosi
su gran parte del corpo, grazie a voi ora so cosa fare
Segnalo presenza di trombicula lo scorso autunno in Val di Zoldo(BL). Non era invece presente nell’autunno 2021
Un’altra segnalazione da una lettrice, questa volta nelle Prealpi Luganesi:
<< Vorrei segnalarvi un mio incontro "ravvicinato" con la trombicula anche la mia cagnolina ne è stata colpita, portata dal veterinario , è stata sottoposta ad una terapia a base di cortisone e antibiotico Sono sicura d' essere stati morsicati sul Sasso Gordona versante est dove c'è la maggior fioritura delle peonie selvatiche. Beatrice Ferrario >>
Ringraziamo Beatrice e vi invitiamo a continuare a segnalare eventuali episodi e luoghi anche scrivendo direttamente qui nei commenti. Più la Trombicula è conosciuta meglio ci si può difendere. Grazie!
Ciao, io e mia cugina siamo state domenica scorsa in val d’Era sopra Mandello e adesso siamo piene di ponfi pruriginosissimi.
Grazie Marina per aver aggiunto un altro tassello alla mappa delle zone a rischio trombicula.
Ciao,
temo di dovermi aggiungere al numero delle vittime della Trumbicola: luogo dell’incontro la colma del Bosco sopra Sormano, nel lecchese, domenica 30 maggio. Anche un’altra persona che era con me in escursione manifesta il fastidioso prurito. Che il simpatico animaletto abbia cambiato stagione, preferendo la tarda primavera all’autunno?
Elisabetta
…temo che la stagione l’abbia semplicemente allungata. Grazie.
Ciao , segnalo la presenza di Trombicula anche in centro Italia , zona Marche, Monte Catria ,
Con un buon repellente a base di olii essenziali si risolve il problema
Ho avuto aimé contatto con l’acaro il 2 giugno nell’esecuzione all’Alpe Prima in penisola Lariana! Prurito a iosa e vesciche ovunque!
Sono stato assalito 2 volte, in settembre e ora il 22 dicembre con la neve appena sciolta dall’inversione termica sulle montagne ad est di Trento, in settembre ci ho messo 15 giorni a cavarmela, a mia moglie che stavolta era con mé non é successo niente d’altronde anche dalle zanzare sono il preferito dei due, passo nei boschi più tempo possibile perché mi sento parte di essi, se qualcuno avesse qualche suggerimento per dissuadere queste pesti ne sarei davvero felice. Grazie Alberto
Anche in Toscana molto attivo ,sia io che i miei amici siamo stati punti facendo lavori nel preparo zona Ulivo vicino a StAgno..livorno
Nelle nostre zone ( provincia di Pisa, parco di San Rossore ) la trombicula è conosciuta da anni con il nome volgare di ” selvaggiume”. Risulta risolutivo l’uso del Benzile Benzoato al 25%. Io stesso ne sto sperimentando l’efficacia essendo stato “assalito” durante la consueta passeggiata pomeridiana col cane nei giorni scorsi.
Come usi il bezoyl benzoato?
Colpiti due sui quattro partecipanti ad escursioni in alta Lunigiana, Toscana
Segnalo presenza abbondante del parassita nei prati di Pigra (CO), da estate ad autunno inoltrato. Colpisce specialmente polpacci ma anche pancia e zona ascelle. Grazie di avermela fatta scoprire, erano anni che cercavo di capire la causa di quei pomfi.
Grazie a te, Pietro, della segnalazione.
Continuiamo a diffonderne la conoscenza e a segnalare sperando che ciò possa essere utile a molti!
13 Agosto 2021: segnalo presenza e attacco del parassita in occasione di pic-nic in prato incolto nella alta valle Staffora, nell’Oltrepo pavese (dopo visita ad Eremo di S.Alberto di Butrio). Tutti i partecipanti sono stati colpiti con punture diffuse su braccia, dorso, pancia, ascelle e gambe. Cura con antistaminici e crema al cortisone ma ripresa lenta e molto fastidioso il decorso: prurito incontrollabile.
Grazie della segnalazione, a quanto pare è sempre più diffusa…
Salve Luca, abito in Valle D’Aosta a Gressoney-Saint-Jean, gruppo montuoso del Monte Rosa, sono circa tre anni che quando vado in montagna a settembre-ottobre il giorno dopo mi ritrovo pieno di fastidiose punture, principalmente su polpacci e gambe ma anche fianchi e ventre. Ho notato che succede anche quando faccio escursioni e mi siedo nell’erba a quote elevate 2700-2800 mt.
Conoscete dei repellenti validi per difendersi da questi acari? Grazie.
Ciao Federico,
grazie della tua segnalazione che ci conferma come le aree e le altitudini alla quale si trova la Trombicula sono sempre più ampie…
Per quanto riguarda i repellenti al momento non saprei dirti. Visto che il problema è sempre più diffuso proveremo a capire con chi ha competenze in merito se c’è qualche prodotto che può essere efficace. Intanto l miglior difesa è pantaloni e maniche lunghe (andando verso l’autunno è più facile!).
Ciao, noi abbiamo riscontrato la trombicula in val Perlana.
Ciao Nunci
Segnalo presenza del parassita dopo escursione al monte cornizzolo
Salve, dopo due giorni di Occhio gonfio con orticaria, mi sono accorta di avere l’insetto arancione attaccato alla palpebra vicino al condotto lacrimale. Abito in Sicilia in provincia di Siracusa.
L’ho estratto ed era vivo ma solo con la lente di ingrandimento si poteva percepire che si trattasse di un insetto. Una cosa surreale mai vista. credo di averlo preso in campagna mia visto che ho diversi gatti e alberi.
Buongiorno, il primo giorno di questo anno 2022 abbiamo fatto un’escursione sui prati in cima al monte Generoso ed il giorno dopo soltanto io, su un gruppo di 4 persone, mi sono ritrovata tutto il tronco superiore, pancia e dorso, pieno di vescicole pruriginose e sembra che col passare dei giorni se ne aggiungano altre nonostante io mi sua lavata bene e a fondo…
Buonasera ho fatto un’escursione il 2 gennaio nei pressi di pratospilla Appennino Emiliano (1300 metri ma c’erano 16 gradi) anch’io mi sono riempita di vescicole che prudono a momenti, prima nell’inguine poi nelle gambe, alcune sono comparse con il passar dei giorni nella schiena e nella pancia. Mi hanno visitato due dermatologi ed escludono la trombicula perché non ci sono punture nei polpacci. Secondo me non hanno capito.. poi le ho fatte vedere a mia sorella che lavorava nel parco di San rossore e ha detto trombicula. Poi ho sentito il parere di un’allergologa che ha visto le foto perché era in ferie e ha confermato (A questo punto spero che sia quella e non un altro acaro..:) La dottoressa mi ha prescritto olmux schiuma e Skab plus; le prime bolle che sono comparse stanno rimpicciolendo, sperando che non ne nascano di nuove ..
Il primo di gennaio (caldo anomalo, quasi 20°) ho fatto una gita al Legnone (Rasa di Varese) e il giorno dopo mi sono comparse decine di macchie pruriginose che mi infastidiscono dopo quasi 10 giorni.
Scusate per essere più precisa la dottoressa mi aveva prescritto la tintura benzoata di benzile ma non trovando un farmacista che la potesse preparare in tempi brevi mi ha prescritto skab plus.
Primi di febbraio con temperature primaverili sui monti dell’Alto Garda.. mi sono sdraiata a rilassarmi sulle foglie secche nel bosco e la mattina dopo mi accorgo di avere tutta la parte posteriore del corpo piena di punture a centinaia. Essendomene accorta la mattina dopo appena sveglia ho messo a soqquadro il letto pensando alle cimici, di cui comunque non c’era traccia, poi ho trovato il vostro articolo. Il prurito non fa dormire la notte, ma è normale che ho l’impressione che ne compaiano di nuove quando gratto? La mia perplessità è che ero ben vestita, questi esseri malefici riescono a passare attraverso le fibre dei vestiti? 😅
Aggiungo che la quota era bassa circa 500 mt, e che indossavo leggins e non abbigliamento tecnico.
Un’altra domanda, non essendomene accorta subito, dopo l’escursione a casa mi sono sdraiata vestita sul divano, sui cuscini delle sedie, e poi ho lasciato i vestiti sul letto. 🤦 A vostro parere c’è da disinfettare tutto o non c’è il rischio di infestazione in casa?
Monte Crocione detto Puscio,sopra Ponte Lambro. Gita di domenica15 maggio 2022. Partiti da Caslino, Alpett e direttissima al monte. Naturalmente subito doccia al ritorno e notte tranquilla. Lunedì tutto ok. Martedì mattina mi sveglio con almeno 20 / 30 punture/ vescicole rosse sulla schiena e un terribile prurito che si ripete più volte al giorno. Anche oggi che è giovedì. Il medico ha prospettato la diagnosi di PUNTURE DA PULCI DI MONTAGNA. …A I U T O O O O !
Zona Monte Crocione ( detto Puscio) sopra Ponte Lambro Prov. Como.
Mi sono seduta sull’erba vestita e sotto c’era un telo. Non subito, ma DUE GIORNI dopo sono comparse le vescicole sulla schiena, pruriginosissime!!!! E ci sono tutt’ora dopo 4 giorni dalla gita
Penso di essere stato vittima di questo antipatico ospite in zona Abbazia di San Benedetto sopra Lenno. Anche mio figlio presenta gli stessi sintomi dopo una escursione sul Colmegnone.
Io sono stata colpita nei boschi sopra Carenno ed Erve, nel Lecchese. So che è presente anche sul Duemani.
Zona Esino Lario – Passo Agueglio LC.
Ci siamo seduti sull’erba per circa un ora, tornati a casa doccia. Il giorno seguente mi sveglio piena di ponfi pruriginosi che continuano a tormentarmi nonostante pomata antistaminica…
Abito in Valle D Aosta credo che si trovi in tutta la Valle,di sicuro in Valsavarenche.
Dalla mia esperienza pantaloni e maglie a maniche lunghe non bastano,invece sedersi sulle pietre è un ottimo sistema per evitare sti maledetti acari
Ciao…. sabato 8 ottobre 2022 giretto al Monte Due Mani da Culmine San Pietro.Il giorno dopo sono piena di ponfi pruriginosi … peggio che il morbillo…😩
Abito in Trentino a mt 800.Sono bastate 2 ore a raccolta funghi a circa 1000 mt per riempirmi di mille punture e prurito terribile. E’ passata una settimana ma non è passato il prurito nonostante crema al cortisone..
Non so se è un impressione ma ogni giorno trovo punture nuove nonostante doccia giornaliera e cambi biancheria.
Nella zona di Novara, nei boschi di Oleggio Castello, dopo una passeggiata di sabato pomeriggio mi ritrovo con morsicate e pongo dolorosi che tengo sotto controllo con spray al l’aloe. Però vorrei avere la ricetta per debellare lacaro e le sue aggressioni
Segnalo la presenza in provincia di Torino zona Pinerolese. Il mio compagno ed io siamo stati devastati dopo aver raccolto della legna secca nel nostro bosco a Piossasco zona Mompalà presumibilmente tra fine settembre ed inizio ottobre .
segnalo la zona Tremosine sopra Limone sul Garda a 1400 m con 23 gradi il 31 10 2022
Beccate 2 settimane fa in Grignetta! Attenzione, sono tremende!
Sono stato infettato da trombicula autumnalis domenica 13 novembre nel parco di san Rossore Pisa
CIAO MIO FIGLIO MONTE COLMEGNONE ZONA LAGO DI COMO IL 5 GENNAIO 2023
Attaccata massicciamente nonostante pluristrati di indumenti a Macchero, frazione di Schignano (CO), sabato 04/03/2023. Ero già stata colpita nel settembre del 2022 nei pressi della riserva naturale del lago del Piano a Carlazzo (CO) ma in maniera meno estesa perché, soggetta a punture di zanzare e zecche, mi ero spruzzata braccia e gambe esposte con lozione protettiva a base di ledum palustre, prodotto naturale (the wall). Sabato non l’ho fatto perché non mi aspettavo presenza dell’acaro attivo in inverno.
La scorsa domenica 02/04/23 sul sentiero di ritorno dal rifugio Prabello (Sasso Gordona) verso Muggio (CH) ci siamo sdraiati sull’erba per circa mezzora al bivio a quota 1130m, poco prima del dosso D’Arla. Lunedì sono iniziati i pruriti fastidiosissimi intorno all’ombelico che in 2 giorni si sono estesi all’interno dei gomiti e sotto le ascelle con comparsa di fruncoletti rossi, mentre al mio compagno solo intorno all’ombelico.
Anche noi due giorni fa al Sasso Gordona-rifugio Prabello versante Val d’Intelvi. Ad oggi oggi ponfetti pruriginosi a 3 su 5 amici. Ciao
Non so se è questo acaro trumbicola che ha punto me e il mio nipotino di 8 anni ma la descrizione del morso corrisponde perfettamente anche le vescicole con siero siamo nella zona collinare di Salerno vorrei saperne di più se possibile
Io e il mio nipotino di 8 anni stessa punture con vesciche piene di siero sulle gambe nella zona collinare di Salerno . È da molto che cercavo la causa grazie al vostro articolo ora ne so di più ma mi piacerebbe avere altre informazioni
Monte Cucco, O7-07-2023.. giornata tta i boschi e i prati , il giorno dopo mi sveglio piena di punture viola in tutta la zona pelvica. Però nessun prurito
Monte san vicino (MC) mi sono sdraiata su un prato sotto un’abete..il giorno dopo sono ricorsa al pronto soccorso per bollicine molto pruriginose sul tronco,inguine schiena ascelle e collo. Da due giorni sto prendendo cortisone,antistaminico e crema e il prurito sussiste ancora anche se in forma più lieve. Non so se sia stato questo tipo di acaro,ma lo segnalo perché leggendo i commenti sono molto simili i sintomi.
mio figlio è stato morso dalla trumbicola in trentino -monte celva la settimana scorsa
29.09.2023
Segnalo presenza di Trombicula nella zona di Pian Serrada all’uscita della ferrata del centenario Monte Resegone, Lecco, LOMBARDIA
Val Sangone inizio da Trana a Giaveno. Zone di caccia che frequento,. In autunno sono zone infestata da insetti. Zanzare e morsi come da Voi descritti, sulle gambe con segni che sembra. Di avere la varicella. Comunque con forte prurito, Antistaminici e. Creme cortisoniche.. Grazie per i consigli, anche perché mi dicevano che sono pulci???
Domenica 1°ottobre ho fatto una escursione nei boschi sopra Bellissimo Solfare vicino Pergola (PU). Durante una breve pausa ci siamo seduti per terra. Il giorno dopo ero piena di bolle e vescicole soprattutto nel giro vita tanto che il mio medico mi ha diagnosticato la varicella. Avevo calzettoni scarponi e pantaloni lunghi ma evidentemente non basta bisogna spruzzarsi l’antizecca/zanzara. Non conoscevo questo parassita. Attenzione a sedersi x terra.
Io e mia sorella siamo stati attaccati passeggiando nei boschi di Premezzo (Cavaria con Premezzo) in provincia di Varese. Anche io prendo l’ antistaminico e una crema al cortisone.
Elisabetta
Segnalo presenza in Garfagnana fin da giugno. Questo avviene da alcuni anni.