Nonostante i molti cambiamenti nel mondo della comunicazione che hanno spazzato dalla scena importanti testate, dopo 20 anni Meridiani Montagne è ancora stampato, letto e apprezzato. Giusto festeggiare!

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Come sapete se ci leggete da un po’ non è semplice tenere il passo dell’attualità in una montagna che cambia di continuo tra fatti e più che altro misfatti. C’era riuscito brillantemente Gaspare Pasini con il suo Scarpone fondato nel 1931 con le più illustri firme dell’epoca, Dino Buzzati compreso.

Ma sì. Testate alpinistiche sono passate come meteore in questo millennio nell’universo della carta stampata sotto l’incalzare del web. Stampato in carta patinata, con cadenza bimestrale, Meridiani Montagne dell’Editoriale Domus resiste invece impavido da vent’anni ed è l’unico periodico “laico” che occupa la scena fin da quando, il 1° novembre 2002, l’allora direttore Marco Albino Ferrari scalò le edicole iniziando l’avventura dalla cima del Monte Bianco. E cercando di riempire, numero dopo numero, un ideale scaffale “con i gruppi montuosi più interessanti e seducenti del mondo”.

Schermata 2022 05 25 alle 17.22.08 1 20 anni di Meridiani Montagne

Qualcuno ricorderà che le luci si sono spente senza troppi rimpianti su quel 2002 Anno delle Montagne. Peccato che vent’anni siano poi volati. Meridiani Montagne ha continuato la sua corsa con spirito di scoperta, mentre la comunicazione alpina è sembrata segnare il passo con la scomparsa di testate illustri, la nascita di alcuni (pochi) siti volonterosamente curati da volontari e l’encomiabile attività del “Blogger contest” organizzato da Altitudini.it, appuntamento d’obbligo per gli appassionati di montagna sensibili al richiamo delle buone letture.

Purtroppo non capita quasi mai che nelle sedi giuste ci si ricordi di rendere omaggio anche ai tanti o pochi che la montagna la comunicano mettendoci passione e professionalità. E nessuno meglio dell’attuale direttore Paolo Paci, vecchia volpe della stampa in rotocalco, alpinista appassionato, scrittore premiato con il Bancarella, può offrire il buon esempio. 

I suoi “ragazzi” Paci li ha i voluti accanto a se, come il “capitan della compagnia” del famoso canto degli alpini, per un brindisi nella sua fiorita terrazza sulle rive della Martesana: si sono riviste robuste rocce presenti fin dalla fondazione della testata, basti citare i tre pilastri Cristina Zerbi, Mario Giacherio e Martino Varisco, la vera anima grafica di tutte le monografie, dalla prima all’ultima, al quale va riconosciuto il giusto merito. È Varisco che infatti ha ideato il progetto, disegnato la testata e realizzato con grande passione e professionalità tutti i numeri. Alla festa di compleanno va segnalata anche la new entry Luca Serenthà che sulla rivista, vero Luca?, ha trovato il modo di raccontare di materiali e tecniche con una vena di humour senza precedenti.

Ma sarebbero tante le rocce del giornalismo outdoor a meritarsi una citazione in questa irresistibile scalata cartacea, uno squadrone pronto a mobilitarsi per riscoprire e far riscoprire a uno schioccar di dita di capitan Paci le meraviglie delle montagne che tanto ci stanno a cuore.

Roberto Serafin

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26 Maggio 2022
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MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.

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