Rivivere l’epopea del contrabbando di riso tra Svizzera e Italia? Si può ripercorrendo i sentieri degli spalloni e grazie all’associazione che ne tiene viva la memoria

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Sulle vie del riso, dall’Italia alla Svizzera se ne andavano carichi di bricolle e gioia di vivere. Li chiamavano spalloni, erano contrabbandieri. Tempi grami ma vissuti con rassegnata filosofia erano quelli che ancora ispirano annualmente una festosa camminata. Dedicata, appunto, agli spalloni. Organizza l’Associazione Sentieri degli Spalloni e ancora sono in tanti a ricordare di quando gli spalloni caricavano le merci di contrabbando nella bricolla, un cesto di paglia intrecciata da portare in spalla, e salivano sulle montagne del confine, dal Nord Italia verso la Svizzera soprattutto nella zona del lago di Como.

In questo sciagurato 2020 l’appuntamento con la festa degli spalloni è però saltato e non poteva andare diversamente. Peccato. “Solo se provi la sofferenza, non dimentichi quanto è importante e preziosa la gioia, la bellezza e l’unicità della vita; di un buon piatto di riso, dell’amicizia, della condivisione”, spiega Nori Botta presidente dell’Associazione degli Spalloni di Montecrestese (VB) soffermandosi sui significati dell’iniziativa. 

Bricolle foto Walter Moroni copia 2 Sui sentieri degli spalloni
Bricolle

Il contrabbando è stato particolarmente intenso negli anni delle crisi economiche e durante le guerre. Tra il 1943 e il 1946 la merce più trafficata era il riso, introdotto abusivamente dall’Italia alla Svizzera. Per rendere omaggio a quegli uomini che in qualche modo contribuirono a rendere meno precarie le condizioni di vita in queste vallate, le comitive di camminatori di norma arrivano nella prima domenica di luglio dai quattro percorsi previsti. Partono alle prime luci dell’alba. Ad attendere con generi di conforto i gruppi provvedono, tra gli altri, i proprietari delle baite dell’Alpe Matogno e dell’Alpe Lago. In più, da un paio d’anni in qua l’appuntamento è fissato per tutti al Bivacco di Corte Rossa, ristrutturato grazie al lavoro dei volontari e all’aiuto di istituzioni e il sostegno di privati. 

Giunti nel caratteristico paese di Bosco Gurin in Svizzera, i camminatori con le loro bricolle si riposano nell’accogliente Ostello Giovani Bosco. Al mattino si celebra una Santa Messa finché risuona uno strano “zoccolio”: dall’Italia giungono “i zocul” del Gruppo folkloristico I Bacan di Masera.

“Dopo la Grande Risottata”, racconta il presidente Botta, “un momento di riflessione è dedicato ai tempi passati; a chi ci ha lasciato e ora cammina su sentieri a noi sconosciuti”. Questo è l’abituale scenario dell’incontro, ma quest’anno è stato giocoforza adeguarsi alla realtà virtuale che caratterizza questi tempi di pandemia.

E’ infatti on-line il sito ufficiale www.sentierideglispalloni.com, dove poter scoprire quei tracciati nati in terre di frontiera e di contrabbando fra Italia e Svizzera. 

Sul web è possibile trovare le informazioni per percorrere individualmente o a piccoli gruppi i sentieri, conoscerne la storia, rivivere simbolicamente quei passi. E, soprattutto, non dimenticare. Sul sito si possono trovare indicazioni tecniche e descrizioni dettagliate con le immagini e le tracce pdf e gpx dei 4 percorsi: il Sentiero Libertà, Ul Santer dul Tabac, Sentiero GiGi Bacchetta, Sentiero Genesio Forni su una via dei walser; le immagini storiche dei veri spalloni, le edizioni passate dell’incontro annuale, le storie di questi uomini e donne che attraversavano i confini per barattare cibo e speranza.

Corte Rossa 29 giugno copia 2 Sui sentieri degli spalloni
Al bivacco Corte Rossa

I sentieri sono stati tracciati grazie alla collaborazione con le sezioni Cai Est Monterosa e sono stati inseriti nelle carte escursionistiche ufficiali del Club Alpino Italiano, Geo 4map, Valle Isorno numero 12 e Val Formazza numero 11. Nel sito si trova anche la storia dell’associazione e le attività svolte in questi cinque anni per mantenere pulito il territorio e i suoi sentieri, fra cui anche il recupero e la ristrutturazione del Bivacco Corte Rossa, il primo Bivacco sul GTA in Cravariola, zona fino ad oggi sprovvista di punti di accoglienza per gli appassionati di trekking (oggi inagibile causa Covid-19). E’ anche possibile iscriversi alla newsletter per essere informati sulle attività future.

“Questo sito”, conclude Nori Botta, “nasce anche per dar vita a una cartolina comunicativa che avvalori le potenzialità culturali, turistiche del nostro territorio. Gli obiettivi sono tre: valorizzazione, promozione turistica e conoscenza delle nostre montagne e della nostra cultura. L’appuntamento per il grande raduno è rinviato al 2-3 luglio del 2021. Come sempre sarà aperto a tutti ed è di quelli da non mancare.

14 Agosto 2020
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MountCity

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