I dati confermano che questa è stata una primavera più fredda del normale, ma ciò non smentisce a livello globale il riscaldamento climatico

Qui puoi ascoltare la puntata del podcast in cui Daniele ci parla anche di questo

Una primavera fredda

Anche i dati (per quanto non ancora definitivi) ci confermano la sensazione che abbiamo tutti avuto: quest’anno abbiamo avuto una primavera meteorologica (qui la nota sulle stagioni meteorologiche) piuttosto fresca se non fredda.

Particolarità di questa anomalia termica negativa è stato sicuramente il perdurare da diversi mesi. (da marzo). Il polo si è concentrato sull’Europa centrale e nord-orientale, ma con riflessi importanti anche sulla regione alpina specialmente quella orientale. Abbiamo avuto una primavera tra 1 e 2 gradi sotto la media del trentennio di riferimento (1991-2020).

Come detto, i dati definitivi arriveranno tra qualche giorno (nella prima decade di giugno), ma già abbiamo qualche comunicato preliminare. Ad esempio il servizio meteorologico austriaco ha comunicato che sul loro versante è stata la primavera più fredda degli ultimi 35 anni.

La situazione di blocco a reiterato le condizioni per alcuni mesi in cui si sono rinnovate depressioni fredde in discesa dal nord-europa verso le Alpi e i Balcani associate a frequenti perturbazioni occidentali. Queste, provenendo da ovest, hanno lasciato sottovento il nord-ovest italiano (dove infatti ha piovuto poco), mentre ha piovuto di più al nord est. Sulle Alpi orientali sopra 1500-2000 l’innevamento è ancora molto consistente.

20210408 FreddoTardivo1.JPG Perché questa primavera fredda 2021 non smentisce il riscaldamento climatico
Anomalie di temperatura in Europa al livello di 850 hPa (circa 1400 m di quota) alle h 06 UTC del 7 aprile 2021: circa 10 °C sotto media (1981-2010) dal Nord Atlantico, alle Alpi, ai Balcani. Al contrario, 7-10 °C sopra la norma in Medioriente (fonte: Tropical Tidbits)

A livello globale riscaldamento climatico confermato

Guardando le carte climatiche globali che indicano le anomalie termiche di questi mesi, notiamo che ci sono la maggior parte delle zone (quasi tutte) di colore giallo o rosso (zone più calde del normale) e poche zone azzurre (anomalie di freddo). Questo significa che il pianeta ha confermato la tendenza ad essere mediamente più caldo, nonostante la nostra primavera fredda. Semplicemente noi siamo capitati in una delle zone ad anomalia termica negativa (cioè dove ha fatto più freddo del normale).

Questo ci dice quanto il fenomeno climatico sia complesso, perché anche all’interno di una tendenza complessiva al riscaldamento e con inverni meno innevati ci possono comunque essere le eccezioni.

Quando leggiamo le previsioni per il week end

In primavera la dinamicità del tempo è invece normale, motivo per cui se non si seguono alcune attenzioni si rischia di mal interpretare le previsioni meteorologiche quando, ad esempio, si vuole programmare un’escursione nel fine settimana. Abbiamo parlato anche di questo con Daniele e ci ha spiegato quali sono le 10 regole per leggere correttamente le previsioni quando vogliamo programmare un’attività in montagna. A breve pubblicheremo l’articolo anche su questo punto con tutti i link citati nella puntata del podcast.

31 Maggio 2021
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Società Meteorologica Italiana

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