3 soggetti da fotografare in primavera in montagna

Sappiamo bene che anche se in pianura la primavera inizia prima, in montagna sta arrivando ora: cosa non possiamo perdere se vogliamo fare delle foto particolari per questa stagione? Mirko Sotgiu ci suggerisce 3 soggetti da fotografare in primavera in montagna

Qui puoi la puntata del podcast con tutti i suggerimenti di Mirko

Primavera alle porte, occorre iniziare a scrollarsi di dosso i paesaggi innevati, i boschi senza foglie e il freddo. Anche se l’inverno di questo 2021 sembra non finire mai, soprattutto a quote superiori i 2000m,  possiamo dedicarci ai primi trekking a bassa quota scoprendo lungo i sentieri le specie botaniche precoci e paesaggi contrastanti tra il bianco della neve e il verde delle prime foglie.

1. Fotografare il paesaggio in primavera

Con la primavera tornano i fiori a dipingere primi piani assolutamente più interessanti e descrittivi. Quindi largo spazio alle ottiche grandangolari, ma non abusatene. In pianura, ma anche in montagna possono ancora formarsi le nebbie, inoltre iniziate a spolverare il vostro obiettivo macro perché inizia a fiorire la “flora precoce” come il crocus, la primula e altre piante del sottobosco. 
Più avanti con le settimane i pascoli si riempiranno di tarassaco offrendo punti di vista interessanti nei fondo valle con come sfondo le cime ancora innevate.

In montagna da metà primavera iniziano a fiorire interi prati, i colori più frequenti sono il giallo, il rosa e il bianco. Sicuramente sono primi piani interessanti specie se si cura molto il contesto. È importante per il lettore delle nostre immagini capire in quale ambiente ci troviamo, a che altitudine etc etc. Ricordiamoci che le montagne più alte in questa stagione sono ancora perfettamente innevate. Un filtro digradante può essere molto utile per compensare gli alti contrasti tra neve e primo piano.

2. Fotografare la flora

È il soggetto più fotografato in questa stagione. Per gli amanti della macrofotografia di specie botaniche non c’è come la primavera. In montagna da Marzo a Giugno fioriscono la stragrande maggioranza di specie, una continua fioritura che si esprime di settimana in settimana. 
Occorre conoscere bene le specie e le famiglie per non mancare il giusto appuntamento, per questo consiglio di consultare il sito Alpine Flowers.
Non dimentichiamoci di molti libri, anche tascabili, dedicati alla flora alpina. Consiglio di non acquistare libri generici ma testi che riassumono la flora endemica delle varie regioni. Libro che un buon macrofotografo di flora non può non avere in biblioteca è “Flora d’Italia” di Sandro Pignatti anche se è un po’ datato.

Parlando di fotografia, oltre la classica fotografia con sfondo omogeneo che fa risaltare portamento e dettagli della specie, consiglio immagini ambientate: ideali e molto divertenti da usare sono gli obbiettivi basculanti e decentratili. 

3. Fotografare l’acqua in primavera

Con l’innalzamento delle temperature e lo scioglimento della neve aumenta la portata dei fiumi e torrenti, questo implica che in questa stagione possiamo fotografare cascate che poi nella stagione estiva esteticamente non sono un bel vedere. Occorre quindi cogliere l’occasione per realizzare immagini di sorgenti, cascate, piene proprio nei mesi tra aprile e giugno. Otterremo così immagini più interessanti del classico torrente estivo.

Un luogo su tutti dove impratichirsi? Le Cascate di Vallesinella, dove spesso mi reco con i miei gruppi di Trekking Fotografici.

(teso e foto di Mirko Sotgiu)