Essendo in prossimità di questo importante appuntamento per l’Associazione Dislivelli ne abbiamo parlato con Maurizio Dematteis che ci ha spiegato da dove è nata l’idea e i contenuti.
Qui puoi ascoltare tutta la conversazione con Maurizio che spiega ed introduce bene i temi del convegno
La genesi di Montagne attive
L’appuntamento con Montagne attive è per venerdì 18 settembre 2020 alle 9.30. Dove? On-line, ovviamente, in modo da permettere di partecipare a chiunque fosse interessato.
Con questo convegno, che avrebbe dovuto svolgersi originariamente questa primavera, l’Associazione Dislivelli ha coinvolto le numerosissime realtà, associazioni e amici di dieci anni abbondanti di attività, che si occupano di progetti di sviluppo sostenibile del territorio montano.
Infatti il convegno, che ha come sottotitolo, “Territori rigenerati da nuove pratiche di sviluppo“, nasce dall’esigenza di fare un riassunto di tanti anni di lavoro (l’associazione nasce nel 2009) e dalla volontà di mostrare di quanti progetti e iniziative la nostra montagna è stata protagonista.
Certo i problemi ci sono ancora, ma molti territori in questi anni hanno lavorato bene per cercare nuove strade di sviluppo e alcuni progetti sono molto interessanti.
Due esempi di progetti tra i tanti che si potrebbero fare:
- I progetti di recupero edilizio, come il progetto “Borgate” in Piemonte (ma anche diversi altri) hanno ridato nuova vita a molte di queste località che rischiavano di andare perse con tutta la loro storia sotto i crolli delle case abbandonate. E quest’estate, più che mai abbiamo visto quante case si sono riaperte ed ha assunto quindi un’importanza ulteriore aver recuperato tante situazioni abitative.
- Un’altro progetto, che può sembrare marginale, ma non lo è: il progetto che la provincia di Trento ha portato avanti allestendo una piattaforma in cui si sono volute far convergere tutte le realtà che si occupano di progetti di sviluppo in montagna. Il recupero e il rilancio di territori passa anche attraverso queste iniziative. Il lavoro di creazione di questo network è raccolto dal sito Montagne in rete dove si vede quante sono le realtà che si occupano di progetti per la montagna.
Montagne attive è realizzato assieme al Dist del Politecnico di Torino (che tra l’altro ospita anche la sede di Dislivelli), e con il sostegno di Uncem e di Fondazione Montagne Italia: tutte realtà che collaborano da tempo con Dislivelli.
I 4 interventi a Montagne attive
Anche i quattro interventi di spessore che apriranno il convegno sono frutto delle collaborazioni di lunga data dell’associazione: persone che hanno accompagnato (e ci auguriamo continueranno accompagnarlo) il percorso di Dislivelli.
- Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana (partner anche di FdM): parlerà dei temi legati all’ambiente e al clima; sta anche portando avanti lui in prima persona un progetto di recupero borgate in val di Susa.
- Marco Onida, Direzione Generale Ambiente della Commission Europea: è stato anche Segretario della Convenzione delle Alpi, una persona che la montagna la conosce bene e ha collaborato molto con Dislivelli.
- Elena Bottasso, Centro Studi della Fondazione CRC: fondazione con cui Dislivelli ha lavorato tanto e che ha a cuore i temi della montagna.
- Dimitri Devita, Città Metropolitana di Torino: un altro soggetto con cui l’associazione ha da sempre lavorato, da quando era ancora provincia di Torino. Da questa collaborazione nasce la prima ricerca sul tema dei nuovi montanari che poi si è espansa a tutto l’arco alpino e si è arrivati alla pubblicazione di “Nuovi montanari“.
I poster a Montagne attive
Rigenerazione e sviluppo dei territori montani: il convegno proseguirà con la presentazione dei poster ovvero lo sguardo sulle pratiche e sui progetti che hanno permesso questa rigenerazione.
Avendone ricevuti davvero molti, si è deciso di selezionarne per la presentazione una trentina dividendoli in 4 aree tematiche:
- La montagna resiliente, cioè nuovi modi di abitare e produrre: oggi cambia la fruizione della montagna anche dal punto di vista della residenziali. Abbiamo già toccato questo temo in una puntata scorsa di “Dislivelli fatti”.
- Fare formazione e cultura nella montagna che cambia: aspetto molto interessante perché non basta garantire il lavoro e i servizi nelle valli per far si che ci sia un’inversione di tendenza nello spopolamento.
- Ripensare la valorizzazione e la fruizione dell’ambiente e dei paesaggi montani: se un tempo c’erano realtà e luoghi dedicati a specifiche attività oggi possono essere ripensate.
- Cittadinanza attiva e beni comuni: le comunità che si attivano per recuperare il senso della gestione comune.
Un programma molto ricco, ma non poteva essere altrimenti vista la mole di progetti, ricerche e idee che dal 2009 ad oggi, l’associazione Dislivelli ha messo in movimento.
Tutte le informazioni le trovate sul sito di Dislivelli.
.PER PARTECIPARE:
Zoom Meeting: https://us02web.zoom.us/j/83740235668
Meeting ID: 837 4023 5668
Passcode: 684957
RUBRICA A CURA DI:
L’Associazione Dislivelli è nata nel 2009 a Torino, dall’incontro di ricercatori universitari e giornalisti specializzati nel campo delle Alpi e della montagna, allo scopo di favorire l’incontro e la collaborazione di competenze multidisciplinari diverse nell’attività di studio, documentazione e ricerca, ma anche di formazione e informazione sulle terre alte.
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