Nella sua selezione settimanale Serafin ci parla di opere d’arte in Trentino: una vipera gigante e sculture lungo una via ferrata. In Val Maria invece fanno festa gli acciugai legati alla storia di questa valle.
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Niente paura, è solo un aspidosordo

L’aspidosordo o aspide sordo come si desume dal vocabolario viene considerato la vipera più pericolosa che ci sia, una varietà cornuta dal colore rossiccio. Più comunemente il termine indica il maschio della vipera. Fa una certa impressione in lontananza a Pergine, in Valsugana, l’apparizione in grande formato di questo mostro realizzato al parco Tre Castagni dall’artista Francesco Franz Avancini. Ma niente paura, la serpe è fatta di legname di recupero e di sterpaglia ingegnosamente disposta per assumere le sembianze dell’orrida serpe.
Avancini non è nuovo a queste esperienze. Sul monte Bondone ha realizzato l’orso di paglia e la grande capra; in Val di Ledro la scimmia gigante e altri mostri. In Val di Fassa sua è una grande strega seduta su un trono gigante…Ora è possibile che l’aspidosordo possa diventare una delle attrazioni dell’estate turistica in Trentino seguendo l’esempio di Lavarone che ha fatto boom nel Trentino con il “drago di Vaia”. Adesso tutti vogliono un grande drago di legno che attiri le folle provocando sussulti di orrore come se già non ce ne fosse abbastanza in giro per il mondo.
L’invenzione dell’art-pinismo

L’invenzione dell’aspidosordo a Pergine di cui ho appena raccontato richiama un’altra attrazione di tipo artistico che movimenta la stagione estiva a Preore, sempre nel fantasioso Trentino. Si tratta della ferrata “delle Niere” che viene detta anche “giro art-pinistico” per la presenza a intervalli di opere d’arte disseminate lungo il percorso e accompagnate ognuna da un titolo o un motto.
Opere, a quanto si apprende, che interrogano l’escursionista su tematiche sociali, culturali ed esistenziali. Insomma una ferrata legata alla cultura non solo locale, una vera novità per intellettuali dell’arrampicata. Ne va giustamente fiero il comune di Tre Ville nei pressi di Tione che ora annuncia un’altra attrazione. In corrispondenza con la ferrata è stato ultimato il collaudo di un nuovo ponte tibetano. Il solito ponte tibetano.
Val Maira, alla fiera degli anchoiers (acciugai)

Anchoiers in occitano, anciuè in piemontese. Lo sapevate? Nella dolce Val Maira gli acciugai sono quasi una corporazione e a Dronero il primo week end di giugno hanno fatto festa. Un tempo, nella stagione invernale, partivano dai porti di Nizza e Genova con carretti carichi di acciughe, merluzzo, baccalà, stoccafisso, sale, olive. Risalivano la pianura alessandrina per poi tornare in valle Maira a svolgere i lavori di montagna.
Compravano i pesci in Liguria e giravano tutto il Piemonte spingendo il loro “caruss” carico di pesce salato tentando di venderlo. Oggi risulta, buon segno, che molti droneresi e valligiani hanno avviato aziende specializzate in scatolame di pesce. La Provincia Granda è davvero piena di risorse.
Roberto Serafin
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