Nella rassegna di questa settimana Serafin ci parla del nuovo coordinatore delle Alpi del Sole Gabriele Gallo, dell’iniziativa per tutti i ciclisti amanti delle grandi salite “Scalate leggendarie” e dell’alpinista sudtirolese Luis Vonmetz morto lo scorso 9 aprile a 83 anni.

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Gabriele Gallo per le Alpi del Sole

Gallo arrampica copia Alpi del sole - Scalate leggendarie del ciclismo - Addio Luis Vonmetz
Gabriele Gallo

Il giornalista Gabriele Gallo, classe 1986, è il nuovo coordinatore delle Alpi del Sole, l’associazione che riunisce le 14 sezioni del Club Alpino Italiano delle provincia di Cuneo più quelle di Cavour e Savona. A cedergli il testimone in questa grande famiglia del Cai piemontese è il fossanese Osvaldo Imberti che ha ricoperto l’incarico per due mandati dal 2016-2021.

Laureato in Scienze e Cultura delle Alpi all’Università degli Studi di Torino, Gallo si occupa di comunicazione per conto di enti pubblici e privati ed è autore di guide turistiche e romanzi. Le Alpi del Sole proprio quest’anno festeggiano il tren­tesimo compleanno della rivista ufficiale Alpidoc. Tra le iniziative in programma prevista l’organizzazione di eventi, convegni, tavoli di lavoro; il rafforzamento della presenza del CAI nelle scuole del territorio; il diretto coinvolgimento delle Alpi del Sole in seno ai dibattiti sui temi di attualità relativi alla montagna; l’attivazione per reperire fondi utili a finanziare le iniziative dell’associazione. Al collega Gabriele Gallo vadano i più sinceri auguri di buon lavoro anche da noi “fatti di montagna”. 

Scalate leggendarie sulle strade di Pantani

monumento pantani Fauniera

Le storiche salite ciclistiche delle Alpi saluzzesi e cuneesi chiuderanno alcuni giorni al normale traffico in estate per lasciare spazio agli appassionati di ciclismo. Pian del Re, colle dell’Agnello e colle Fauniera sono pronti per essere scalati pedalando con relativa tranquillità. Le tre salite saranno chiuse al traffico motorizzato in sei giornate fra sabato 18 giugno e sabato 4 settembre. L’iniziativa è battezzata “Scalate leggendarie” ed è promossa da Terres Monviso e dalle Unioni Montane delle Valli Po, Varaita, Maira, Grana e Stura

Sabato 18 giugno il primo colle che dedicherà un’intera giornata ai cicloamatori sarà il Fauniera, con la chiusura dei tre versanti che portano ai 2481 metri dello scollinamento dove c’è il monumento a Marco Pantani. Si potrà salire a scelta dalla valle Grana, dalla valle Maira e dalla valle Stura.

Sabato 16 luglio chiusura per le auto negli ultimi 9 km dell’ascesa a Pian del Re (690 metri di dislivello da Crissolo alle sorgenti del Po), mentre sabato 4 settembre sarà la volta dei 10 km conclusivi del colle dell’Agnello (da Chianale, 945 metri di dislivello). 

L’iniziativa verrà replicata in tre giorni consecutivi: lunedì 4 luglio il colle dell’Agnello, martedì 5 i tre versanti del colle Fauniera, mercoledì 6 l’ascesa al Pian del Re. Proposti pernottamenti in strutture alberghiere convenzionate e attrezzate. Gli appuntamenti sono organizzati con la collaborazione tecnica di Vigor Cycling Team, La Rampignado, Cicli Mattio, Consorzio Turistico Valle Maira. La partecipazione è gratuita. 

Si spegne una stella dell’alpinismo sudtirolese

Mesner, De Martin, Vonmetz
Mesner, De Martin, Vonmetz

Mezzo secolo fa si chiuse per lui la stagione delle grandi scalate nelle Dolomiti, talvolta legato alla corda dell’amico Reinhold Messner. Memorabili furono le prime ascensioni sulla Sud della Marmolada e sulla Nord del Pelmo. Per Luis Vonmetz, imprenditore di Bolzano scomparso il 9 aprile a 83 anni, si aprì un’altra stagione affrontata con non minore impegno negli organi direttivi del Sudtirol Alpenverein, il club alpino degli italiani di lingua tedesca. Un’attività che lo ha condotto in vetta al sodalizio di cui era stato socio fin da quand’era ragazzo nel ’46. 

Dietro le spesse lenti degli occhiali, l’aria di Vonmetz era severa ma sprizzava simpatia anche se un po’ metteva in soggezione. L’eterno sigaro tra le labbra contribuiva a farne un personaggio di stampo un po’ antico. Ma il sorriso di herr Luis è sempre stato gioviale, montanaro, e la risata era quella di un ragazzo. Così mi piace ricordarlo e così lo conoscevano i delegati del CAI che lo incontravano alle assemblee del sodalizio di cui era puntualmente un ospite più che gradito. 

Dopo un’esperienza nei gruppi giovanili, per nove anni Vonmetz fece parte del gruppo Alta Montagna, ma probabilmente l’esperienza che più lo ha coinvolto riguarda la guida della commissione per la tutela dell’ambiente. “Benché la nostra regione si presenti al turista come un modello di conservazione del territorio, i problemi da affrontare non sono indifferenti. Basti pensare all’invadenza dei comprensori sciistici, e al dilagare in quota dei campi di golf”, spiegava Vonmetz che trovava accenti concilianti anche sul problema del bilinguismo non sempre osservato nelle indicazioni sui sentieri mettendo in crisi i turisti digiuni di tedesco”. 

“Il rispetto delle due lingue dovrebbe risultare indiscusso”, amava ripetere, “ma non va ignorato che in certe vallate la presenza di popolazione di lingua italiana è davvero minima anche se la comune identità alpina costituisce un legame tenace”. 

Fu negli anni ’60 e ’70 che Vonmetz fece parlare di sé per la sua attività alpinistica in Dolomiti con l’apertura di diversi itinerari, in cordata anche con Reinhold Messner. Membro del Soccorso Alpino per oltre 30 anni, fu presidente del Alpenverein Südtirol dal 1991 al 2009. Era considerato una specie di memoria storica alpinistica dell’Alto AdigeAddio Herr Luis.

Roberto Serafin

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