Realizzare una fotografia significa solo scattare una fotografia? La Fotografia racconta qualcosa o è solo un trofeo da esibire sui social? Mirko Sotgiu ci racconta perché se vogliamo fotografare veramente dobbiamo diffidare di certe scorciatoie social. Un’interessante parallelo con il turismo e la frequentazione di massa della montagna.
Ascolta qui la puntata del podcast in cui Mirko ci spiega perchè fotografare non è cercare scorciatoie per “Instagram pics”
Scattare una foto è diverso da realizzare una fotografia
Mi sono imbattuto, in un supermercato, pochi giorni fa in un libro. Il titolo suonava come “Gli spot più belli per foto su Instagram”, come potete immaginare sono rimasto inorridito.
Le cose sono due: Sono io che non capisco e sono diventato troppo vecchio per dire qualcosa in fotografia, oppure la fotografia amatoriale (e non) sta prendendo una piega superficiale come mai visto prima.
Credo che sia necessario chiarire una differenza. Un conto è scattare una foto, l’altro è realizzarla.
Purtroppo molte pubblicazioni, dai titoli altisonanti, propinano facili soluzioni e veloci per realizzare una fotografia, facendoci credere che una volta letto tutte le “astuzie” diventiamo bravi fotografi.
Devo dare una brutta notizia, le cose non stanno così. Come per tutte le arti, vedi il disegno, saper fotografare richiede impegno e studio, diciamo che è un hobby o professione (vedetela come volete) che richiede tempo e risorse per diventare bravi e riconosciuti.
Come per quelli che vi vendono le caldaie o i divani sempre in offerta, bisogna diffidare da chi ti offre qualcosa di veloce, pratico, facile, immediato e di sicuro successo. Se parliamo di qualcosa di creativo dove serve estro, esperienza e capacità, chi ti vende ciò sta mentendo clamorosamente.
A fotografare non si impara leggendo un libro che ti racconta dove andare a fotografare per pubblicare su Instagram.

La Fotografia racconta qualcosa o sono un trombone stonato?
Quindi vengo al dunque: Esiste la fotografia ricordo, giusto per dire a tutti (anche se a loro interessa poco), dove siamo, poi la Fotografia, quella con la “F” maiuscola dove dietro c’è un lavoro di pianificazione, studio, creatività.
Non vorrei sembrare un trombone stonato, ma spesso si fa confusione tra una fotografia e la semplice pubblicazione di un’immagine. La prima racconta qualcosa, un’emozione, la storia, un luogo, una sensazione, l’altra è una fotografia documentale, ci dice solamente com’è quel determinato luogo in quel momento, è una fotografia ricordo, una registrazione.
A parte la questione su cosa sia fotografia o semplice immagine, il fenomeno dello “scatta e fuggi” sta diventando un problema ambientale e di affollamento.
Il fenomeno Instagram: la fotografia scatta e fuggi genera turismo di massa
Il fenomeno Instagram (con tag GPS) sta portando certi luoghi, che già facevano i conti con un sovraffollamento estivo, a livelli ingestibili.
Vi faccio un esempio. Il Lago Sorapiss, nei pressi del Rifugio Vandelli è letteralmente preso d’assalto, diventato stra-famoso sui social. Oggi non si contano più le persone con treppiede o meno girare attorno al lago cercando pose più estreme per trovare una foto originale, che poi non è, visto che finirà nel calderone delle milioni di foto taggate in quella zona.
Quindici anni fa, se ti vedevano con un treppiede di notte al Rifugio Locatelli di fronte alle Tre Cime di Lavaredo ti guardavano come se fossi un alieno. Oggi è impossibile fotografare perché nel paesaggio troverete treppiedi e luci accesse ovunque. Sicuramente un modo di vivere la montagna che è ben lontano dal silenzio, il selvaggio. È difficile concentrarsi e realizzare qualcosa in una situazione del genere.

La fotografia è un trofeo?
Purtroppo si è creato un main-stream di fotografie omologate, sempre degli stessi luoghi, dallo stesso punto di vista. Non si cerca di fotografare, ma si cerca l’approvazione attraverso la fotografia. Quindi se esiste un trend da seguire per ottenere approvazione, like, ecco che si cerca come un trofeo di caccia tutti la stessa inquadratura.
Per chi, come il sottoscritto, è sempre alla ricerca di un nuovo scorcio, qualcosa di sconosciuto da raccontare, di un’interpretazione diversa dalle mode, il cerchio dei fruitori diventa sempre più stretto. Ma non vi preoccupate, se siete davvero appassionati di Fotografia, la qualità dei vostri interlocutori sarà sempre più alta.
Lasciate i social e l’approvazione a chi piacciono le scorciatoie.
Mirko Sotgiu – alpinfoto.it
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