Con i Fatti in breve questa settimana Serafin ci segnala la questione dei sentieri a pagamento, la morte di Franco Giacomoni già presidente generale SAT e l’exploit dei Ragni di Lecco in Patagonia.
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Sentieri sempre più a pagamento
Come segnala “Il Post” e come ben raccontato da Luca Rota, “sta facendo discutere, a livello internazionale, la notizia che sulle isole Fær Øer nell’arcipelago nordatlantico molti sentieri sono diventati a pagamento” con lo scopo primario di sostenerne la manutenzione. Perché stupirsi? Venne giudicato discutibile qualche anno fa il pedaggio anche sui sentieri delle Cinque Terre, stabilito di concerto con l’Ente parco. Ma oggi quel tributo lo si accetta (non sempre) come indispensabile per mantenere in vita un patrimonio che il mondo ci invidia, così come succede, che si sappia, alle Fær Øer o negli scoscesi sentieri degli Alti Tatra. Alle origini del fenomeno sono in realtà le numerose amministrazioni pubbliche che hanno scoperto come sul loro territorio esistano anche i sentieri e hanno investito direttamente risorse cospicue nella relativa manutenzione e segnaletica.
La SAT piange Franco Giacomoni
La Società Alpinisti Tridentini ha detto addio “con immenso cordoglio” a Franco Giacomoni, satino di lunga data, già Presidente generale del sodalizio, apprezzato sindacalista. “Essere satino per un trentino significa essere dentro la società civile”, diceva Giacomoni, che ci ha lasciato a 75 anni. “Il mio impegno e le mie soddisfazioni più grandi sono state quella di avere contribuito a rilanciare una SAT attenta alla solidarietà e all’inclusività”. Franco lo conobbi al Cai anche nella sua veste di consigliere centrale. Era estremamente gentile e amichevole. Sapevo della sua malattia, ma m’illudevo che fosse superata e la notizia della sua scomparsa mi ha dolorosamente colpito. Addio carissimo Franco.
Ragni, exploit nella Patagonia cilena
I Ragni di Lecco Luca Schiera e Paolo Marazzi hanno raggiunto la vetta del Cerro Nora Oeste, montagna mai scalata nel ghiacciaio “Hielo Norte”, nella Patagonia cilena. I due alpinisti hanno aperto una via lungo lo spigolo ovest, con uno sviluppo di circa 900 metri, di cui 300 nel canale nevoso iniziale e altri 600 in arrampicata. La spedizione – di cui facevano parte anche Giovanni Ongaro e Andrea Carretta – è stata promossa e sostenuta dal Club Alpino Italiano. Marazzi e Schiera sono tra i più forti alpinisti italiani in attività: da oltre dieci anni scalano in coppia in mezzo mondo, dall’Himalaya alla Groenlandia.
Roberto Serafin
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