Nei Fatti in breve di questa settimana l’auspicio degli architetti bellunesi evitare il più possibile il consumo di suolo delle Olimpiadi Cortina 2026, il programma della cinquantesima Marcialonga ed infine la brutta storia a lieto fine del cane da pastore Ace.

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Olimpiadi e consume di territorio

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Per quanto possibile, l’invito dell’Ordine degli architetti della Provincia di Belluno è che le prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina non siano motivo di consumo di altro territorio. Semmai di rigenerazione delle strutture abbandonate fin troppo numerose sul territorio. Sono almeno 50 le “Strobs”, termine che sta appunto, per “strutture obsolete”. Case cantoniere, bivacchi, rifugi, cave, vecchi impianti di risalita e sportivi sono stati censiti. “In verità gli impianti abbandonati sono molto più numerosi”, ammette però Fabiola De Battista, presidente dell’Ordine provinciale degli architetti.

Marcialonga, cinquantesima edizione

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Sono già oltre 7.200 gli iscritti alla cinquantesima Marcialonga, maratona di sci nordico di 72 km che si svolge domenica 29 gennaio nelle valli di Fiemme e Fassa preceduta da diverse gare, come la MiniMarcialonga per i bambini dai 6 ai 12 anni, la Marcialonga Young per le categorie U14 e U16 e la Maricalonga Stars, gara non competitiva a scopo benefico (entrambe sabato 28 gennaio). Una delle novità della 50esima edizione è l’introduzione del “Mur de la Stria”, una salita lunga 583 metri con pendenza media del 9,9% e con punte del 21%. I “bisonti” sono avvisati.

Una protesi per Ace

Ace con protesi Fatti in breve: Olimpiadi e "strobs" - Marcialonga - Una protesi per il cane da pastore Ace

Il cane Ace, un husky di 10 anni addestrato da pastore, qui nella foto di Fabio de Villa, ha finalmente la protesi per poter tornare a camminare a quattro zampe. Era riuscito a sopravvivere in solitudine per 12 giorni nei boschi di Funes (Bolzano) dopo essere rimasto intrappolato in una tagliola piazzata da bracconieri. Per liberarsi aveva perso una zampa ed è stato operato d’urgenza grazie a un crowfunding.

Roberto Serafin

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