Daniele Matterazzo è pronto per ripartire per una nuova impresa, questa volta in Groenlandia con la quale raccoglierà i fondi a favore della Fondazione Mazzola al fine di ampliare l’impegno nel sostenere progetti Outdoor disegnati e intrapresi da persone in condizioni di disabilità.

Daniele Matterazzo in partenza per la Groenlandia

Daniele Matterazzo è pronto a ripartire! Lo abbiamo già conosciuto ricordate? L’anno scorso avevamo seguito la sua traversata dell’Islanda fatta in solitaria all’interno di un progetto condiviso con Simone Salvagnin. Quest’anno il foundriser sportivo affronterà la Groenlandia.

La Groenlandia, l’isola più grande del mondo e allo stesso tempo la meno densamente popolata, ha l’80% delle sue terre ricoperto di ghiaccio e in tutta la nazione sono rarissimi i centri abitati disposti unicamente lungo le coste; esistono solamente 56 km di strade in tutta la nazione il resto è tutta natura selvaggia dominata da una ricca fauna artica locale.

fotodaniele 1 Daniele Matterazzo in Groenlandia per Fondazione Mazzola

Chi è Daniele Matterazzo

34enne della provincia di Padova, nel 2005, a soli 15 anni, è rimasto vittima di un grave incidente stradale che gli ha causato una grave disabilità fisica compromettendo da allora l’uso e la gestione di alcuni movimenti della spalla e totali dell’avambraccio e mano sinistra rischiando l’amputazione.

È grazie a lunghi tracciati a piedi che ritrova il coraggio di rimettersi in gioco e comincia a sfidare se stesso a distanza di 15 anni da quel terribile incidente.

Daniele, dopo aver percorso il cammino di Santiago nel 2020, rimane folgorato dall’esperienza e ogni anno da allora si impegna realizzare nel suo tempo libero progetti sempre più ambiziosi che gli permettano di sfidare se stesso e la sua condizione tramutando cosi i suoi sforzi e passioni in raccolte fondi a favore di realtà che si occupano di tematiche a lui care o vicine come disabilità, inclusione sociale, pediatria…

The Polar Route

In particolare la Groenlandia dell’est è una delle zone più remote ed isolate al mondo: questa sua posizione la rende raggiungibile solo in elicottero o con navi di approvvigionamento disponibili solamente per pochi mesi all’anno. Pensate che lungo i 20.000 km della costa est si trovano solamente 1.500 persone!

Il 10 agosto Daniele partirà per percorrere a piedi e in solitaria un’antica via di migrazione stagionale utilizzata fin dall’antichità dalla popolazione indigena artica del popolo Inuit.

Si tratta di un tracciato articolato completamente selvaggio e inabitato. Lungo i poco più di 200 km del percorso Daniele non dovrà solo camminare, ma probabilmente anche utilizzare imbarcazioni a remi poste lungo le rive per consentire di attraversare copiosi corsi d’acqua qualora questi dovessero interrompere il passaggio a piedi. La traversata inizierà dalla grande calotta di ghiaccio denominata Ice Cap e condurrà all’oceano precisamente da Kangerlussuaq a Sisimiut dove Daniele dovrebbe giungere per il 22 agosto.

Non serve dire che le difficoltà che Daniele si troverà ad affrontare saranno non di poco conto.

Avrà sulle spalle uno zaino da 25 kg con tutto il necessario per potersi accampare, alimentare e resistere alle intemperie. Una situazione già molto impegnativa per chiunque sia allenato a questo tipo di imprese (impossibile altrimenti), ma ancor più difficile perchè Daniele dovrà fare tutti con il braccio destro aiutandosi come può. Non sarà banale attuare accorgimenti e strategie per poter remare i corsi d’acqua simulando una presa alla mano sinistra. E poi c’è il quotidiano montare la tenda e cucinare che, come già successo in Islanda, diventano operazioni complicatissime dovesse trovarsi sotto forti raffiche di vento e pioggia.

La raccolta fondi a favore della Fondazione Mazzola

Come sempre però l’obbiettivo principale di Daniele è una raccolta fondi. Quest’anno l’impegno di Daniele servirà alla Fondazione Mazzola per ampliare l’impegno nel sostenere progetti Outdoor disegnati e intrapresi da persone “in condizioni di disabilità”.

Da sempre Fondazione Mazzola si adopera per trasformare contesti sfavorevoli in nuove opportunità, dove la pratica sportiva rafforza la salute, il benessere e l’empowerment delle persone con disabilità.

Il nome del progetto “The Polar Route”, oltre che identificare il nome del tracciato da percorrere, evoca anche la stella polare che è la stella che ha guidato le rotte dei viaggiatori dalla notte dei tempi. Allo stesso modo, questa raccolta fondi vuole essere un faro per indirizzare e ampliare visioni nuove. 

Con questa collaborazione Daniele e Fondazione Mazzola vogliono contribuire a far nascere un nuovo pensiero comune che porti al sostegno di progetti che amplino la diffusione dello sport e dell’inclusività anche presso coloro che non hanno la forza, da soli, di superare i propri ostacoli. 

Come seguire Daniele e partecipare alla raccolta fondi

Sarà possibile seguire l’avventura e ricevere aggiornamenti attraverso la pagina Instagram ufficiale di Daniele Matterazzo

Per effettuare con semplicità una donazione, è possibile collegarsi a questa pagina del sito della rete del dono.

15 Luglio 2024
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RUBRICA A CURA DI:
Luca Serenthà

Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.

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