Scopriamo come avviene e quali sono i cani utilizzati per la ricerca di dispersi e qual’è la differenza tra mantrainig e ricerca in superficie. Anna Randazzese ha intervistato Marco Valsecchi, Delegato nazionale dell’ANC per il Servizio Cinofili
Qui puoi ascoltare l’intervista
Questa volta abbiamo intervistato Marco Valsecchi, Delegato Nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri per il Servizio Cinofili, che si occupa di ricerca dispersi in ambito urbano, ma anche in ambito montano, tramite la combinazione di due tipologie di lavoro: mantrailing e ricerca in superficie (anche detta “a scovo”).
Ricerca in valanga vs ricerca dispersi.
Rispetto alla ricerca in valanga, la procedura è diversa perché l’ambiente lo è in primis: mentre c’è massima urgenza in valanga, situazione in cui si hanno a disposizione una manciata di minuti per sperare di trovare la persona in vita, in questo caso la persona può essersi persa (ad esempio a causa di patologie quali il Morbo di Alzheimer, o in montagna perché si è perso il sentiero e l’orientamento); accade anche che talvolta le unità cinofile vengono chiamate ad operare anche dopo numerosi giorni (o settimane) dalla scomparsa della persona, dopo che le altre metodiche di ricerca non hanno dato il risultato sperato; le tracce di odore quindi si sono a quel punto in parte sedimentate, in parte spostate a causa della loro alta volatilità, rendendo il lavoro molto più complicato.
Mantrailing
La ricerca inizia con attività di mantrailing, per la quale si lavora esclusivamente con Bloodhound (o Cane di Sant’Uberto), un grosso segugio che arriva facilmente ai 50 kg; è un cane classificato appunto come seguigio o cani da pista di sangue ed è spesso chiamato “cane molecolare”; infatti, ad oggi è ritenuto quello con l’olfatto in assoluto più sviluppato e capace di discriminare un odore da tutti gli altri, concentrando la sua attenzione a seguire quella traccia specifica anche se nel contesto e sul percorso sono presenti moltissimi altri odori (di umani e non solo).
Tra maschi e femmine ci sono alcune differenze: il maschio è più energico, ma matura più lentamente ed è più impulsivo, mentre la femmina è più riflessiva e pacata; la preferenza tra uno e l’altra dipende dalla soggettività del conduttore.
Subito appena inizia l’addestramento, la prima cosa su cui si lavora è proprio incanalare la loro attenzione sull’odore che gli è stato proposto, ignorando il resto, specialmente il selvatico, che in ambito naturale è molto presente e, per natura e selezione di razza, molto interessante per un cane da caccia.
Il cucciolo inizia così l’addestramento, essendo da subito affidato a un conduttore, che vivrà e lavorerà con lui formando un binomio indissolubile. Il cane resta comunque di proprietà dell’associazione, dato il grande impegno economico e di sforzo per la formazione che necessitano, per assicurarsi che il cane non vada a lavorare in altre realtà.
La maturità di questi cani, quindi la fine della formazione, arriva intorno ai 4 anni, periodo in cui si vede proprio una svolta e un salto in positivo nella loro “lettura”, cioè quella possibilità di interpretare, da parte del conduttore, micro-segnali che il cane mostra per indicare quando sta seguendo una traccia, quando sta solo facendo una verifica, quando si trova nel “pool di odore” cioè nella zona in cui vi è forte l’odore della persona ricercata.
Durante il lavoro dunque, il binomio si reca generalmente nell’ultimo posto in cui la persona è stata vista (dal vivo o da telecamere) con un “campione olfattivo” ad esempio un indumento della persona; il cane viene “vestito” quindi gli si fa indossare l’attrezzatura che si usa per questi lavori e gli si fa annusare il campione; da questo momento il cane cammina, legato da un guinzaglio lungo a una pettorina, discriminando ad ogni passo l’odore che sente e che corrisponde a quello annusato dal campione, rispetto a tutti gli altri odori. Rendiamoci conto della enorme capacità di questi cani, immaginandoci di camminare in un paese in cui hanno camminato migliaia di persone, magari con altri cani, magari mangiando o portando sporte della spesa o passando con mezzi a motore.
Una volta che il cane ha portato il conduttore nella zona suddetta, si siede e con questo indica “siamo arrivato sul posto”.
Ricerca in superficie o ricerca a scovo
Da questo momento, con un accurato lavoro da parte dei soccorritori, che analizzando la cartografia dividono in griglie il terreno, vengono mandati in lavoro i cani da ricerca “a scovo”. Questi cani sono più agili rispetto ai Bloodhound, si tratta di solito Pastore Belga Malinois, Pastori Tedeschi Grigioni, Border Collie, Labrador Retriever e Golden Retriever. Questi cani lavorano in libertà (non legati al guinzaglio) battendo il terreno e seguendo le tracce a terra (per questo tipo di attività usano il così detto “megaolfatto”) oppure seguendo direttamente l’odore che viene trasportato dall’aria (usando in questo caso il così detto “teleolfatto”).
Quando il cane arriva alla persona, si siede e abbaia: così facendo il conduttore lo raggiunge seguendo il suono dell’abbaio.
Ricerca dispersi: un lavoro incredibilmente stancante per cani
Questo lavoro, da parte di entrambe le tipologie dei cani, è incredibilmente stancante dal punto di vista cognitivo (più che fisico); quando un lavoro è lungo, i cani da mantrailing lavorano “in staffetta” facendo due, massimo 3 kilometri ciascuno.
Durante la fase di “scovo”, è importantissimo che l’area di bonifica sia più “pulita possibile” perché mentre il bloodhound discrimina cercando solo quello specifico odore, il cane da ricerca in superficie cerca qualunque persona nella zona, perciò, meno persone sono presenti sul posto, meglio è.
Come anche i cani da valanga, anche in questo caso i cani lavorano circa fino agli 8 anni, massimo 9. Una volta però che il cane “va in pensione” resta come cane “di famiglia” del conduttore.
Ad oggi i team di lavoro sono cinque: 2 in Lombardia, 1 in Piemonte, 1 in Trentino Alto Adige e 1 in Abruzzo.
Anche a te piace vivere la montagna “Aseizampe”? Se hai domande o qualche argomento che ti piacerebbe che Anna approfondisse nei prossimi articoli scrivicelo!
Cercheremo così di affrontare i temi che più vi stanno a cuore e troverete tutte le risposte alle vostre curiosità!
RUBRICA A CURA DI:
Aseizampe, fondata da Anna Randazzese nel 2012, si occupa di educazione cinofila a 360°.
Anna è da sempre un’appassionata di montagna, che frequenta fin da quando era piccola in tutte le stagioni, in particolare nelle sue amate Dolomiti. Da quando si occupa a livello professionale di cinofilia, ha approfondito l’unione dei due mondi, cani e montagna, facendo esperienze anche variegate che ha piacere di condividere per aiutare tanti binomi a godere di queste gioie.
Scheda partner
Buonasera sono un infermiera del 118 e del soccorso alpino amante sia della montagna che degli animali, volevo chiedere se ci fosse qualche corso propedeutico per quanto riguarda l’aspetto della ricerca in superficie o chi contattare in quanto neofita dell’ambiente
Ringrazio anticipatamente
Artoni silvia
Buonasera Silvia,
per quanto riguarda la preparazione dei binomi “operativi” quindi quelli che davvero sono chiamati in caso di incidenti (valanga, dispersi in superficie etc) è qualcosa di molto lungo e complesso (per le valanghe o le ricerche in superficie puoi proprio sentire l’unità cinofila del Soccorso Alpino e Speleologico) che prepara binomi (sia il conduttore (nel caso del CNSAS anche l’umano deve essere preparato tecnicamente e fisicamente) mentre per esempio per il mantrailing generalmente sono le forze dell’ordine ad essere chiamate con l’unità cinofila (ad esempio i carabinieri) e in quel caso quindi bisogna essere parte del Corpo. In entrambi i casi i cani sono rigidamente selezionati e formati da quando sono cuccioli fino ai 3 anni circa, prima di essere promossi e operativi.
Esistono poi sia attività sportive (con gare competitive) che ludiche (fatte per il piacere di simulare una ricerca, ma senza fini competitivi) presso ormai moltissimi centri cinofili che ti permettono di svolgere queste attività in modo non professionale, ma per il gusto di fare un’attività con il tuo cane (qualunque cane sia tendenzialmente).
Se vuoi contattarmi ti aiuto a trovare qualche centro nella tua zona!
Grazie, ciao
Anna