Sono molte e sempre di più le proposte per abbinare il cammino alla conoscenza della cultura enogastronomici del nostro Paese. Serafin ce ne segnala alcune a partire dalla recente pubblicazione “Il gusto di camminare” di Barbara Gizzi e Irene Pellegrini che, con il sostegno di Scarpa in collaborazione con Slow Food Editore, ci invitano ad “assaggiare” a passo lento il Sentiero Italia
Ascolta questa notizia e le altre della selezione settimanale
Soste golose lungo il Sentiero Italia con “Il gusto del camminare”
In un clima di ritrovato edonismo, la montagna sembra riempirsi di trastulli golosi, forse un modo per esorcizzare il pesante fardello che sta per piombarci addosso dopo l’appuntamento con le urne del 25 settembre. Golosi sono adesso definiti perfino i sempre più diffusi cammini (ne abbiamo parlato di recente) che hanno pur sempre origine da un rigoroso misticismo, ovvero da una ricerca di espiazione attraverso i digiuni e l’usura delle scarpe e delle relative suole.
L’elenco dei libri messi in circolazione sui cammini, argomento di stretta attualità, andrebbe completato. Questa volta privilegiando i percorsi in cui il camminare si accompagna a peccati e peccatucci di gola. Perché, se già non lo sapete, questo mese di settembre si annuncia particolarmente gustoso o goloso che dir si voglia per chi ha voglia di camminare o solo di contemplare paesaggi rinsecchiti dalla siccità.
L’evento che più mi ha incuriosito in questi giorni riguarda la presentazione di un libro firmato da Barbara Gizzi e Irene Pellegrini. Riguarda gli itinerari enogastronomici lungo il Sentiero Italia Cai ed è realizzato con il sostegno dell’azienda Scarpa.
Il titolo conferma una certa dose di edonismo mangereccio che s’intreccia con il piacere dell’andare a piedi. Un doppio piacere è dunque quello offerto da “Il gusto del camminare”. Pubblicato da Slow Food Editore, il libro risulta dedicato a chi sceglie di scoprire a passo lento il nostro Paese e la sua ricca cultura gastronomica e naturalistica. A “cucinarlo” come si conviene hanno provveduto Barbara e Irene percorrendo senza fretta il Sentiero Italia a tappe rigorosamente enogastronomiche. Ovviamente a passo lento, ci mancherebbe. Specialmente quando sono state costrette a rimettersi in cammino dopo generosi assaggi di specialità agroalimentari.
In autunno c’è tutta una montagna da gustare
Di itinerari da far venire l’acquolina in bocca del resto abbonda in settembre la montagna a giudicare dalle proposte dell’organizzazione delle “Perle Alpine”, un raggruppamento di 23 località dell’arco alpino in cinque differenti Paesi.
Qualche esempio? Il formaggio è protagonista in Val di Sole e a San Martino di Castrozza. E in Alta Badia sei rifugi propongono piatti d’autore con prodotti locali.
Già si sente, nevvero?, la prima atmosfera autunnale e la montagna che subito ci “prende gusto”.
Profuma di buono il Cheese Festival in Val di Sole che sta per giungere all’evento più atteso: l’asta dei formaggi di malga, in programma a Castel Caldes lunedì 26 settembre. Settembre si conferma mese del gusto anche ai piedi delle Pale di San Martino. Dopo la Festa delle Brise nella Valle del Vanoi si attende la Gran Festa del Desmontegar, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre: quattro giorni per celebrare il ritorno degli animali dai pascoli alle stalle del fondovalle.
Parlando di gusto non poteva mancare l’Alta Badia, capitale gourmet delle Alpi. Fino al 2 ottobre va in scena la manifestazione “Saus dl altonn – I sapori dell’autunno”: erbe di montagna, carne di manzo bio, miele, formaggio sono i prodotti protagonisti assieme a sei chef d’eccezione. Sei rifugi, infatti, saranno abbinati ciascuno a un produttore e al relativo prodotto d’eccellenza del territorio. Ogni rifugio presenta un menu dedicato al prodotto protagonista, creato in collaborazione con uno chef gourmet.
E come ignorare la rassegna “Degusta Morbegno” con tre weekend tra camminate con degustazioni dei vini di Valtellina e accompagnamento dei visitatori in alcune cantine storiche della cittadina? Si può scegliere a quanto si legge uno dei percorsi che “abbinano movimento e visite guidate a meraviglie storico-paesaggistiche della zona”. Con il corollario anche quassù di gustose apericene.
Vi è venuta l’acquolina? Giusto che sia così. Camminare può significare molte cose. Può essere un modo per pensare meglio o per sentire il linguaggio del corpo scandito dal movimento dei muscoli e del respiro. Con un’avvertenza. Meglio ridurre al minimo il carico infilato nello zaino se si ha intenzione di effettuare soste definite amabilmente “golose” che possono provocare pesantezza anche nel più provetto dei camminatori.
Roberto Serafin
Leggi anche:
Fatti in breve: Urubko – Alpini – reperti sui ghiacciai – funivia del Mottarone
RUBRICA A CURA DI:
MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.
Scheda partner