Ormai ce ne siamo resi conto e lo abbiamo toccato con mano anche quest’estate: purtroppo anche in montagna può fare molto caldo. Non basta più andare un po’ in altro per fare passeggiate con i nostri cani al sicuro da colpi di calore. E siccome colpi di calore e insolazioni nel cane sono evenienze che possono dare esiti mortali ci sembra giusto affrontare subito il tema per metterci in guardia!
Ascolta l’articolo nella puntata del podcast
Le giornate molto calde sono sempre più frequenti anche in montagna
Ormai anche in montagna dobbiamo prestare attenzione al caldo, sia per noi che per i nostri cani.
Nella stagione estiva, infatti, andare in montagna non è affatto garanzia di un clima mite, nemmeno in quota, come in effetti anche quest’anno si è visto.
Ci sembra quindi utile dare alcune informazioni importanti perché andare in montagna quando fa caldo non è più una garanzia per il benessere a livello di clima.
Il cane soffre il caldo più di noi
I cani, al contrario degli umani, hanno una pessima capacità di dissipare il calore; loro non sudano per niente, o quasi, ma hanno la tachipnea (aumento nella frequenza di atti respiratori) come unica risorsa per abbassare la temperatura interna. Questa è una delle ragioni per cui tosare il cane non ha molto senso se lo facciamo pensando che lo aiuti a stare più fresco, anzi! Il pelo tagliato così corto da permettere (nella nostra testa) alla pelle di “respirare” rischia di esporre il cane a maggiore rischio di insolazione, aggressione da parte di insetti e parassiti, nonché lesioni causate da rovi o piante per lo sfregamento.
I cani sudano anche dalla lingua e dai polpastrelli, ma è facile comprendere come, rispetto alla superficie corporea, è molto difficile riuscire a compensare in questa circostanza.
Inoltre, la temperatura basale nei cani è di circa 38,5°, il che significa che resistono meglio (in generale) al freddo che al caldo.
I rischi di colpo di calore e insolazione sono reali per i cani, come per noi. Aggiungendo alle alte temperature, o il sole forte dell’alta quota, l’attività fisica, questi rischi aumentano e ne possono risultare gravi conseguenze.

Il colpo di calore nel cane
Il colpo di calore avviene quando la temperatura esterna fa crescere quella interna e la capacità di termoregolare del cane non riesce a riabbassarla. In questo caso il sangue si addensa, portando in casi estremi anche alla morte del soggetto. Questa eventualità è preceduta da uno o più sintomi, quali:
- affanno
- debolezza
- mucose arrossate e/o appiccicose
- temperatura elevata (toccate la canna nasale per sentire se è caldo)
- scialorrea (produzione di bava eccessiva)
- vomito
- diarrea
- tremori
- problemi di coordinamento motorio
- spasmi
- disorientamento/confusione
- collasso
Quando abbiamo il dubbio che il cane abbia un colpo di calore, dovremmo agire tempestivamente portandolo dal veterinario più vicino, ma nel mentre:
- metterlo in un luogo fresco e ombreggiato o ventilato o condizionato
- bagnare inguine, zampe, muso, ascelle e collo con un panno bagnato
- lasciare acqua a disposizione (senza forzarlo a bere)
- tenerlo più tranquillo possibile
I cani più soggetti a al colpo di calore sono i cani:
- brachicefali
- anziani o cuccioli
- soggetti affetti da malattie cardiopatiche ipotiroidee
- obesi
- con fitto sottopelo
È importantissimo prevenire il colpo di calore nel cane evitando di:
- lasciare il cane in macchina, in particolare sotto il sole, senza finestrini abbassati, nelle stagioni calde
- portarlo a spasso su strade asfaltate nelle ore calde
- fargli fare attività fisica intensa o a lungo se la temperatura supera i 25°

L’insolazione nel cane
Oltre al colpo di calore, esiste anche l’insolazione, che può avvenire facilmente quando siamo in alta quota e ci muoviamo sotto il sole caldo senza ombra. È possibile che questo accada anche quando il cane è in acqua, ed è più facile che colpisca cani con poco pelo o bianchi (con la pelle rosa).
I sintomi sono simili a quelli del colpo di calore, con l’aggiunta, spesso, di arrossamento della pelle; a differenza del colpo di calore, l’insolazione può avvenire anche se la temperatura non è eccessiva, ma il sole picchia forte e soprattutto se il cane è in acqua (il pelo si schiaccia ed espone l’epidermide) o siamo in alta quota.
La procedura è la stessa, ma nella prevenzione teniamo presente, che se abbiamo un cane con poco pelo e magari bianco (ad esempio un levriero) possiamo proteggerlo dal sole con filtri solari o indumenti molto leggeri che schermino i raggi solari.
Prevenire è fondamentale, in montagna ancora di più
Come sempre, la prevenzione è l’arma migliore e più efficace, soprattutto quando si tratta della montagna, dove raggiungere una clinica veterinaria può non essere velocissimo, ma queste due evenienze possono essere davvero fatali e i tempi per intervenire decisamente ridotti.
Teniamo quindi presente che, anche se noi stiamo bene, potrebbe non essere un clima adatto al nostro cane, quindi regoliamo gite e itinerari tenendo ben presente i rischi!
Anna Randazzese
RUBRICA A CURA DI:
Aseizampe, fondata da Anna Randazzese nel 2012, si occupa di educazione cinofila a 360°.
Anna è da sempre un’appassionata di montagna, che frequenta fin da quando era piccola in tutte le stagioni, in particolare nelle sue amate Dolomiti. Da quando si occupa a livello professionale di cinofilia, ha approfondito l’unione dei due mondi, cani e montagna, facendo esperienze anche variegate che ha piacere di condividere per aiutare tanti binomi a godere di queste gioie.
Scheda partner