Che sia inverno o che sia estate, per quanto ci si auguri che tutto vada per il meglio, dobbiamo essere consapevoli che piccoli o grandi infortuni possono sempre capitare al nostro cane. Avere con se alcuni strumenti ci permette di intervenire per quel che si può prima di raggiungere un veterinario. La prevenzione rimane ovviamente importante per ridurre i rischi. Quindi come comportarci? Anna Randazzese ci spiega tutto!

Ascolta il podcast con i consigli di Anna

Il cane può farsi male

Quando andiamo in montagna con il cane, augurandoci comunque che vada tutto bene, dobbiamo essere attrezzati per gestire eventuali emergenze di salute. Dovremmo farlo anche per noi, ma ricordiamoci che il cane dipende da noi e se si fa male può diventare complicato proseguire o anche rientrare.

Ovviamente non tutto è prevedibile né gestibile in esterno, senza un veterinario e le competenze adatte, ma per gli infortuni più frequenti possiamo fare qualcosa anche noi che non siamo esperti.

Farò quindi qui un elenco delle cose da portarci dietro.

Cosa avere nello zaino per soccorrere il cane

  • Pinzetta: per estrarre spine che si possono infilare nei polpastrelli o negli spazi interdigitali, così come schegge di legno (anche in bocca).
  • Disinfettante liquido o spray, per intervenire subito in caso di tagli o escoriazioni.
  • Garza sterile e fascia autoadesiva, per fasciare dopo aver disinfettato: la garza autoadesiva si attacca su se stessa quindi anche se c’è il pelo non rischiamo di dovere strappare una volta tolta; usiamo però la garza sterile da frapporre tra la ferita e la fasciatura.
  • Palloncino apposito o scarpetta per coprire la zampa se il cane si è tagliato un polpastrello: questo aiuterà a evitare infezioni perché impermeabilizza la zona.
  • Ghiaccio istantaneo da mettere in caso di contusioni o storte per qualche minuto
  • Se avete un cane di taglia contenuta, esistono degli imbraghi validi che vi permettono, al bisogno, di caricare il cane in spalla come uno zaino e scendere a valle senza doverlo portare in braccio. Ovviamente se il cane è grande vi risulterà impossibile.
274 Imbragature per Cane 04 Soccorrere il cane durante un trekking: cosa avere e cosa fare

Su neve e ghiaccio è importante prevenire

Attenzione poi al clima invernale, la neve e il ghiaccio, quando sono secchi e induriti, possono causare lacerazioni ai polpastrelli. Per prevenire esistono pomate e scarpette: io personalmente non mi trovo molto con le pomate che devono essere spalmate in abbondanza su zampe asciutte e rispalmate dopo poco perché ovviamente si esauriscono (ma farlo col clima freddo, senza guanti e poi doversi lavare le mani non è molto pratico a mio avviso). Cercate su questo di essere previdenti perché anche le palline di ghiaccio che si formano negli spazi interdigitali possono causare lesioni ed essere davvero molto fastidiosi; se ve ne accorgete a metà percorso e non avete qualcosa per aiutare il cane diventa un problema!

Osservate il vostro cane durante il trekking

Il consiglio poi è, se vedete che il cane non vi convince, cammina in modo strano, si sdraia, è molto affaticato o accaldato, tornate indietro subito: non rischiate di proseguire per poi rendervi conto che la situazione peggiora (o non migliora) e avete molta più strada da fare. 

Al di là dei problemi ortopedici o esterni, che si possono vedere abbastanza facilmente, in caso di dubbio controllate innanzitutto le mucose, sollevando il labbro del cane e guardando la gengiva: se è molto chiara, o se premendola non torna subito del colore normale, è probabile ci sia un problema vascolare importante, in quel caso correte subito dal veterinario. Se ha il muso e le orecchie molto caldi, o si è sovraffaticato oppure ha la febbre, in quel caso valutare se fare una sosta o rientrare. 

scarpette Soccorrere il cane durante un trekking: cosa avere e cosa fare

Cosa non va usato per soccorrere il cane

Evitate invece di portare/usare: 

  • Iniezioni varie: qualcuno si procura cortisone o siero antivipera che però, oltre a non essere legali, rischiano di essere pericolosi, addirittura fatali, se sbagliamo “diagnosi”.
  • Laccio emostatico in caso di morso di serpente: capita che qualcuno pensando di evitare di mandare troppo in circolo il veleno mandi in cancrena la zampa con conseguente amputazione da parte del veterinario una volta arrivati in valle.
  • Sostanze per indurre il vomito: è molto difficile trovare in giro in montagna veleni vari, inoltre anche in questo caso rischiamo di indurre una reazione chimica tra ciò che è stato ingerito e la sostanza somministrata che peggiore la situazione; anche se è stato ingerito un osso o qualcosa di appuntito, indurre il vomito può fare sì che l’oggetto ingerito si giri causando soffocamento o lacerazioni durante il rigurgito.

Altre importanti precauzioni per la salute del cane prima di fare un trekking

In generale, un accorgimento valido da tenere sempre presente è: portarsi dietro il libretto sanitario del cane e prendere nota di contatti di riferimento del veterinario in zona più vicino (telefono e orari di reperibilità) per preallertare qualora dovessimo rientrare di fretta, portargli il nostro cane ferito e chiedere consigli mentre siamo per strada.

Purtroppo, l’assistenza sanitaria per problemi di salute del cane è carente in tal senso (in casi di emergenza purtroppo se il problema è solo del cane l’elicottero non sarà un’opzione), quindi, se ad esempio andate in vacanza per un periodo e avete intenzione di fare trekking numerosi e/o impegnativi col cane, vi consiglio di fare una visita dal veterinario prima di partire per assicurarsi che la salute sia buona a livello soprattutto articolare e cardiaco. Per i cani che svolgono spesso queste attività una visita all’anno può essere una buona idea e anche più ravvicinata in caso di cani che non sono più giovani.

Anna Randazzese

19 Dicembre 2022
Condividi
RUBRICA A CURA DI:
Aseizampe

Aseizampe, fondata da Anna Randazzese nel 2012, si occupa di educazione cinofila a 360°.

Anna è da sempre un’appassionata di montagna, che frequenta fin da quando era piccola in tutte le stagioni, in particolare nelle sue amate Dolomiti. Da quando si occupa a livello professionale di cinofilia, ha approfondito l’unione dei due mondi, cani e montagna, facendo esperienze anche variegate che ha piacere di condividere per aiutare tanti binomi a godere di queste gioie.

 

Scheda partner