Grazie al lavoro di Mara Moschini e Marco Cortesi l’entusiasmante esperienza dei 7 bambini e bambine ai Piani dei Resinelli a conclusione del progetto Nelle squame di una trota diventerà un film e il l’importante messaggio raggiungerà molti: #nonrifiutarti.
Qui puoi ascoltare la chiacchierata, ancora “a caldo”, con Mara Moschini e Marco Cortesi
L’esperienza dei 7 bambini e bambine seguita dalle telecamere di Mara Moschini e Marco Cortesi
Al termine del loro discorso conclusivo davanti al Rifugio Porta, si sono appuntati con orgoglio sulla t-shirt arancione la spilletta simbolo del loro eroismo per l’ambiente. In realtà dagli sguardi di Sofia, Filippo, Aziz, Marco, Giorgia, Viola Grande e Viola Piccola (come si sono soprannomininate le due Viola) già si percepiva che avevano la coscienza di aver fatto qualcosa di grande. E a ragion veduta.
È stato un fine settimana davvero fantastico! L’organizzazione, il supporto e il coordinamento di Ruggero e dei volontari del Family CAI Macherio-Vadano, la bravura e la fantasia di Nicole della Cooperativava Ecosviluppo, l’accoglienza e l’entusiasta partecipazione di Marta del Rifugio Porta hanno creato un perfetto mix di gioco, esplorazione, impegno per l’ambiente e sfide personali.
L’entusiasmane avventura è stata filmata con grande professionalità, ma nello stesso tempo grande coinvolgimento da Mara Moschini e Marco Cortesi che produrranno il docu-film per veicolare il messaggio dei nostri 7 a tantissimi potenziali giovani eroine ed eroi come loro.
Ancora a caldo, mentre Mara e Marco in stanza riponevano tutta l’attrezzatura nelle casse, abbiamo fatto una chiacchierata parlando delle loro sensazioni concludendo questa impegnativa due giorni e del supporto che un video può dare a un progetto come questo. (Puoi ascoltare la chiacchierata nella puntata del podcast qui sopra).
Piani dei Resinelli: un’entusiasmante avventura da raccontare
Il ritmo dell’avventura per le 4 bambine e i 3 bambini è stato davvero serrato. La salita al rifugio è stata effettuata percorrendo un sentiero “in cordata”: legati da una corda Nicole li ha stimolati a fare attenzione per scovare lungo la salita 7 fili di lana colorata che erano stati appesi e allenarsi così ad osservare. Questo è bastato per trasformarli in un gruppo di amici.
Al Porta, Marta ha raccontato loro del rifugio e dell’ambiente circostante, delle bellezze e dei problemi come, ad esempio, l’adiacente Bosco Giulia tristemente invaso dai rifiuti.
Al Canalone Porta i 7 hanno subito dovuto confrontarsi con l’ambiente severo delle rocce risalendone il primo tratto e raccogliendo con le loro pinze i rifiuti che trovavano (fortunatamente non molti in questo tratto).
Rientrati al rifugio (giusto in tempo per un veloce scroscio d’acqua), nel primo pomeriggio è arrivato il momento di affrontare il Bosco Giulia. Armati di guanti e pinze i 7 hanno incominciato a raccogliere ed estrarre dal terreno di tutto: vecchie lattine, bottiglie, lamiere, plastiche di ogni tipo, stoviglie… Una vera e propria discarica stava riemergendo e nella chiacchierata Marco ci ha raccontato del coinvolgimento e l’entusiasmo di queste bambine e bambini che stavano affrontando un grosso disastro creato da altre persone nel corso degli anni.
Bonificata una zona (il bosco è molto ampio e soprattutto vi sono rifiuti accumulati da decenni), con l’aiuto di una carriola, fieri del loro lavoro, hanno riportato nei pressi del rifugio la montagna impressionante di rifiuti raccolti.
Giusto il tempo di rifocillarsi e Giorgia, Sofia, Aziz, Filippo, Marco, Viola Grande e Viola Piccola si sono lanciati in una nuova sfida. Su una falesia al Corno del Nibbio erano stati appesi 7 biglietti che, tramite un codice, avrebbero composto la scritta #nonrifiutarti, nome che avrebbe poi preso la sfida da lanciare a tutti gli aspiranti eroi dell’ambiente.
Imbragati, con facce serie, ma per nulla spaventate, hanno, uno ad uno, affrontato anche l’arrampicata. C’era un patto tra loro però: loro erano una squadra, quindi se qualcuno non se la fosse sentita di arrivare fino al rinvio dal quale strappare il bigliettino, avrebbe potuto contare sull’aiuto dei compagni per recuperarlo. Non c’è neanche da dire che tutti i biglietti sono stati recuperati.
Da “Nelle squame di una trota” il messaggio per tutti: #nonrifiutarti
Domenica mattina altro momento forte: i rifiuti raccolti il giorno prima dovevano essere accuratamente divisi per essere conferiti alla raccolta differenziata.
Mara e Marco ci hanno raccontato che, filmando questi instancabili 7 bambini e bambine che mettevano tutto loro stessi nello smistare la montagna di rifiuti, hanno avuto modo anche di cogliere lo stupore dei tanti escursionisti di passaggio.
Come Marco ha ben detto, ci auguriamo che questo stimoli non solo un passeggero stupore, ma porti ad interrogarsi e ad agire di conseguenza. Il lancio del messaggio è iniziato già con il discorso in cui le 7 eroine ed eroi hanno raccontato ad amici, genitori e presenti (tra cui i presidenti delle sezioni CAI di Macherio, Vedano al Lambro e Villasanta e il vicesindaco di Vedano) ciò che sono stati capaci di fare, capire e imparare in due avventurosi giorni. Lo hanno voluto preparare da soli il discorso, senza intromissioni di adulti.
A questo punto si capisce tutto il valore di quella spilletta che ora i 7 portano con orgoglio.
Il testimone è stato passato dai 7, per prima ad Eleonora, in rappresentanza degli oltre 800 bambine e bambini che hanno giocato in classe a “Fuga dalla plastica” e dei circa 50 che hanno risolto e spedito il golden ticket.
Successivamente Patrizio Del Nero, sindaco di Albaredo per San Marco (SO), in rappresentanza del rifugio Alpe Piazza di cui il comune è proprietario, ha raccolto direttamente dalle mani degli eroi ed eroine il rollup della challenge #nonrifiutarti. Sfida che porterà i rollup che invitano a lasciare migliori i luoghi che si attraversano, ci auguriamo, in molti rifugi e strutture delle Alpi e Appennini (qui l’elenco in aggiornamento)
Quest’autunno uscirà il film Nelle squame di una trota
La storia di questa impresa sarà raccontata nel docu-film che uscirà quest’autunno. Con Mara e Marco speriamo davvero possa coinvolgere soprattutto moltissimi bambine e bambini, ragazze e ragazzi, perché è su di loro che contiamo!
RUBRICA A CURA DI:
All’interno del Club Alpino Italiano con “FAMILY CAI” si fa riferimento a quel genere di attività pensate ed organizzate specificatamente per coinvolgere le famiglie di Soci con bambini che si vogliono avvicinare alla montagna. A “piccoli passi”, ovviamente.
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