Ruggero Garboldi, uno dei coordinatori del Family CAI, ripercorre con noi le prime tappe del progetto. Tra difficoltà da superare e nuovi amici incontrati lungo la strada, gli obiettivi sono diventati sempre più ambiziosi. Ecco come tutto è iniziato.
Qui puoi ascoltare la chiacchierata con Ruggero
Oggi più che mai c’è bisogno di educazione civica, di quell’educazione alla cittadinanza che significa anche conoscere l’ambiente in cui viviamo e quali sono i gesti quotidiani che ci permettono di renderlo migliore e non peggiore.
Questo, come ha spiegato Ruggero Gariboldi, uno dei coordinatori del Family CAI, è lo spirito con cui il progetto “Nelle squame di una trota” è partito nel 2019 ed è la convinzione con cui è stato portato avanti anche quest’anno nonostante tutti gli ostacoli che il covid ha nel frattempo interposto.
La mostra “Nelle squame di una trota”
Nel 2019 grazie all’incontro con la Cooperativa Ecosviluppo il Family CAI Macherio-Vedano organizza una mostra sul tema della plastica e microplastiche.
Qui il video di presentazione della mostra:
Come Ruggero ci ha spiegato, purtroppo il Covid è arrivato prima che tutti i bambini, a inizio 2020, potessero visitare la mostra e quindi è stato realizzato un vero e proprio tour virtuale.
Ecco il tour virtuale della mostra realizzata a gennaio 2020:
Il progetto deve fermarsi a inizio 2020, ma, come la montagna insegna, bisogna anche saper aspettare e nell’attesa ne nasce qualcosa di nuovo.
Nelle squame di una trota 2 – fuga dalla plastica
Viene inventato un gioco sullo schema dell’escape room, che i ragazzi potessero fare nelle classi con le insegnanti stando seduti nei banchi in modo da rispettare tutte le norme anti-covid.
Si è trattato forse dell’unica esperienza esterna entrata nelle scuole in questo periodo. Questo grazie alla caparbietà di chi ha portato avanti il progetto, alla disponibilità degli istituti scolastici coinvolti, dei comuni di Macherio, Vedano al Lambro e Villasanta e al contributo di Dussman.
Approfondiremo e ci addentreremo con Nicole di Ecosviluppo in questo gioco particolare che è riuscito a coinvolgere più di 800 bambini delle scuole elementari e medie.
“Nelle squame di una trota” non finisce qui
7 eroi, scelti tra le alunne e gli alunni, che hanno risolto il Golden ticket, saliranno in montagna per ripulire una delle tante zone (purtroppo) inquinate da un vergognoso abbandono di rifiuti.
Ma anche su questo avremo modo di tornarci, anche perché non finisce qui: in cantiere c’è il lancio di una challenge per invitare sempre più persone a mantenere puliti i sentieri e un docu-film per per raggiungere e contagiare con il messaggio del progetto, ragazze e ragazzi con le loro famiglie in tutta Italia. Un’azione locale si trasformerà così in un messaggio universale. Continuate a seguirci per scoprire tutto.
Una condivisione di valori con tutti i compagni d’avventura
Non c’è dubbio che se si è riusciti a portare avanti un progetto così articolato è grazie alla passione delle persone coinvolte: un po’ come in quei film in cui qualcuno parte con l’idea, poi strada facendo incontra persone, racconta il sogno e in tanti dicono “ok, ci sto”.
Con entusiasmo tanti partner protagonisti hanno affiancato il Family CAI, a partire da Ecosviluppo, e poi Mara Moschini e Marco Cortesi e anche Fatti di Montagna. Fondamentale è stato anche l’apporto di partner sostenitori che hanno creduto nel progetto e si sono fatti coinvolgere, mettendo a disposizione le risorse necessarie: oltre alla già citata Dussman, da subito hanno partecipato Brianzacque e BCC Valle del Lambro. Si è trovata con tutti innanzitutto una condivisione di valori come spiega Ruggero nella chiacchierata che vi consigliamo di ascoltare.
Il vero motore (ecologico) di questo progetto è proprio la condivisione di un sogno che è diventato un’obiettivo: fare qui ed ora qualcosa che migliori i territori che viviamo e aiuti a formare i cittadini attivi e responsabili di domani.
RUBRICA A CURA DI:
All’interno del Club Alpino Italiano con “FAMILY CAI” si fa riferimento a quel genere di attività pensate ed organizzate specificatamente per coinvolgere le famiglie di Soci con bambini che si vogliono avvicinare alla montagna. A “piccoli passi”, ovviamente.
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