Per il censimento degli stambecchi è importante farsi trovare già in alto alle prime ore di luce. Per questo Raffaella, con l’inseparabile Jodie, va a piantare la tenda in quello che è ormai il suo “camping” fra le pareti e le creste su cui potrà osservare gli ungulati simbolo del Parco Nazionale del gran Paradiso. Il tempo però è sempre una grande incognita: nelle giornate calde infatti salgono le nebbie dalla pianura che possono vanificare ogni tentativo di conteggio. Riuscirà Raffaella a completare il censimento? …e poi, voi sapete lo stambecco come fa?
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Con Raffaella Miravalle conosciamo da vicino il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Continua il viaggio attraverso le stagioni del Parco Nazionale del Gran Paradiso scoprendone quegli aspetti che solo chi lo vive tutti i giorni come la guardaparco Raffaella Miravalle può conoscere. Questa volta saremo con lei e Jodie durante il censimento degli stambecchi e scopriremo molte cose dell’animale simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Questa è la quarta delle 8 puntate della serie: una nuova puntata ad ogni primo martedì del mese fino a dicembre 2023
Qui e in apertura Raffaella durante il censimento (foto Pierluigi Cullino -©️ ad eccezione dell’autoscatto)
Gli animali del Parco Nazionale del Gran Paradiso in questa puntata
Stambecco (Capra ibex ibex)
Lo stambecco, specie simbolo del Parco Nazionale Gran Paradiso, vive nelle praterie d’alta quota e sulle pareti rocciose. Le differenze tra il maschio e la femmina sono molto accentuate; alla fine dell’autunno il peso medio dei maschi adulti è di circa 90 kg, con una lunghezza media di circa 160 cm. Le femmine pesano 35-49 kg e hanno una lunghezza media di 135 cm.
É un animale caratterizzato da corna cave e permanenti, costituite da un astuccio corneo di rivestimento delle ossa. Le corna nel maschio sono molto più lunghe e grosse e hanno una lunghezza media massima di 92 cm. Nelle femmine sono più sottili e corte e sono mediamente lunghe 34 cm… (Continua a leggere la scheda sul sito del Parco)
Camoscio (Rupicapra rupicapra)
Abitante tipico della media e alta montagna, il camoscio vive in ambienti molto vari, accomunati soprattutto dalla ripidezza dei versanti e dalla presenza di roccia. Di dimensioni medie e forma compatta, misura in lunghezza da 100 a 130 cm. In autunno il peso è generalmente compreso fra 30 e 40 kg nei maschi e fra 25 e 30 kg nelle femmine. É caratterizzato da corna ricurve a uncino e permanenti, presenti in entrambi i sessi. Lo zoccolo è dotato di una solea morbida, che favorisce l’aderenza sulla roccia, di un bordo duro e tagliente, che permette di sfruttare i minimi appigli, e di una membrana che, estendendosi a ponte fra i due unghielli, garantisce una maggior superficie d’appoggio sulla neve… (Continua a leggere la scheda sul sito del Parco)
RUBRICA A CURA DI:
Istituito nel 1922 sull’antica riserva reale di caccia dei Savoia, il Parco Nazionale Gran Paradiso è il primo Parco Nazionale d’Italia in ordine di tempo.
A cavallo tra Piemonte e Valle D’Aosta interessa cinque valli principali: Val di Rhêmes, Val di Cogne, Valsavarenche, Valle Orco e Val Soana.
Scheda partner
So perfettamente cosa significa … da buon studente d scienze naturali facevo anch io i censimenti pee il museo di storia naturale (dove poi ho fatto la tesi con il direttore Dott. Luigi Cagnolaro) e sugli ungulati delle grigne per il museo di Varenna, scopo venatorio … so cosa signifa freddo solitudine e anche quattro soldi …
Poi mi sono laureato in zoologia e ho perseguito un master di divulgazione scientifica. Per me la ricerca di campo e’ importantissima e ripaga sempre, comunque.
Nella poesia “Piemonte” il Carducci scrive. “Su le dentate scintillanti vette salta il camoscio, tuona la valanga….”A scuola mi avevano detto che il Carducci compì un errore perché l’ha scambiato con lo stambecco, simbolo del Parco. Avete qualche notizia in più in merito? Grazie Peer l’attenzione.
Grande Signora degli Anelli! Grazie nuovamente per questa bellissima puntata! Stupendi i fischi degli ungulati: da vera…poliglotta della natura! Hai davvero tutta la forza e la passione di chi non poteva assolutamente scegliere altro lavoro e quanto amore per questo sai trasmettere!
Ho però una domanda: ma quando ci sono le nebbie, o il meteo è avverso, non potete cambiare le date per fare censimenti e/o osservazioni degli animali? Forse che una volta stabilite le date esse non si possono più cambiare?
Grazie ancora per tutta l’energia stupenda che tu e Jody ci trasmettete! Alla prossima puntata!!!
Ciao e grazie per l’entusiasmo e la condivisione di questa passione che è più che un lavoro.
I censimenti di ungulati del Parco Nazionale del Gran Paradiso sono storici, una lunga serie di monitoraggi eseguiti a inizio settembre dal corpo di sorveglianza che si cerca di mantenere a tutti i costi, anche con notevoli sforzi, per non perdere la serie. Le date sono preventivamente programmate, in caso di nebbia e meteo avverso si attende solitamente il primo giorno “utile” con schiarite e visibilità e si parte con i conteggi.