Leggere storie è anche sognare di viaggiare. É così anche per le storie del Blogger Contest, tramite le quali conosciamo spesso luoghi vicini o lontani tramite lo sguardo degli autori. Luciano Caminati, primo classificato nella sezione racconti brevi ci porta nel Mustang…
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Il Mustang di Luciano Caminati
Tra i molti meriti del Blogger Contest che, come ogni anno da nove anni in qua, ha premiato in febbraio scrittori, podcaster e fumettisti c’è anche quello di mettere meglio a fuoco alcune mete frequentate dai trekker più avventurosi. È il caso di Luciano Caminati, vincitore con “Ritorno a Lo Manthag”, un viaggio nello spazio e nel tempo nel Mustang, una regione dell’Himalaya del Dolpo aperta al turismo nell’ultimo scorcio dello scorso millennio.
L’autore era già stato da quelle parti nel 1998. “I luoghi”, avverte, “restano incantevoli in un alternarsi di ocra, rosso scarlatto, giallo, grigio. Peccato che siano scomparse le pittoresche carovane del sale che transumavano dal Tibet all’India per la lunga e vasta via carovaniera che taglia l’Himalaya lungo il fluire del Kali Gandaki. Sono state sostituite dal fluire di camion e jeep. È questo che più mi ha colpito, più ancora della presenza dei veicoli a motore, dei pali della luce elettrica che esili fili sostengono impavidi alle ingiurie del clima, più delle insegne pubblicitarie che qua e là propongono Illy Caffè e Lavazza, scarabocchiate su massi”.
Da qualche tempo si sapeva che il giro dell’Annapurna in Nepal che transita, appunto, dalla Kali Gandaki, non risulta più praticabile a piedi. O forse non conviene più farlo con il cosiddetto cavallo di San Francesco. Nuove strade e il terremoto del 2015 hanno inoltre cancellato alcuni degli storici sentieri nepalesi.
Il racconto di Caminati, illustrato da splendide immagini, è stato prescelto dalla giuria del nono Blogger Contest presieduta da Luisa Mandrino fra le 32 opere finaliste per la sezione racconti brevi. Silvia Benetollo, seconda classificata, ci porta alla ricerca delle minoranze di lingua germanica nelle Alpi. Terzo posto infine per Antonio G. Bortoluzzi, che racconta di un borgo abbandonato nella conca dell’Alpago dove è nato, vive e lavora come scrittore impegnato anche a prendersi cura della campagna. (Serafin)
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