Kidsmeetalps è un progetto molto interessante, anche per l’impostazione di pensiero che l’ha messo in moto, che darà luogo ad un evento in Val Tartano il prossimo 2 giugno. Ho chiesto di raccontarcelo a Chiara Basilico che l’ha ideato e a suo marito Michele che l’ha aiutata.

Ascolta la chiacchierata in cui si spiega il progetto e soprattutto i pensieri e ragionamenti che ne stanno alla base

Kidsmeetalps un progetto per smarcarsi dagli stereotipi

Si percepisce subito che dietro all’evento in programma domenica 2 giugno organizzato da Chiara, con l’auto del marito Michele e con l’associazione Erigenta, c’è un pensiero che parte da lontano.

L’evento si svolgerà tra le borgate della Val Lunga di Tartano, quindi all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi. Tartano, in provincia di Sondrio, è un piccolo comune montano (190 abitanti circa) che ha seguito il destino di molti altri comuni delle Alpi e Appennini impoverendosi demograficamente con tutti gli altri impoverimenti che ne conseguono.

La Val Lunga di Tartano, così come è descritta dal progetto, “ha un impianto architettonico-urbanistico unico, dal sapore inaspettatamente mitteleuropeo e spesso ignorato. Una preziosità immateriale, un’eredità culturale-paesaggistica alpina da dover rivitalizzare”.

Come dicevo, quello che si percepisce, è una ricerca attenta e profonda sia da parte di Chiara che da parte di Michele: una ricerca che dà loro una visione di tutta la bellezza, ma anche complessità che le terre alte racchiudono. C’è la voglia di contribuire fattivamente alla rivitalizzazione di un territorio a cui sono legati (la nonna di Chiara era della Val Tartano) nella piena consapevolezza che la famosa terza via, che evita il luna-park montano e la museificazione, è una via difficile.

Non ci sono dubbi che è loro intenzione provare a seguire questa via con forza e questo lo si capisce bene anche leggendo lo statuto di Erigenta APS, l’associazione che da tempo volevano creare con altri amici e per cui il progetto Kidsmeetalps è stato l’occasione per darle forma. (Se volete dare un’occhiata allo statuto, eccolo: è molto interessante)

tracciato Kidsmeetalps: per i bambini e per la montagna, ma non per Heidi

In una presentazione del progetto Chiara scrive “Kidsmeetalps. Ovvero, un tentativo di uccidere Heidi con riferimento al libro di Sergio Reolon, “Kill Heidi. Come uccidere gli stereotipi della montagna”. Questo sottotitolo direi che incarna bene e con forza lo spirito di tutto il progetto e dell’evento così come emerge dalla chiacchierata che vi invito ad ascoltare.

Come scrive Chiara “l’ideaè voler proporre qualcosa comunemente a solo appannaggio di chi abita nelle grandi città, offrendo qualcosa di difficile accesso per i bambini e i ragazzi del territorio alpino-valtellinese, ma anche a beneficio della montagna, che si sveste di quell’abito stantio sempre legato alla tradizionalità e al suo pittoresto, spesso riproposto in sole forme caricaturali. Ciò si inserisce con forza nel tentativo di voler proporre iniziative moderne e fresche, lontane dall immaginario alpino che popola le Alpi, in una metaforica e non velata volontà di uccidere Heidi.

Kidsmeetalps, l’evento del 2 giugno

Se vi state chiedendo quindi in concreto in cosa consista l’evento e magari come parteciparvi, trovate tutto sul sito dedicato da cui potete anche scaricare la brochure completa. Qui sotto riporto qualche informazione in sintesi

logo Kidsmeetalps: per i bambini e per la montagna, ma non per Heidi

KIDSMEETALPS é un progetto educativo sviluppato in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, Facoltà di Design e Arti, nell’ambito del Master Design for Children. E’ un evento a cui collaborano artisti, designer, divulgatori e professionisti dell’educazione.

Idea e coordinamento: Chiara Basilico

Ente promotore: Associazione ERIGENTA APS

Partner evento: Grapat, Grimm’s, Kaleidograph Design, Ludosofici, Spazio B**K, Officina Typo, MarameoLab, Francesco Serenthà, Stefania De Biasi, Martina Secchi, Bianca Atzori, Benedetta Bandini

Collaborano all’evento le classi dell’infanzia e le classi primarie dell’Istituto Comprensivo G. Gavazzeni di Talamona, Tartano e Civo.

Quindici installazioni, un museo fuori dal museo, con opere individuali o collettive, per favorire la libera sperimentazione e il libero gioco. Un range creativo che spazia dal design all’architettura, passando attraverso l’arte, la fotografia e la performance, avente come tema conduttore il colore e le sue interpretazioni. Le quindici installazioni verranno posizionate in altrettante località della Val Lunga di Tartano, principalmente nelle contrade storiche, ricercando una voluta dicotomia tra design moderno e paesaggio tradizionale, un connubio insospettabile dagli esiti inaspettati. Un accoppiamento anomalo, a beneficio del pubblico fruitore, ma anche a beneficio del territorio stesso che vive.

Alla giornata dell’evento, i bambini parteciperanno accompagnati dalla proprie famiglie, in modo autonomo e gratuito. L’evento, che vuole invitare il bambino come anche l’adulto a partecipare, è di fatto aperto a chiunque. Nelle modalità proposte, viene quindi sia incentivata la forma educativa alternativa a quella tradizionale, con notevole esposizione all’arte e al design, come anche la partecipazione della famiglia nel gioco e nelle dinamiche educative e formative dei propri figli.

23 Maggio 2024
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RUBRICA A CURA DI:
Luca Serenthà

Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.

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