La percezione del nostro territorio nazionale è spesso lontana da quello che effettivamente è. Un esempio è il comune montano di Geraci Siculo, nel Parco delle Madonie, classificatosi terzo ai “Borghi dei Borghi 2021”.
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Scoprire che Geraci Siculo è un comune di montagna
Nel dare notizia che Tropea, la “perla del Tirreno”, ha vinto l’ottava edizione del concorso televisivo di Rai 3 “Borgo dei Borghi 2021” si era letto recentemente che i borghi che legano la loro fama alle aree montane non hanno brillato in tema di preferenze. Errore gravissimo fu. Per chi abita in Sicilia, Geraci Siculo, classificatosi al terzo posto, è un comune di montagna. Geraci si trova infatti a 1077 metri sul mare e fa parte del Parco delle Madonie, un’area protetta che include diverse cime tra i 1800 e 1900 metri.
Una spiegazione all’errore però c’è. L’Italia è una lunga serie di alture in mezzo al mare, una specie di portaerei come la si definì ai tempi del fascismo. Gli italiani perciò si considerano un popolo di mare e le montagne quasi sempre le dimenticano. Anzi, se potessero le abolirebbero.
Alcuni si rendono conto che la Penisola è un paese montuoso, ma tutto è fuorché montano. Più legati alle montagna sembrerebbero i padani che vivono a due passi dalla catena alpina e, muniti di binocolo, nelle giornate di bel tempo possono godersi la vista delle Dolomiti o di colossi come il Monte Bianco, il Monviso, il Gran Paradiso.
Il concorso presentato dalla brava Camila Radzovic ha avuto comunque il merito di farci conoscere un borgo montano dalle antiche origini con un impianto urbanistico risalente al Medioevo. Un paese dedito all’agricoltura e alla pastorizia la cui principale attività economica risulta lo stabilimento per la raccolta e l’imbottigliamento dell’acqua minerale proveniente dalle fonti delle montagne geracesi.
Madonie e montagne del mezzogiorno spesso dimenticate
Del Parco delle Madonie fa parte anche l’indubbiamente più nota Petralia Sottana che a sua volta venne proclamata “borgo dei borghi” nel 2018. Peccato che di quelle amene vallate non ci sia traccia nella Grande Enciclopedia Illustrata in otto volumi “Montagna” della Utet alle cui pagine collaborarono grandi firme come Reinhold Messner, Domenico Rudatis, Alessandro Gogna, Gian Piero Motti. Anche questa lacuna può servire a dimostrare come al nord e non solo al nord Geraci Siculo non venga percepito come un comune montano.
Va doverosamente aggiunto che Gogna è tra i grandi alpinisti che le montagne del sud le hanno scoperte e valorizzate. Non esattamente le montagne, tuttavia. La sua passione per quelle latitudini è stata espressa dall’alpinista genovese in “Mezzogiorno di pietra”, un best seller al quale è seguito “La pietra dei sogni” che ripercorre la storia dell’arrampicata nel mezzogiorno d’Italia, all’alba del free climbing. Anche per merito di Gogna la vastità del territorio e l’iperbolico aumento degli appassionati hanno creato nel “mezzogiorno di pietra” un terreno di gioco tra mare e montagna per un grande numero di giocatori, giovani e meno giovani. (Serafin)
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