Nei fatti in breve questa settimana Serafin ci segnala che le pene per chi uccide un orso marsicano sono state inasprite, la presenza come ospite di Hervè Barmasse a Leggimontagna 2023 e l’avvio delle previste perforazioni alla Capanna Margherita per capire lo stato del permafrost.
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Orsi marsicani, pene inasprite
L’orsa Amarena, uccisa a fucilate a San Benedetto dei Marsi, in Abruzzo, è stata vendicata. Fino a 2 anni di detenzione e 10mila euro di ammenda sono stati stabiliti dal Governo per chi uccide gli orsi marsicani. Le pene sono state inasprite da un emendamento della Camera. Il presidente della Commissione Affari Costituzionali Nazario Pagano ha precisato che l’emendamento prevede l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 4.000 euro a 10.000 euro. Più piccoli di stazza rispetto agli orsi presenti al Nord, i marsicani non hanno mai attaccato l’uomo e non hanno un atteggiamento aggressivo.
Per approfondire il tema dell’Orso Marsicano si consiglia la lettura di quest’articolo della biologa Laura Scillitani
Hervé e la montagna narrata
Il 13 e 14 ottobre si tiene a Tolmezzo la fase finale della 21esima edizione del premio letterario “Leggimontagna 2023”. Ospite è l’alpinista Hervé Barmasse. Alla 21esima edizione del riconoscimento promosso dall’Asca, l’associazione delle sezioni Cai di Carnia, Canal del Ferro e Val Canale, partecipano un centinaio di opere, a concorso nelle storiche categorie ‘narrativa’ (34 opere) e ‘saggistica’ (28 opere), alle quali si affianca la nuova sezione ‘guide’ (36 opere). L’ingresso è libero, si consiglia la prenotazione sul sito leggimontagna.it. Sarà dedicato alle premiazioni il pomeriggio di sabato 14 ottobre nella Sala convegni della Comunità di montagna della Carnia.
Margherita sotto osservazione
Dopo la chiusura stagionale del rifugio di proprietà della Sede centrale del Cai, è stato aperto ai 4554 metri della Capanna Margherita nel cuore del Monte Rosa quello che può essere definito il cantiere più alto d’Europa. A cura del Politecnico di Milano e del Cai sono state avviate le previste perforazioni nella roccia sulla quale posa la struttura. Scopo del progetto è capire le condizioni del permafrost e la stabilità del vecchio rifugio al quale non si può che augurare lunga vita.
Roberto Serafin
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