Per vivere serenamente con il nostro cane, specialmente se gli offriamo una vita attiva ad esempio portandolo con noi in montagna, è necessario che il cane sviluppi le necessarie competenze. Anna Randazzese ci spiega come e quali esperienze e attività possono aiutarci in questo.

Ascolta i consigli di Anna nella puntata del podcast

Che vita offriremo al nostro cane?

Quando si ha un cane, o ancora prima quando si decide di accoglierne uno in famiglia, dovremmo sempre riflettere su che vita gli offriremo. Tra le altre cose, per essere lungimiranti, dovremmo pensare a quali competenze dovrebbe avere o acquisire il cane per affrontare serenamente le esperienze che farà con noi. 

Lo porteremo in montagna? Per boschi? In città? Al parco? A mangiare in rifugio?

In base alle risposte sarebbe opportuno chiederci quali cose il cane sarà in grado di affrontare e, per farlo, quali competenze dovrà avere acquisito precedentemente.

Le esperienze guidate che sviluppano competenze nel cane

Lo sviluppo delle competenze è un processo che richiede di fare esperienze guidate, supportate all’inizio dalla figura di riferimento umana (necessaria per mediare in un mondo non a misura di cane). È quello che definiamo “educare”, cioè rendere il cane capace di affrontare la vita al meglio. Non è addestramento, non è eseguire dei comandi, è sapere in autonomia come affrontare la vita (dove per autonomia si intende capacità di sapere cosa fare senza che io debba dirglielo, non inteso che debba fare da solo, senza di noi). 

Ci sono tantissime cose, nel quotidiano, che possiamo fare per aiutare il cane a sviluppare queste competenze, anche prima (o senza) metterlo immediatamente nella situazione, la quale potrebbe essere troppo difficile da affrontare di punto in bianco.

Per fare un esempio, se facciamo un trekking e ci fermiamo a mangiare in un rifugio, il cane deve sapere:

  • approfittare del momento per riposare
  • non reagire a cani e persone che sono lì presenti o che passano vicino
  • non essere in continua richiesta di cibo
  • aspettare tranquilli se ci alziamo per andare in bagno o per ordinare da mangiare
  • mangiare e bere fuori dal contesto domestico
  • vivere serenamente quel momento perché non causi stress
IMG 20240407 140153 Dalle esperienze alle competenze utili al cane in montagna (e nella vita)
Saper fare le pause… (Foto Aseizampe)

Quando il processo educativo viene fatto nel modo e nei tempi corretti, il cane “sa fare queste cose” senza che io debba sempre impartire ordini, ma, ad esempio, appena ci sediamo al tavolo il cane si sdraia e riposa, non abbaia per chiedere cibo, non sbraita contro cani che passano, beve se ha sete, non si dispera se vado in bagno.

Altri esempi possono essere prendere mezzi come la funivia senza andare in panico o inveire contro altri cani presenti, indossando la museruola serenamente come indica la legge, stare vicino in un sentiero in cui non siamo soli, non inseguire le marmotte, camminare su grate e ponti tibetani, etc

Il percorso educativo di un cane, che dovrebbe, idealmente, iniziare quanto prima (puntando, come ci si auspica, al gioco, alla collaborazione, allo sviluppo di capacità motorie e cognitive in un’atmosfera piacevole), mira proprio allo sviluppo di competenze per ampliare il più possibile le capacità e le competenze del cane, perché possa vivere le esperienze con gioia e possa affrontare quelle nuove serenamente.

È importante, dunque, sapere che vita offriremo al cane, quali cose dovrà affrontare e quali competenze dovrà padroneggiare in quelle situazioni. Va da sé che non sempre abbiamo un’idea chiarissima di cosa faremo nei prossimi 12-15 anni, quindi più competenze il cane ha, più sarà flessibile nell’affrontare cose anche non previste. Avere una mente elastica, aperta, senza schemi fissi, paure sociali o ambientali, farà sì che il cane sia più in grado di affrontare la vita.

Quando ci si affida a un educatore cinofilo, per un percorso da fare col proprio cane, compito del professionista non sarà educare (o addestrare) il vostro cane, ma insegnare a voi come fare per educare il vostro cane, perché siate voi referente in grado di mediare, supportare quando necessario, accompagnare nelle esperienze per fare sì che il cane sviluppi le competenze.

IMG 20240420 151000 1 Dalle esperienze alle competenze utili al cane in montagna (e nella vita)
Esercizi in ambiente urbano (Foto Aseizampe)

Le attività ludiche o sportive servono per migliorare le competenze

Anche alcune attività sportive o ludiche, come la Rally O’ o la Mobility Dog (solo per fare qualche esempio) tornano utili perché il cane impari a seguire le nostre indicazioni, affrontare ostacoli e superare qualche timore. Sono molto utili per creare all’interno del binomio un forte affiatamento, una capacità di comprendersi a vicenda: aspetti fondamentali per una vita appagante per entrambi. 

Come dico sempre ai miei clienti, infatti, ciò che ci si porta a casa facendo un’attività ludico/sportiva insieme al cane, non è tanto, e non solo, la capacità di svolgere quel compito, ma la capacità di collaborare in situazioni varie, con stimoli che distraggono, nonostante la presenza di altri cani e umani, di comprendere quali siano le difficoltà di entrambi e come affrontarle e superarle. 

Se fatte con senno, le attività ludico/sportive sono una bella opportunità per avere un appuntamento fisso e non perdersi nel “fai da te”, un po’ come per le persone che si iscrivono a un corso e riescono così a mantenere costante l’impegno, cosa molto difficile se si pensa di fare da soli. Inoltre, il supporto dell’istruttore o educatore, è fondamentale per sapere dove si sbaglia, avere un occhio più esperto per trovare la via giusta per quel binomio, sapendo che le strade per arrivare a un obiettivo non devono essere uguali per tutti, ma ci si calibra sulla base del cane, e dell’umano, che si ha di fronte.

Anna Randazzese


Se avete domande o dubbi da porre ad Anna scrivete qui sotto nei commenti. Oppure se la volete contattare trovate i riferimenti nella scheda “Aseizampe” qui a lato.

2 Maggio 2024
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Aseizampe

Aseizampe, fondata da Anna Randazzese nel 2012, si occupa di educazione cinofila a 360°.

Anna è da sempre un’appassionata di montagna, che frequenta fin da quando era piccola in tutte le stagioni, in particolare nelle sue amate Dolomiti. Da quando si occupa a livello professionale di cinofilia, ha approfondito l’unione dei due mondi, cani e montagna, facendo esperienze anche variegate che ha piacere di condividere per aiutare tanti binomi a godere di queste gioie.

 

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