Si tratta di una situazione sempre più comune, ma non banale nella gestione: il cane in rifugio. Per il pernotto è più complicato (il regolamento CAI ad esempio ad ora non lo permette), mentre per il solo pranzo è più fattibile, ma con le dovute attenzioni. Anna ci da 5 consigli per gestire il cane in rifugio, perchè, al di là dei regolamenti, siamo noi a dover assicurare il benessere del cane e degli altri ospiti.
Qui la puntata del podcast con i consigli di Anna
Arriva agosto e in molti andrete in vacanza in montagna, stabilmente o solo per qualche gita fuori porta in giornata, perciò oggi parliamo della gestione del cane in rifugio.
1. Informarsi e trovare alternative percorribili al dormire con il cane in rifugio
Nella maggior parte dei rifugi montani, almeno in Italia, è vietato portare i cani nelle stanze. (ndr: si veda ad esempio il regolamento che vale per i rifugi CAI) Quindi tenete presente che se pensate di fare un trekking che preveda il pernottamento in quota, non sarà possibile portare il cane in stanza con voi. Qualcuno si sta un po’ aprendo a questa possibilità con una vena pet friendly più marcata rispetto alle tradizioni, ma restano poche eccezioni al momento, dunque informatevi bene onde evitare di ritrovarvi alla sera in rifugio senza potere portare dentro il cane! Va da sé che le alternative sono la tenda oppure lasciare il cane a casa in questo genere di escursioni: lasciare il cane fuori dal rifugio di notte non è un’opzione percorribile.
2. Chiamare anche solo per pranzare con il cane in rifugio
Per quanto riguarda invece i pranzi, è sempre possibile pranzare nei tavoli all’aperto in compagnia del cane e sempre più frequentemente è possibile portare il cane all’interno quando, ad esempio causa maltempo, si preferisse mangiare dentro; anche in questo caso però vi consiglio di chiamare il rifugio prima, così da evitare amare sorprese.
3. Verificare che per il cane possa essere un’esperienza positiva
Al di là di ciò che il rifugio permette o no, è importante tenere presente come organizzarsi. Immaginatevi, ad esempio, se 50 cani tutti insieme si mettessero dentro a una sala da pranzo, il caos che verrebbe fuori! Innanzitutto, quindi, ci vuole buon senso, per garantire il benessere del cane in primis, e di tutti gli altri commensali: il cane deve essere a suo agio, così che potrà rilassarsi e riposare tranquillamente sotto il tavolo senza sentirsi disturbato e disturbare a sua volta. Se un cane non è abituato a situazioni simili quindi, il consiglio è di fare qualche “prova tecnica” vicino a casa così da verificare se per il nostro cane sia un’esperienza positiva.
4. A volte per il cane meglio il pranzo al sacco
Alcuni cani restano in allerta tutto il tempo, facendo la guardia al tavolo, abbaiando e minacciando chiunque si avvicini (cani o camerieri) il che rende la situazione non solo fastidiosa per tutti, ma anche molto stressante per il cane stesso, che magari avrebbe bisogno di una pausa e di relax. In questi casi è meglio portarsi il pranzo al sacco e consumarlo all’ombra lontano da persone e cani, così che tutti si possano davvero rilassare.
Ricordiamoci sempre che il cane non è proprio fatto per vivere situazioni molto rumorose e affollate, condividere spazi stretti con altri cani e non potersi muovere, quindi non è affatto raro che un cane possa vivere male lo stare un’ora o più sotto un tavolo in attesa di andare via.
5. Scegliere un tavolo defilato
Anche quando un cane abbia dimostrato di potere reggere questa situazione il consiglio è di scegliere un tavolo il più possibile defilato, in una zona non di passaggio, proprio per evitare di esporre il cane a continui stimoli che impedirebbero di riposare (magari un tavolo all’angolo) e ovviamente, se siete all’interno, quando entrate osservate quanti altri cani ci sono in sala, per essere certi che non ci sia un sovraffollamento.
È importante che anche il cane possa riposare, come facciamo noi, quindi pensiamo anche a lui e cerchiamo una situazione adatta, non tutti i cani sono in grado di riposare ovunque in qualunque situazione, teniamolo presente!
Anna Randazzese
Se avete qualche curiosità che vi piacerebbe che Anna approfondisca nei prossimi articoli, scrivete pure qui sotto nei commenti o ai contatti del sito: Anna sarà felice di aiutarvi a capire come vivere al meglio la montagna a sei zampe!
RUBRICA A CURA DI:
Aseizampe, fondata da Anna Randazzese nel 2012, si occupa di educazione cinofila a 360°.
Anna è da sempre un’appassionata di montagna, che frequenta fin da quando era piccola in tutte le stagioni, in particolare nelle sue amate Dolomiti. Da quando si occupa a livello professionale di cinofilia, ha approfondito l’unione dei due mondi, cani e montagna, facendo esperienze anche variegate che ha piacere di condividere per aiutare tanti binomi a godere di queste gioie.
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