I nostri cani invecchiano purtroppo molto più velocemente di noi. Questo non vuol dire che non possiamo continuare a goderci delle belle giornate in montagna: con un cane anziano ovviamente servono alcune accortezze, ma possiamo, ancora una volta, anche imparare molto… Anna Randazzese ci spiega come comportarci con un cane anziano se vogliamo fare una passeggiata in montagna.
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Quando un cane è anziano?
Abbiamo visto come organizzarci quando si ha un cucciolo, considerando che ha poca resistenza, poca muscolatura e molto bisogno di riposo.
Non molto diversa è la gestione del cane anziano, con alcune accortezze speciali, ma prima di tutto, quando un cane è anziano?
Un cane è considerato anziano dagli 8 anni in su, geriatrico dai 10. Ovviamente ci possono essere differenze, anche importanti, sulla base della taglia (i cani di taglia grande o gigante hanno mediamente una vita più breve, mentre cani di piccola taglia possono vivere facilmente fino ai 15 anni e oltre) e della “preparazione”: va da sé che un cane che si è sempre tenuto allenato avrà una buona muscolatura, un buon apparato scheletrico e cardiocircolatorio.
Se il cane è anziano è ancora più importante conoscere il suo stato di salute
Quindi, si rende ancora più importante, in questa fase, un accurato monitoraggio veterinario, per essere tranquilli che il cuore e l’apparato respiratorio siano in forma, nonché che ossa e muscoli siano pronti per qualche scampagnata magari più impegnativa del solito. Infatti, anche se a noi il cane sembra davvero in forma smagliante, non è detto che non possa avere una capacità polmonare ridotta, un piccolo affaticamento cardiaco, o un po’ di artrite o artrosi.
È molto importante sapere in che stato di salute è il nostro cane, onde evitare di sottoporlo a sforzi eccessivi che potrebbero, se va bene, portarlo ad esempio a zoppicare per qualche giorno dopo lo sforzo, o anche, il che sarebbe anche peggio, ad essere incapace di portare a termine l’escursione. Questo sarebbe un problemino se abbiamo un cane piccolo che possiamo portare in braccio, un grande problema se ne abbiamo uno di taglia più importante.
Esistono in commercio degli zaini o imbraghi appositamente pensati per traportare un cane che non può camminare, ma ovviamente bisogna fare i conti col peso (da aggiungere ad eventuali zaini eccetera), con la lunghezza del tragitto e con il dislivello!
7 semplici accortezze con il cane anziano in montagna
Fatte comunque tutte le verifiche del caso e accertati che il cane stia bene e possa affrontare un trekking magari un pochino più impegnativo delle solite uscite, tenete presente queste semplici accortezze:
Organizzatevi perché possa riposare il giorno o i due giorni successivi, facendo uscite in piano e brevi
Organizzatevi per poter fare, durante l’uscita, delle pause, in cui metterete a terra la ciotola dell’acqua e magari una copertina o un cuscino, soprattutto se siamo su roccia (ricordatevi che i cani anziani soffrono maggiormente lo stare sdraiati su superfici dure!)
Evitate di dargli da mangiare nelle 3 ore precedenti all’inizio del cammino, eventualmente portate dietro qualche snack leggero come carne essiccata da sgranocchiare nelle pause
Se il tragitto è un po’ impegnativo, a maggior ragione prima di intraprendere il ritorno è importante che il cane riposi, quindi no a giochi in acqua, con il legno, la pallina, i bambini o qualunque altra cosa (il rischio è che poi le energie si esauriscano e sulla strada del ritorno non ne abbia più).
In generale io consiglio di fare giri anche ad anello in cui però possiate tornare alla macchina abbastanza facilmente
Evitate sentieri a gradoni, sia a salire che a scendere, meglio sentieri più dolci
Infine, è da tenere presente che il cane anziano può avere una diminuzione della capacità uditiva e/o visiva; questi piccoli o grandi deficit possono naturalmente rendere più complicato e rischioso andare col cane in zone dove i terreni sono più accidentati e, se il cane ci sente meno, il richiamo dovrà essere impostato su un canale diverso da quello vocale; approfondiremo questa tematica specifica in un articolo ad hoc.
La gioia delle piccole cose
In generale, comunque, basta usare il buonsenso e non pensare che un cane anziano abbia finito di divertirsi e non potremo fare tante cose con lui. Dovremo diminuire le durate e le intensità, ma i cani anziani possono davvero insegnarci la gioia delle piccole cose, se solo diamo loro la possibilità.
Purtroppo, come con le persone, spesso si fa fatica ad accettare che il cane invecchi ed è comprensibile: i cani, ahimè, vivono troppo poco! Ma possiamo continuare a dimostrare loro l’amore e la riconoscenza per quello che ci hanno dato rispettando sempre quello che sono, anche quando non sono più i giovani e aitanti atleti di qualche anno fa!
Anna Randazzese
RUBRICA A CURA DI:
Aseizampe, fondata da Anna Randazzese nel 2012, si occupa di educazione cinofila a 360°.
Anna è da sempre un’appassionata di montagna, che frequenta fin da quando era piccola in tutte le stagioni, in particolare nelle sue amate Dolomiti. Da quando si occupa a livello professionale di cinofilia, ha approfondito l’unione dei due mondi, cani e montagna, facendo esperienze anche variegate che ha piacere di condividere per aiutare tanti binomi a godere di queste gioie.
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