Nei Fatti in breve di questa settimana Serafin ci parla della vincitrice del Premio Ostana per le Minoranze linguistiche storiche in Italia, della mostra “Evolution. Storie di cambiamento” e del nuovo giallo di Davide Longo ambientato in Val Varaita.
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Premiata l’insegnante di patois
Il Premio Ostana 2023 per le Minoranze linguistiche storiche in Italia è andato a Liliana Bertolo Boniface. Dal 1995 questa vivace ultrasettantenne insegna la lingua francoprovenzale detta anche patois nelle scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e in Savoia. È coautrice del testo “Patois à petits pas” (metodo per l’insegnamento del francoprovenzale) pubblicato nel 1999 ed è stata membro della Commissione regionale per il francoprovenzale. Non tutti sanno che in Italia con il termine patois vengono definiti alcuni idiomi regionali alpini del nord-ovest, in particolare il dialetto valdostano . “Liliana non solo è testimone di questo idioma, ma lo ama, lo parla, lo canta, lo insegna”, è scritto nella motivazione della giuria.
Uno squalo tra i dinosauri
Un’occasione per incontrare le specie ricostruite a grandezza naturale che, a partire da 350 milioni di anni fa, iniziarono a uscire dall’acqua viene offerta a Selva di Cadore dalla mostra “Evolution. Storie di cambiamento”. Per la prima volta è esposta la riproduzione dello squalo megalodonte che, con i suoi 11 metri di lunghezza, è uno dei più grandi e potenti predatori mai esistiti. In mostra anche dinosauri e altri animali preistorici. Si possono ammirare al Museo Vittorino Cazzetta dall’8 luglio al 22 ottobre. Un’occasione davvero imperdibile.
I misteri della Val Varaita
Lo scrittore torinese Davide Longo deve la notorietà ai gialli ambientati in Val Varaita. Lassù ha anche ambientato suo ultimo romanzo intitolato “La vita paga il sabato” (Einaudi). Vi si si racconta di un produttore cinematografico, fratello di un potente ex ministro democristiano, che viene trovato morto dentro la sua Jaguar. Al commissario torinese Arcadipane la ricerca della soluzione scavando tra antichi segreti e nuovi egoismi. Una ricerca tutt’altro che facile. Buona lettura!
Roberto Serafin
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