L’editoria di montagna (o la montagna nell’editoria?) sta cambiando? Ce lo chiediamo con Roberto Serafin facendo una panoramica dei prossimi premi, eventi e novità editoriali dai quali potrebbero emergere interessanti indicazioni. Ovviamente il dibattito è aperto.
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Leggimontagna
La “scrittura di montagna” sta acquisendo modalità e dimensioni nuove. O almeno questo ha la sensazione che stia avvenendo Luciano Santin, giornalista, storico dell’alpinismo, presidente della giuria di Leggimontagna che si assegna ogni anno a Tolmezzo, in Carnia. Secondo Santin è sembrato in effetti che emergessero dalle opere da lui esaminate, frutto dell’operare di un centinaio di concorrenti (35 per la narrativa, 32 per la saggistica e 29 per gli inediti), delle narrazioni non più oscurate, sono sue parole, “dall’epica della lotta con l’Alpe, dal lussureggiare del biografismo, dai cliché etico naturalistici” che per anni ci hanno afflitto.
Arcipelago Altitudini: novità nell’editoria di montagna
Di questo aspetto dell’odierno modo di raccontare la montagna sembra abbastanza convinto anche Teddy Soppelsa, deus ex machina del sito Altitudini e dell’annuale Blogger Contest e di recente ideatore del libro-rivista “Arcipelago Altitudini” che raccoglie racconti, fotoreportages e graphic novels di vari autori. Convinto, Soppelsa, che la montagna sia oggi “meno di nicchia” e meno soggetta, se si è ben capito, a stereotipi narrativi. Anche in tema di montagna si starebbe rinnovando secondo Soppelsa la narrazione, lo storytelling: due parole che sembrano diventate la chiave indispensabile per interpretare questo pazzo pazzo mondo.
A quanto risulta dalla lettura di “Arcipelago Altitudini” nulla però sembra a prima vista cambiato nel linguaggio dello storytelling montanaro. Sfogliando la pubblicazione si scopre che la luce del mattino “scende come una cascata d’oro sulla parete”, mentre nel deserto di Wadi Rum il sole “si stacca dalla cima di sabbia facendo un lieve rumore” e un’autrice si rende conto dell’ “inutilità” dell’alpinismo. E’ questo il nuovo storytelling montano?
Premio Mazzotti
Un test significativo su eventuali nuove tendenze della narrazione alpina non può che essere il Premio letterario Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” che si assegna il 28 novembre a Treviso con collegamenti streaming.
BookCity 2020: anticipazioni sulla presenza dell’editoria di montagna
Nel frattempo il mondo dell’editoria, compresa quella di montagna, si appresta a sfilare sul red carpet a Milano dove dal 12 al 15 novembre è in programma la rassegna “BookCity” con la partecipazione delle Università di Milano e, per la parte che riguarda le Terre Alte, della Società Escursionisti Milanesi.
L’edizione 2020 di Bookcity non può che essere particolare, come particolare è il momento che stiamo vivendo. Un doppio binario caratterizza la fruizione degli eventi della rassegna previsti in presenza e online. Per quanto riguarda il palinsteso della rassegna appare certo anzi probabile il battesimo del nuovo romanzo di Mauro Corona “L’ultimo sorso. Vita di Celio” (Mondadori). Nel racconto viene adombrata la vita di Corona: l’autore si riscopre bambino e usa le parole dell’anziano amico e compagno di bevute, un alter ego alla ricerca delle radici di un male di vivere in apparenza senza soluzioni.
C’è molto di autobiografico anche in “Visione verticale” di Alessandro Gogna (Laterza) che per l’occasione si racconta su Youtube dialogando dalla sede della Sem dove l’appuntamento per BookCity, coordinato da Gabriele Zerbi, riguarda anche Angelo Recalcati, bibliofilo e alpinista. Recalcati presenta il suo nuovo libro frutto di lunghi studi “Sulle Alpi con Leonardo”. Il volume è pubblicato dalla stessa Società Escursionisti Milanesi. Infine da non perdere è sicuramente l’incontro con Luca Bonacina (studente di scienze ambientali), Zeno Lugoboni (studente di geologia), Andrea Zanchi (Direttore del dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra, geologo e alpinista) autori di “Lungo il confine” dove i tre raccontano il loro periplo integrale della Provincia di Bergamo concatenando oltre cento cime, pedalando e pagaiando per un totale di 340 chilometri con oltre 20 mila metri di dislivello positivo superati.
La montagna insomma sale una volta tanto alla ribalta dell’editoria e chissà che qualcuno di questi libri non possa inserirsi nelle ambite classifiche dei più venduti. (Serafin)
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MountCity è un progetto fondato nel 2013 a Milano che si poggia sulla passione e competenza di uno staff di cittadini appassionati di montagna, all’occorrenza con il sostegno di associazioni di volontariato. La piattaforma, grazie alla competenza e professionalità di Roberto Serafin che l’ha curata per 10 anni, è stata punto di riferimento sull’attualità della montagna e dell’outdoor con migliaia di articoli pubblicati. Ora lo spirito di MountCity vive ancora dentro questa rubrica.
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