“Ma ora il sentiero cominciava a tirare e sentii un sibilo ne petto. «Deve trovare il suo, di passo», mi aveva detto anche. Mi fermai.

Vedendo che lo seguivo, Hervè non aveva mai rallentato, pur percependo la mia difficoltà. Non era compito suo occuparsi di me, era compito mio. E io in quel momento non ce la facevo più. – Tutto bene? – chiese. Non riuscivo neppure a parlare. Annuii.

Sara Loffredi, Fronte di scavo, Einaudi 2020

buon Natale

Camminare ci ha insegnato che a volte bisogna dar retta al fiato corto e non voler sempre avere qualcosa da dire. Trovare il proprio passo aiuta a rimettere ordine ai nostri pensieri.

Non so se sarà un Natale diverso, se sarà più o meno bello, se sarà spensierato o accompagnato dal dolore.

A chi va a passo spedito, a chi è incerto, a chi affonda nella neve, a chi è scivolato, a chi segue una pista e a chi va fuori traccia, a chi sa dove sta andando e chi non sa neanche se sta andando, a chi è su una salita dura e a chi ha trovato qualcuno che sa dare il ritmo, a chiunque sente il desiderio di cambiare il proprio cammino, 

l’augurio è di trovare il proprio passo:

allora sarà un BUON NATALE!

24 Dicembre 2020
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RUBRICA A CURA DI:
Luca Serenthà

Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.

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