Le storielle di buon anno del nostro personaggio che si reca all'”Emporio degli anni” sono nate un po’ per caso, ma anno dopo anno sono diventate un appuntamento fisso. Non so come è stato il vostro 2023, sicuramente avrà avuto anche momenti difficili, e non mi illudo che basti un augurio per rendere il 2024 straordinario. Ma è ciò che vogliamo augurarci e ciò che proveremo a realizzare.
Qui le passate storielle di buon anno
In apertura: ingresso dell’Agriturismo Alagna, un luogo accogliente che forse in questo 2024 troverò occasione di raccontarvi (ph L.Serenthà/FdM)
Il nuovo anno e il tempo straordinario
Come ogni 31 dicembre il nostro amico si reca all’”Emporio degli anni”.
“Se questa volta non mi dà un anno come dico io, glielo lascio lì!”. È buio, ma la porta è ben illuminata, la spinge ed entra deciso.
– Buonasera
– Buonasera, la stavo aspettando. È qui per un nuovo anno?
– Certo, ma mi stia a sentire…
– Eccolo che si lamenta, come sempre.
– Ma sì, è stato un anno del cavolo, ho passato più tempo a risolvere problemi che a godermi giornate serene.
– Come passa il tempo lei non dipende da me.
– Voglio semplicemente un anno normale.
– E cosa significa normale?
– Che non accade nulla, che faccio la mia vita normale, che le cose funzionino bene…
– Per lei è normale che le cose funzionino bene? Vuole un anno in cui non succede niente di straordinario? Ci Pensi bene…
– No, ma…
– Gli anni è normale che non siano normali, quindi li riempia lei di cose straordinarie, vedrà che cambia. I problemi ci saranno, ma non solo quelli. Se no è come se continuasse a leggere programmi di viaggio senza partire mai.
– Parla facile lei, non riesco a star dietro alle cose ordinarie, come faccio avere il tempo per quelle straordinarie…
– Scommettiamo che le sembrerà di avere più tempo anche per le ordinarie? Lo sa solo lei cosa è il suo straordinario. A volte è semplicemente una chiacchierata con un amico o fare ciò che veramente appassiona… ah tra l’altro il 2024 ha un giorno omaggio.
– Cioè?
– Non lo sa? Ogni 4 anni ha diritto ad un giorno omaggio. Ecco qui il suo anno.
– Ma non pesa di più!
– Non ha ancora capito che il peso degli anni dipende poco dal numero di giorni, ma soprattutto da come sono riempiti? Quindi il giorno in omaggio dovrà spenderselo bene, se no non se ne accorgerà neanche.
– Ma non dipende solo da me…
– No, ma anche da lei. Lo abbiamo già fatto questo discorso, non lo prenda come scusa. Comunque lo lasci pure qui il suo anno se non lo vuole.
– Non facciamo scherzi, lo prendo eccome! E che sia un buon anno!
– Uno straordinario anno!
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Sono colui che tiene le fila di quest’intreccio di idee, contenuti e competenze che è Fatti di Montagna. In un certo senso, essendone l’ideatore potrei anche definirmi come primo (cronologicamente parlando) partner. Ci tengo che si capisca che Fatti di Montagna non è il mio blog, ma uno strumento che serve per raccontare la montagna.
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